L’Ananas comosus L. è un frutto che appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae da cui viene estratta la bromelina che è una miscela di diverse cisteine endopeptidasiche identificata per la prima volta da Marmano nel 1891. Questo sistema enzimatico si trova in tutte le parti della pianta con una maggiore concentrazione nel frutto e nel gambo: questa differente concentrazione ha come conseguenza una diversa attività enzimatica dell’estratto. Per effettuare l’estrazione della bromelina si possono utilizzare metodi convenzionali (disaggregazione cellulare, omogeneizzazione ed eliminazione delle impurità) e metodi non convenzionali (sistemi acquosi bifasici, tecniche cromatografiche, estrazione micellare inversa, precipitazioni e nuove strategie con tecniche ricombinanti). I metodi convenzionali sono quelli maggiormente utilizzati sebbene con alcuni limiti, compreso lo smaltimento dei rifiuti, infatti sarebbe opportuno utilizzarli in combinazione con quelli non convenzionali. Nei processi produttivi è necessario evitare ogni riscaldamento che ne potrebbe compromettere l’attività. Ne consegue che l’estratto secco potrà essere ottenuto mediante liofilizzazione oppure con metodi sottovuoto. Per risolvere questo problema è possibile utilizzare gli scarti di ananas come biomassa per la produzione di energia pulita, verde e sostenibile quale il biogas. La bromelina rappresenta un valido alleato in diverse condizioni patologiche e grazie alle sue diverse proprietà viene utilizzata in diversi campi: cosmetico, per favorire lo sbiancamento dentale, alimentare, per il miglioramento della digeribilità delle proteine della carne. Importante quest’ultimo punto in quanto gli anziani tendono a ridurre il consumo di carne, ricca di amminoacidi e vitamine, a seguito della perdita della funzione masticatoria; questo ha come conseguenza il verificarsi dell’insorgere di sarcopenie. Viene utilizzata in campo farmacologico grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, anti edematose, mucolitiche, anti-tumorali ed a livello topico nel trattamento delle ferite cutanee, ustioni e dei tessuti necrotici. In farmacia troviamo molti prodotti a base di bromelina ed un loro utilizzo ha ridotto la somministrazione dei farmaci quali i FANS nel trattamento dell’osteoartrite. La bromelina è considerata un prodotto nutraceutico sicuro, dove assunta per via orale, i pochi effetti collaterali che riguardano il tratto gastrointestinale sono ben tollerati. Nelle applicazioni topiche può essere avvertito fastidio ed arrossamento. La bromelina potrebbe influenzare l’assorbimento di alcuni farmaci, tra cui gli antipiastrinici, gli anticoagulanti e i FANS. Essendo un enzima naturalmente presente in alcuni alimenti potrebbe causare il verificarsi di alcune reazioni allergiche, rare ma in alcuni casi gravi. Dovrebbe essere utilizzata con cautela in pazienti che soffrono di allergie all’ananas, papaina, farina di frumento e lattice.

Bromelina; estrazione, purificazione ed applicazioni terapeutiche ed industriali

BERTINO, FEDERICA
2022/2023

Abstract

L’Ananas comosus L. è un frutto che appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae da cui viene estratta la bromelina che è una miscela di diverse cisteine endopeptidasiche identificata per la prima volta da Marmano nel 1891. Questo sistema enzimatico si trova in tutte le parti della pianta con una maggiore concentrazione nel frutto e nel gambo: questa differente concentrazione ha come conseguenza una diversa attività enzimatica dell’estratto. Per effettuare l’estrazione della bromelina si possono utilizzare metodi convenzionali (disaggregazione cellulare, omogeneizzazione ed eliminazione delle impurità) e metodi non convenzionali (sistemi acquosi bifasici, tecniche cromatografiche, estrazione micellare inversa, precipitazioni e nuove strategie con tecniche ricombinanti). I metodi convenzionali sono quelli maggiormente utilizzati sebbene con alcuni limiti, compreso lo smaltimento dei rifiuti, infatti sarebbe opportuno utilizzarli in combinazione con quelli non convenzionali. Nei processi produttivi è necessario evitare ogni riscaldamento che ne potrebbe compromettere l’attività. Ne consegue che l’estratto secco potrà essere ottenuto mediante liofilizzazione oppure con metodi sottovuoto. Per risolvere questo problema è possibile utilizzare gli scarti di ananas come biomassa per la produzione di energia pulita, verde e sostenibile quale il biogas. La bromelina rappresenta un valido alleato in diverse condizioni patologiche e grazie alle sue diverse proprietà viene utilizzata in diversi campi: cosmetico, per favorire lo sbiancamento dentale, alimentare, per il miglioramento della digeribilità delle proteine della carne. Importante quest’ultimo punto in quanto gli anziani tendono a ridurre il consumo di carne, ricca di amminoacidi e vitamine, a seguito della perdita della funzione masticatoria; questo ha come conseguenza il verificarsi dell’insorgere di sarcopenie. Viene utilizzata in campo farmacologico grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, anti edematose, mucolitiche, anti-tumorali ed a livello topico nel trattamento delle ferite cutanee, ustioni e dei tessuti necrotici. In farmacia troviamo molti prodotti a base di bromelina ed un loro utilizzo ha ridotto la somministrazione dei farmaci quali i FANS nel trattamento dell’osteoartrite. La bromelina è considerata un prodotto nutraceutico sicuro, dove assunta per via orale, i pochi effetti collaterali che riguardano il tratto gastrointestinale sono ben tollerati. Nelle applicazioni topiche può essere avvertito fastidio ed arrossamento. La bromelina potrebbe influenzare l’assorbimento di alcuni farmaci, tra cui gli antipiastrinici, gli anticoagulanti e i FANS. Essendo un enzima naturalmente presente in alcuni alimenti potrebbe causare il verificarsi di alcune reazioni allergiche, rare ma in alcuni casi gravi. Dovrebbe essere utilizzata con cautela in pazienti che soffrono di allergie all’ananas, papaina, farina di frumento e lattice.
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