Il presente lavoro è diretto ad analizzare la disciplina delle operazioni con parti correlate nel contesto delle società per azioni quotate e, in particolare, delle società che adottano il sistema di amministrazione e di controllo c.d. tradizionale. In primo luogo, si procederà con l’esame dell’istituto come delineato dal legislatore europeo e nazionale e dalla Consob: invero, partendo dalla dimensione sovranazionale di cui è espressione la Shareholder’s Rights Directive II e passando tramite il recepimento della stessa mediante l’introduzione dell’art. 2391-bis¬ nel Codice civile, si giungerà sino al cuore della disciplina, costituito dal Regolamento Consob del 12 marzo 2010, n. 17221, come modificato dalla Delibera del 10 dicembre 2020, n. 21624. In secondo luogo, scopo del presente elaborato sarà vagliare il ruolo - e, quindi, la responsabilità - degli organi sociali nell’ambito delle operazioni con parti correlate. Nello specifico, i soci benché risultino i principali destinatari degli effetti eventualmente negativi derivanti dal compimento di operazioni con parti correlate – rivestono un ruolo secondario all’interno del sistema delineato dal Regolamento Consob, diretto essenzialmente a fungere da presidio a tutela dell’interesse sociale, della convenienza e della correttezza sostanziale delle condizioni dell’operazione. Con riferimento all’assemblea dei soci, particolare focus sarà posto sul meccanismo di c.d. whitewash, che costituisce un importante strumento di corporate governance finalizzato a consentire, da un lato, di non paralizzare l’agire amministrativo e, dall’altro lato, di dare diritto di voice agli azionisti direttamente colpiti dalla realizzazione dell’operazione, ossia i soci non correlati. Seguirà, quindi, il vaglio della posizione ricoperta dal consiglio di amministrazione, il quale resta titolare del potere deliberativo relativo alle transazioni con parti correlate, pur dovendo conformarsi al (o quantomeno tenere in considerazione il) parere del comitato di indipendenti. Si proseguirà analizzando compiutamente il ruolo svolto dagli amministratori indipendenti che formano il comitato OPC, il quale svolge un ruolo cruciale a salvaguardia dell’interesse sociale e, in particolare, degli azionisti non correlati. Con riferimento a tale subarticolazione consiliare, verranno approfonditi i temi connessi al grado di diligenza richiesto ai componenti della stessa, all’ampiezza del controllo da effettuare sulle operazioni con parti correlate e al grado di responsabilità gravante sul comitato OPC nella sua interezza e sui singoli amministratori indipendenti che lo compongono. Infine, verrà esaminata la posizione - evidentemente marginale - assegnata dal Regolamento Consob al collegio sindacale: questo è investito del compito di vigilare sulla conformità ed adeguatezza delle procedure nella fase “statica” della loro adozione, nonché sul concreto rispetto delle stesse nella fase “dinamica” della loro applicazione e, quindi, nella fase di approvazione delle singole operazioni con parti correlate. In terzo ed ultimo luogo, intento di questo lavoro sarà osservare il fenomeno delle operazioni con parti correlate dalla prospettiva dell’analisi economica del diritto, al fine di comprendere quanto la disciplina positiva e, in particolare, gli obblighi di trasparenza incidano sulle scelte degli emittenti di compiere operazioni con parti correlate.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE: NOVITÀ, PROFILI CRITICI E PROSPETTIVE FUTURE

GIORDANO, LUCA
2021/2022

Abstract

Il presente lavoro è diretto ad analizzare la disciplina delle operazioni con parti correlate nel contesto delle società per azioni quotate e, in particolare, delle società che adottano il sistema di amministrazione e di controllo c.d. tradizionale. In primo luogo, si procederà con l’esame dell’istituto come delineato dal legislatore europeo e nazionale e dalla Consob: invero, partendo dalla dimensione sovranazionale di cui è espressione la Shareholder’s Rights Directive II e passando tramite il recepimento della stessa mediante l’introduzione dell’art. 2391-bis¬ nel Codice civile, si giungerà sino al cuore della disciplina, costituito dal Regolamento Consob del 12 marzo 2010, n. 17221, come modificato dalla Delibera del 10 dicembre 2020, n. 21624. In secondo luogo, scopo del presente elaborato sarà vagliare il ruolo - e, quindi, la responsabilità - degli organi sociali nell’ambito delle operazioni con parti correlate. Nello specifico, i soci benché risultino i principali destinatari degli effetti eventualmente negativi derivanti dal compimento di operazioni con parti correlate – rivestono un ruolo secondario all’interno del sistema delineato dal Regolamento Consob, diretto essenzialmente a fungere da presidio a tutela dell’interesse sociale, della convenienza e della correttezza sostanziale delle condizioni dell’operazione. Con riferimento all’assemblea dei soci, particolare focus sarà posto sul meccanismo di c.d. whitewash, che costituisce un importante strumento di corporate governance finalizzato a consentire, da un lato, di non paralizzare l’agire amministrativo e, dall’altro lato, di dare diritto di voice agli azionisti direttamente colpiti dalla realizzazione dell’operazione, ossia i soci non correlati. Seguirà, quindi, il vaglio della posizione ricoperta dal consiglio di amministrazione, il quale resta titolare del potere deliberativo relativo alle transazioni con parti correlate, pur dovendo conformarsi al (o quantomeno tenere in considerazione il) parere del comitato di indipendenti. Si proseguirà analizzando compiutamente il ruolo svolto dagli amministratori indipendenti che formano il comitato OPC, il quale svolge un ruolo cruciale a salvaguardia dell’interesse sociale e, in particolare, degli azionisti non correlati. Con riferimento a tale subarticolazione consiliare, verranno approfonditi i temi connessi al grado di diligenza richiesto ai componenti della stessa, all’ampiezza del controllo da effettuare sulle operazioni con parti correlate e al grado di responsabilità gravante sul comitato OPC nella sua interezza e sui singoli amministratori indipendenti che lo compongono. Infine, verrà esaminata la posizione - evidentemente marginale - assegnata dal Regolamento Consob al collegio sindacale: questo è investito del compito di vigilare sulla conformità ed adeguatezza delle procedure nella fase “statica” della loro adozione, nonché sul concreto rispetto delle stesse nella fase “dinamica” della loro applicazione e, quindi, nella fase di approvazione delle singole operazioni con parti correlate. In terzo ed ultimo luogo, intento di questo lavoro sarà osservare il fenomeno delle operazioni con parti correlate dalla prospettiva dell’analisi economica del diritto, al fine di comprendere quanto la disciplina positiva e, in particolare, gli obblighi di trasparenza incidano sulle scelte degli emittenti di compiere operazioni con parti correlate.
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