Introduction: Multiple sclerosis (MS) is a chronic pathology with an autoimmune pathogenesis of the central nervous system (CNS), characterized by focal demyelination, inflammation and progressive neurodegeneration.In the pathogenesis of MS, characterized by an increased reactivity of the immune cells against selff antigens and by an inflammatory environment, a functional deficit of the regulatory T CD4 + CD25 + FOXP3 + has been observed; these lymphocytes secrete anti-inflammatory cytokines such as IL-10 and TGFβ, inhibiting the autoimmune response of Th17 and Th1. Alemtuzumab is a humanized monoclonal antibody (IgG1K) directed against the CD52 antigen, expressed on the lymphocyte membrane during the differentiation process and is capable of causing severe lymphopenia. In recent years, its ability to induce an immunoreconstitution has been observed, characterized by an increase in anti-inflammatory cytokines produced by Tregs and by a decrease in pro-inflammatory ones (IL-17 and IFNγ). This caused a switch from an inflammatory to an anti-inflammatory environment. The data relating to this study and analyzed up to month 24 were published by the study De Mercanti et al., 2016 entitled "Alemtuzumab long-term immunologic effect: Treg suppressor function increases up to 24 months" Aims of the study: To evaluate the variation, in particular, of the lymphocyte population of Treg in peripheral blood mononuclear cells (PBMC) deriving from the peripheral blood of patients affected by SM-RR and treated with Alemtuzumab; evaluate the functional response of Tregs and analyze peripheral blood cytokine mRNA levels and differentiating factors of Treg lymphotics. Methods: Multicenter monitoring of 29 patients treated with alemtuzumab with RRMS in the efficacy comparison of Alemtuzumab and Rebif in the multiple sclerosis (CARE-MS) I and CARE-MS II studies. 10 healthy subjects (HS) from the same enrollment centers as MS patients were enrolled in order to perform a comparative analysis of the Treg lymphocyte population. These healthy subjects are comparable in age and gender; moreover, they do not present other pathologiesPeripheral blood samples (PB) were obtained at months 0, 6, 12, 18, 24, 36, 48 and 72. We evaluated (1) mRNA levels of 5 immunological molecules (cytokines, chemokines and differentiation factors) ; (2) percentages of Treg cells and (3) Treg suppression activity compared to lymphocytes reactive against basic myelin protein (MBP). Results: We observed 21 relapses in 12 patients. The mRNA levels of the anti-inflammatory cytokines interleukin (IL) –10, TGFβ and FOXP3 persistently increased while those of the pro-inflammatory molecules (IL-17 and TNFα), related to Th1 or Th17 subgroups, persistently decreased after alemtuzumab administration during the follow-up period -up. A significant increase in the percentage of Treg cells was observed at month 24, but then decreased to reach levels comparable to the baseline at month 72. We noticed a similar increase in the spots where PBMC CD25- are present compared to spoots also containing Treg CD25 +. The latter comparison is indicative of an effective efficacy of alemtuzumab therapy, proven by the analogous, statistically significant relationship between PBMC spoots containing Treg and those depleted by Treg. Conclusions: The long-term therapeutic benefit of alemtuzumab in RRMS may result in a shift in the balance of cytokines towards inhibition of inflammation associated with an increase in anti-inflammatory cytokines, despite regulating T levels returned to be comparable to those of the month 0 (baseline).​
Introduzione: La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia cronica a verosimile patogenesi autoimmune del Sistema Nervoso Centrale (SNC), caratterizzata da demielinizzazione focale, infiammazione e neurodegenerazione progressiva. Nella patogenesi della SM, caratterizzata da un'aumentata reattività delle cellule immunitarie contro gli antigeni selff e da un ambiente infiammatorio, si è osservato un deficit funzionale dei T regolatori CD4+CD25+FOXP3+; questi linfociti secernono citochine anti-infiammatorie come l'IL-10 e TGFβ, inibendo la risposta autoimmune dei Th17 e Th1. L'Alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato ( IgG1K) diretto contro l'antigene CD52, espresso sulla membrana dei linfociti durante il processo di differenziamento ed è in grado di causare una severa linfopenia. Si è osservato negli ultimi anni la sua capacità di indurre un'immunoricostituzione caratterizzata da un aumento delle citochine anti-infiammatorie prodotte dai Treg e da una diminuzione di quelle pro-infiammatorio(IL-17 e IFNγ) e quindi uno switch da un ambiente infiammatorio ad uno antiinfiammatorio. I dati relativi a tale studio e analizzati fino al mese 24 sono stati pubblicati dallo studio De Mercanti et al.,2016 dal titolo “Alemtuzumab long-term immunologic effect:Treg suppressor function increases up to 24 months” Obiettivi dello studio: Valutare la variazione, in particolare, della popolazione linfocitaria di Treg nelle cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) derivante dal sangue periferico di pazienti affetti da SM-RR e trattati con Alemtuzumab; valutare la risposta funzionale di Tregs e analizzare i livelli di mRNA di citochine nel sangue periferico e i fattori di differenziazione dei linfotici di Treg. Metodi: Monitoraggio multicentrico di 29 pazienti trattati con alemtuzumab con RRMS nella comparazione di efficacia di Alemtuzumab e Rebif negli studi di sclerosi multipla (CARE-MS) I e CARE-MS II.I. Sono stati arruolati 10 soggetti sani (HS) provenienti dagli stessi centri di arruolamento dei pazienti affetti da SM, al fine di effettuare un'analisi comparativa della popolazione linfocitaria dei Treg. Questi soggetti sani sono paragonabili per età e sesso; inoltre, non presentano altre patologie. I campioni di sangue periferico (PB) sono stati ottenuti ai mesi 0, 6, 12, 18, 24, 36, 48 e 72. Abbiamo valutato (1) livelli di mRNA di 5 molecole immunologiche (citochine, chemochine e fattori di differenziazione); (2) percentuali di cellule Treg e (3) attività di soppressione del Treg rispetto ai linfociti reattivi contro la proteina basica della mielina (MBP). Risultati: Abbiamo osservato 21 recidive in 12 pazienti. I livelli di mRNA delle citochine antinfiammatorie interleuchina (IL) –10, TGFβ e FOXP3 sono aumentati in modo persistente mentre quelli delle molecole proinfiammatorie ( IL-17 e TNFα), correlate ai sottogruppi Th1 o Th17, sono diminuiti in modo persistente dopo la somministrazione di alemtuzumab durante il periodo di follow-up. Un significativo aumento della percentuale di cellule Treg è stato osservato al mese 24, ma poi è diminuto per raggiungere livelli paragonabili al baseline al mese 72. Abbiamo notato un analogo aumento degli spots dove sono presenti le PBMC CD25- rispetto agli spoots contenenti anche i Treg CD25+. Quest' ultima comparazione è indicativa di un un'effettiva efficacia della terapia con alemtuzumab, provata dall'analogo rapporto, statisticamente significativo, tra gli spoots PBMC contenenti Treg e quelli depletati dei Treg. Conclusioni: Il beneficio terapeutico di lunga durata di alemtuzumab in RRMS può comportare uno spostamento dell'equilibrio delle citochine verso l'inibizione dell'infiammazione associata a un'aumento delle citochine anti-infiammatorie, nonostante i livelli dei T regolatori siano tornati paragonabili a quelli del mese 0 (baseline).​
I pazienti affetti da Sclerosi Multipla sottoposti a terapia con Alemtuzumab: ricostituzione dei linfociti T regolatori, studio prospettico della durata di 72 mesi.
ADULENTI, ENRICO
2018/2019
Abstract
Introduzione: La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia cronica a verosimile patogenesi autoimmune del Sistema Nervoso Centrale (SNC), caratterizzata da demielinizzazione focale, infiammazione e neurodegenerazione progressiva. Nella patogenesi della SM, caratterizzata da un'aumentata reattività delle cellule immunitarie contro gli antigeni selff e da un ambiente infiammatorio, si è osservato un deficit funzionale dei T regolatori CD4+CD25+FOXP3+; questi linfociti secernono citochine anti-infiammatorie come l'IL-10 e TGFβ, inibendo la risposta autoimmune dei Th17 e Th1. L'Alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato ( IgG1K) diretto contro l'antigene CD52, espresso sulla membrana dei linfociti durante il processo di differenziamento ed è in grado di causare una severa linfopenia. Si è osservato negli ultimi anni la sua capacità di indurre un'immunoricostituzione caratterizzata da un aumento delle citochine anti-infiammatorie prodotte dai Treg e da una diminuzione di quelle pro-infiammatorio(IL-17 e IFNγ) e quindi uno switch da un ambiente infiammatorio ad uno antiinfiammatorio. I dati relativi a tale studio e analizzati fino al mese 24 sono stati pubblicati dallo studio De Mercanti et al.,2016 dal titolo “Alemtuzumab long-term immunologic effect:Treg suppressor function increases up to 24 months” Obiettivi dello studio: Valutare la variazione, in particolare, della popolazione linfocitaria di Treg nelle cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) derivante dal sangue periferico di pazienti affetti da SM-RR e trattati con Alemtuzumab; valutare la risposta funzionale di Tregs e analizzare i livelli di mRNA di citochine nel sangue periferico e i fattori di differenziazione dei linfotici di Treg. Metodi: Monitoraggio multicentrico di 29 pazienti trattati con alemtuzumab con RRMS nella comparazione di efficacia di Alemtuzumab e Rebif negli studi di sclerosi multipla (CARE-MS) I e CARE-MS II.I. Sono stati arruolati 10 soggetti sani (HS) provenienti dagli stessi centri di arruolamento dei pazienti affetti da SM, al fine di effettuare un'analisi comparativa della popolazione linfocitaria dei Treg. Questi soggetti sani sono paragonabili per età e sesso; inoltre, non presentano altre patologie. I campioni di sangue periferico (PB) sono stati ottenuti ai mesi 0, 6, 12, 18, 24, 36, 48 e 72. Abbiamo valutato (1) livelli di mRNA di 5 molecole immunologiche (citochine, chemochine e fattori di differenziazione); (2) percentuali di cellule Treg e (3) attività di soppressione del Treg rispetto ai linfociti reattivi contro la proteina basica della mielina (MBP). Risultati: Abbiamo osservato 21 recidive in 12 pazienti. I livelli di mRNA delle citochine antinfiammatorie interleuchina (IL) –10, TGFβ e FOXP3 sono aumentati in modo persistente mentre quelli delle molecole proinfiammatorie ( IL-17 e TNFα), correlate ai sottogruppi Th1 o Th17, sono diminuiti in modo persistente dopo la somministrazione di alemtuzumab durante il periodo di follow-up. Un significativo aumento della percentuale di cellule Treg è stato osservato al mese 24, ma poi è diminuto per raggiungere livelli paragonabili al baseline al mese 72. Abbiamo notato un analogo aumento degli spots dove sono presenti le PBMC CD25- rispetto agli spoots contenenti anche i Treg CD25+. Quest' ultima comparazione è indicativa di un un'effettiva efficacia della terapia con alemtuzumab, provata dall'analogo rapporto, statisticamente significativo, tra gli spoots PBMC contenenti Treg e quelli depletati dei Treg. Conclusioni: Il beneficio terapeutico di lunga durata di alemtuzumab in RRMS può comportare uno spostamento dell'equilibrio delle citochine verso l'inibizione dell'infiammazione associata a un'aumento delle citochine anti-infiammatorie, nonostante i livelli dei T regolatori siano tornati paragonabili a quelli del mese 0 (baseline).File | Dimensione | Formato | |
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