L'arteriosclerosi coronarica intramurale è stata riportata in numerose specie animali, ma al momento la sua eziopatogenesi risulta per lo più sconosciuta. Non si esclude che le condizioni-socio ambientali, l'alimentazione o lo stress possano rappresentare dei fattori di rischio analogamente alla medicina umana. L'obiettivo dello studio è stato valutare le lesioni arteriosclerotiche coronariche in tori di Lidia allevati in maniera estensiva e buoi Piemontesi allevati in maniera intensiva, con l'intento di indagare il potenziale coinvolgimento dello stress e delle condizioni socio-ambientali di allevamento nella loro insorgenza. In fase di macellazione sono stati prelevati campioni di differenti aree cardiache a 18 tori de Lidia e a 17 buoi Piemontesi da cui si sono ottenuti dei preparati istologici in cui si è valutata l'entità delle lesioni arteriosclerotiche. Sono anche stati effettuati prelievi ematici per valutare la presenza dei d-ROMs nel siero, indicativi di stress acuto e prelievi di pelo per valutare la presenza di un metabolita del cortisolo, il 20beta-diidrocortisolo, indicativo di stress cronico. Entrambi i gruppi di animali hanno mostrato bassi valori di d-ROMs e di 20beta-diidrocortisolo. Il numero di coronarie patologiche tra i due gruppi non ha presentato differenze statisticamente significative. I tori presentavano lesioni coronariche, ma solo di basso grado, mentre i buoi invece mostravano anche lesioni di grado 3, soprattutto a livello del muscolo papillare sinistro. Sono inoltre stati osservati focolai di flogosi non purulenta con distribuzione variabile in entrambi i gruppi, mentre solo nei buoi era presente fibrosi multifocale. Rispettivamente nel 60% e nel 100% delle tonache medie dei vasi patologici di tori e buoi sono state riscontrate le cellule di Anitschkow, il cui ruolo resta da chiarire, ma che potrebbero avere un potenziale coinvolgimento nella patogenesi delle lesioni degenerative. Complessivamente i buoi risultavano colpiti da lesioni coronariche più gravi. Si ipotizza che le condizioni gestionali dell'allevamento intensivo possano avere avuto un ruolo importante nella patogenesi delle lesioni: infatti i tori allevati in modo estensivo mostrano lesioni più lievi. Anche la razza, l'alimentazione e i tassi degli ormoni sessuali potrebbero essere possibili fattori di rischio che necessitano ulteriore approfondimento.
ARTERIOSCLEROSI CORONARICA NEI TORI DE LIDIA E NEI BUOI PIEMONTESI
VEZZARO, GIORGIA
2018/2019
Abstract
L'arteriosclerosi coronarica intramurale è stata riportata in numerose specie animali, ma al momento la sua eziopatogenesi risulta per lo più sconosciuta. Non si esclude che le condizioni-socio ambientali, l'alimentazione o lo stress possano rappresentare dei fattori di rischio analogamente alla medicina umana. L'obiettivo dello studio è stato valutare le lesioni arteriosclerotiche coronariche in tori di Lidia allevati in maniera estensiva e buoi Piemontesi allevati in maniera intensiva, con l'intento di indagare il potenziale coinvolgimento dello stress e delle condizioni socio-ambientali di allevamento nella loro insorgenza. In fase di macellazione sono stati prelevati campioni di differenti aree cardiache a 18 tori de Lidia e a 17 buoi Piemontesi da cui si sono ottenuti dei preparati istologici in cui si è valutata l'entità delle lesioni arteriosclerotiche. Sono anche stati effettuati prelievi ematici per valutare la presenza dei d-ROMs nel siero, indicativi di stress acuto e prelievi di pelo per valutare la presenza di un metabolita del cortisolo, il 20beta-diidrocortisolo, indicativo di stress cronico. Entrambi i gruppi di animali hanno mostrato bassi valori di d-ROMs e di 20beta-diidrocortisolo. Il numero di coronarie patologiche tra i due gruppi non ha presentato differenze statisticamente significative. I tori presentavano lesioni coronariche, ma solo di basso grado, mentre i buoi invece mostravano anche lesioni di grado 3, soprattutto a livello del muscolo papillare sinistro. Sono inoltre stati osservati focolai di flogosi non purulenta con distribuzione variabile in entrambi i gruppi, mentre solo nei buoi era presente fibrosi multifocale. Rispettivamente nel 60% e nel 100% delle tonache medie dei vasi patologici di tori e buoi sono state riscontrate le cellule di Anitschkow, il cui ruolo resta da chiarire, ma che potrebbero avere un potenziale coinvolgimento nella patogenesi delle lesioni degenerative. Complessivamente i buoi risultavano colpiti da lesioni coronariche più gravi. Si ipotizza che le condizioni gestionali dell'allevamento intensivo possano avere avuto un ruolo importante nella patogenesi delle lesioni: infatti i tori allevati in modo estensivo mostrano lesioni più lievi. Anche la razza, l'alimentazione e i tassi degli ormoni sessuali potrebbero essere possibili fattori di rischio che necessitano ulteriore approfondimento.File | Dimensione | Formato | |
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