Il monitoraggio respiratorio durante l'anestesia generale è cruciale per garantire una corretta ossigenazione dei tessuti, in quanto spesso si osserva una diminuzione della pressione parziale di ossigeno arterioso e un aumento dell’anidride carbonica arteriosa, influenzati dalla posizione del paziente, dai farmaci anestetici e da condizioni preesistenti. La pressione esofagea è un parametro studiato nell'uomo per migliorare la gestione della ventilazione in pazienti con patologie polmonari. Consente di comprendere le forze coinvolte nella respirazione e quantificare la pressione che agisce sui polmoni, importante per prevenire lesioni polmonari indotte dalla ventilazione. Nel contesto veterinario, il monitoraggio della pressione pleurica è ancora poco utilizzato clinicamente, ma ha mostrato di essere promettente in alcuni studi sperimentali. Attualmente non esiste un catetere esofageo adatto ai cavalli disponibile sul mercato, quindi il presente studio mira a svilupparne uno appositamente progettato per questa specie, valutandone le caratteristiche meccaniche sia in vitro che in vivo. Lo studio mira a realizzare e validare un dispositivo specifico per misurare la pressione esofagea nei cavalli durante l'anestesia generale in decubito dorsale. L'obiettivo principale è ottenere un dispositivo adatto alle esigenze anatomiche e fisiologiche dei cavalli, tramite lo studio delle caratteristiche del catetere esofageo dapprima in vitro e poi in vivo. Lo studio si articola in 2 fasi: (1) Costruzione e validazione del catetere esofageo: realizzazione del catetere ed esecuzione di un primo test in vitro per identificare il range di gonfiaggio ottimale, seguito da un secondo test in una camera pressurizzata. (2) Valutazione della pressione esofagea in cavalli sottoposti a chirurgie elettive: una volta completata la costruzione e la validazione in vitro, il catetere viene utilizzato per monitorare la pressione esofagea nei cavalli durante gli interventi chirurgici di routine (artroscopie e orchiectomie) eseguiti con il paziente in decubito dorsale. Questo permette di raccogliere dati, in questo caso ancora parziali, sulla variazione della pressione esofagea durante diverse fasi dell'anestesia. Sebbene i dati siano preliminari e vi sia necessità di ulteriori approfondimenti, il catetere da noi realizzato si è mostrato in grado di misurare correttamente la pressione esofagea, e un primo vantaggio risulta essere che la sua curva P/V mostra una fase di salita lenta, permettendo l'uso con volumi di iniezione ridotti, nonostante esista una criticità sul volume di insufflazione. La differenza tra condizioni atmosferiche e pressorie sperimentali indica che il volume di gonfiaggio può alterare le caratteristiche del palloncino, influenzando le letture di pressione. Ulteriori dati in vivo sono necessari per una comprensione più approfondita e per stabilire intervalli accettabili di pressione esofagea, ma la misurazione della pressione in vivo sembra essere coerente con ciò che è riportato in letteratura. Per future ricerche, si suggerisce di valutare se ottimizzare la ventilazione in base alla pressione esofagea riduca le complicanze post-operatorie e il tasso di mortalità potrebbe essere un'area di interesse. Considerando i rischi anestesiologici in generale e la sindrome colica nei cavalli, raggiungere risultati simili in campo veterinario equino sarebbe significativo.
Pressione esofagea nella ventilazione del cavallo in anestesia: validazione di un sistema di misurazione in vitro e in vivo
AZZOLINI, BEATRICE
2022/2023
Abstract
Il monitoraggio respiratorio durante l'anestesia generale è cruciale per garantire una corretta ossigenazione dei tessuti, in quanto spesso si osserva una diminuzione della pressione parziale di ossigeno arterioso e un aumento dell’anidride carbonica arteriosa, influenzati dalla posizione del paziente, dai farmaci anestetici e da condizioni preesistenti. La pressione esofagea è un parametro studiato nell'uomo per migliorare la gestione della ventilazione in pazienti con patologie polmonari. Consente di comprendere le forze coinvolte nella respirazione e quantificare la pressione che agisce sui polmoni, importante per prevenire lesioni polmonari indotte dalla ventilazione. Nel contesto veterinario, il monitoraggio della pressione pleurica è ancora poco utilizzato clinicamente, ma ha mostrato di essere promettente in alcuni studi sperimentali. Attualmente non esiste un catetere esofageo adatto ai cavalli disponibile sul mercato, quindi il presente studio mira a svilupparne uno appositamente progettato per questa specie, valutandone le caratteristiche meccaniche sia in vitro che in vivo. Lo studio mira a realizzare e validare un dispositivo specifico per misurare la pressione esofagea nei cavalli durante l'anestesia generale in decubito dorsale. L'obiettivo principale è ottenere un dispositivo adatto alle esigenze anatomiche e fisiologiche dei cavalli, tramite lo studio delle caratteristiche del catetere esofageo dapprima in vitro e poi in vivo. Lo studio si articola in 2 fasi: (1) Costruzione e validazione del catetere esofageo: realizzazione del catetere ed esecuzione di un primo test in vitro per identificare il range di gonfiaggio ottimale, seguito da un secondo test in una camera pressurizzata. (2) Valutazione della pressione esofagea in cavalli sottoposti a chirurgie elettive: una volta completata la costruzione e la validazione in vitro, il catetere viene utilizzato per monitorare la pressione esofagea nei cavalli durante gli interventi chirurgici di routine (artroscopie e orchiectomie) eseguiti con il paziente in decubito dorsale. Questo permette di raccogliere dati, in questo caso ancora parziali, sulla variazione della pressione esofagea durante diverse fasi dell'anestesia. Sebbene i dati siano preliminari e vi sia necessità di ulteriori approfondimenti, il catetere da noi realizzato si è mostrato in grado di misurare correttamente la pressione esofagea, e un primo vantaggio risulta essere che la sua curva P/V mostra una fase di salita lenta, permettendo l'uso con volumi di iniezione ridotti, nonostante esista una criticità sul volume di insufflazione. La differenza tra condizioni atmosferiche e pressorie sperimentali indica che il volume di gonfiaggio può alterare le caratteristiche del palloncino, influenzando le letture di pressione. Ulteriori dati in vivo sono necessari per una comprensione più approfondita e per stabilire intervalli accettabili di pressione esofagea, ma la misurazione della pressione in vivo sembra essere coerente con ciò che è riportato in letteratura. Per future ricerche, si suggerisce di valutare se ottimizzare la ventilazione in base alla pressione esofagea riduca le complicanze post-operatorie e il tasso di mortalità potrebbe essere un'area di interesse. Considerando i rischi anestesiologici in generale e la sindrome colica nei cavalli, raggiungere risultati simili in campo veterinario equino sarebbe significativo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
841438_tesi_defbeatriceazzolini_841438.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.35 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/36329