Gli inflammasomi sono un gruppo di complessi multiproteici intracellulari ad alto peso molecolare sensori del sistema immunitario innato. L’inibizione dell’inflammasoma NLRP3 potrebbe rappresentare una nuova via per il trattamento delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla. In questo lavoro sono stati messi a punto degli studi ex vivo per valutare il profilo di due farmaci in precedenza sintetizzati, INF245 e INF246 e la loro attività di inibizione dell’inflammasoma NLRP3 a livello cerebrale per poter essere utilizzati nelle patologie neurodegenerative. È stata valutata la stabilità chimica ed enzimatica nei fluidi gastrici, in PBS e in siero. Alcuni studi hanno dimostrato che, sia INF245 che INF246, non hanno un buon assorbimento intestinale, in quanto non sono in grado di attraversare la mucosa intestinale. Dunque non possono essere somministrati per via orale, poiché, non in grado di raggiungere il cervello. Se invece vengono somministrati per via endovenosa, INF245, nonostante sia il più lipofilo tra i due, non riesce a superare la BBB, al contrario INF246 che attraversa la BBB e viene in parte acetilato, diventando l’analogo INF245, a sua volta inibitore dell’inflammasoma. INF246 diventa, dunque, un candidato promettente per contrastare l’inflammasoma NLRP3 a livello cerebrale e la neuroinfiammazione delle patologie neurodegenerative. Verranno, perciò, prossimamente, condotti alcuni studi su modelli di animale affetti dal morbo di Parkinson presso l’Università di Beira Interior in Portogallo.
Nuovi inibitori dell'inflammasoma NLRP3 per il trattamento di patologie neurodegenerative
BLANDI, GIULIA
2022/2023
Abstract
Gli inflammasomi sono un gruppo di complessi multiproteici intracellulari ad alto peso molecolare sensori del sistema immunitario innato. L’inibizione dell’inflammasoma NLRP3 potrebbe rappresentare una nuova via per il trattamento delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla. In questo lavoro sono stati messi a punto degli studi ex vivo per valutare il profilo di due farmaci in precedenza sintetizzati, INF245 e INF246 e la loro attività di inibizione dell’inflammasoma NLRP3 a livello cerebrale per poter essere utilizzati nelle patologie neurodegenerative. È stata valutata la stabilità chimica ed enzimatica nei fluidi gastrici, in PBS e in siero. Alcuni studi hanno dimostrato che, sia INF245 che INF246, non hanno un buon assorbimento intestinale, in quanto non sono in grado di attraversare la mucosa intestinale. Dunque non possono essere somministrati per via orale, poiché, non in grado di raggiungere il cervello. Se invece vengono somministrati per via endovenosa, INF245, nonostante sia il più lipofilo tra i due, non riesce a superare la BBB, al contrario INF246 che attraversa la BBB e viene in parte acetilato, diventando l’analogo INF245, a sua volta inibitore dell’inflammasoma. INF246 diventa, dunque, un candidato promettente per contrastare l’inflammasoma NLRP3 a livello cerebrale e la neuroinfiammazione delle patologie neurodegenerative. Verranno, perciò, prossimamente, condotti alcuni studi su modelli di animale affetti dal morbo di Parkinson presso l’Università di Beira Interior in Portogallo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36513