L'artrite reumatoide è un'infiammazione cronica autoimmune che colpisce in maniera elettiva le articolazioni. Tra le sindromi osteoarticolari rappresenta la malattia più severa in termini di danno strutturale delle articolazioni, danno osseo secondario, complicanze extra-articolari, comorbidità associate e rischio di mortalità. Queste si verificano prevalentemente in pazienti positivi per il fattore reumatoide e portatori del gene HLA-DR4. La causa dell'artrite reumatoide non è ancora completamente nota, ma di certo la sua patogenesi è multifattoriale. La malattia articolare reumatoide è caratterizzata da iperplasia sinoviale con pieghe ridondanti, proiezione villose nella cavità sinoviale ed edema tissutale. [1] I farmaci disponibili per il trattamento dell'artrite reumatoide possono essere classificati in quattro categorie: antiinfiammatori non steroidei (FANS), glucocorticoidi, antireumatici capaci di modificare la malattia (DMARD) e farmaci biotecnologici. Questi ultimi sono prodotti di natura proteica ottenuti da esseri viventi, concepiti per inibire o stimolare uno specifico componente del sistema immunitario. Attualmente le terapie biotecnologiche rappresentano l'unica classe di inibitori specifici del fattore di necrosi tumorale (TNF) disponibile per l'impiego clinico. [2] Proprio riguardo a queste terapie nel 2005 la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'abatacept per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide senza un'adeguata risposta ad altri farmaci. L'abatacept è una proteina di fusione costituita dal dominio extracellulare dell'antigene 4 associato al linfocita T citotossico umano (CTLA-4) legato alla porzione Fc modificata dell'immunoglobulina G1 umana (IgG1) ed è prodotto attraverso la tecnologia del DNA ricombinante. L'abatacept può essere somministrato in associazione con metotrexato per la terapia dell'artrite reumatoide da moderata a grave. Sono stati dimostrati un'inibizione del danno articolare e un miglioramento della funzione fisica con diminuzione dell'infiammazione. [3] Riferimenti Bibliografici selezionati [1] http://salute.regione.emilia-romagna.it/documentazione/ptr/elaborati/203_artrite_reumatoide.pdf/view [2] Hoyer BF, Manz RA, Radbruch A, Hiepe F. (2005) Long-lived plasma cells and their contribution to autoimmunity. Ann N Y Acad Sci. 1050:124-133 [3] Genovese MC, Backer JC, Schiff M et al. Abatacept for rheumatoid arthritis refractory to tumor necrosis factor alpha inhibition. N Engl J Med 2005; 353:1114-23
L'abatacept nel trattamento dell'artrite reumatoide
LOVERA, FEDERICA
2017/2018
Abstract
L'artrite reumatoide è un'infiammazione cronica autoimmune che colpisce in maniera elettiva le articolazioni. Tra le sindromi osteoarticolari rappresenta la malattia più severa in termini di danno strutturale delle articolazioni, danno osseo secondario, complicanze extra-articolari, comorbidità associate e rischio di mortalità. Queste si verificano prevalentemente in pazienti positivi per il fattore reumatoide e portatori del gene HLA-DR4. La causa dell'artrite reumatoide non è ancora completamente nota, ma di certo la sua patogenesi è multifattoriale. La malattia articolare reumatoide è caratterizzata da iperplasia sinoviale con pieghe ridondanti, proiezione villose nella cavità sinoviale ed edema tissutale. [1] I farmaci disponibili per il trattamento dell'artrite reumatoide possono essere classificati in quattro categorie: antiinfiammatori non steroidei (FANS), glucocorticoidi, antireumatici capaci di modificare la malattia (DMARD) e farmaci biotecnologici. Questi ultimi sono prodotti di natura proteica ottenuti da esseri viventi, concepiti per inibire o stimolare uno specifico componente del sistema immunitario. Attualmente le terapie biotecnologiche rappresentano l'unica classe di inibitori specifici del fattore di necrosi tumorale (TNF) disponibile per l'impiego clinico. [2] Proprio riguardo a queste terapie nel 2005 la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'abatacept per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide senza un'adeguata risposta ad altri farmaci. L'abatacept è una proteina di fusione costituita dal dominio extracellulare dell'antigene 4 associato al linfocita T citotossico umano (CTLA-4) legato alla porzione Fc modificata dell'immunoglobulina G1 umana (IgG1) ed è prodotto attraverso la tecnologia del DNA ricombinante. L'abatacept può essere somministrato in associazione con metotrexato per la terapia dell'artrite reumatoide da moderata a grave. Sono stati dimostrati un'inibizione del danno articolare e un miglioramento della funzione fisica con diminuzione dell'infiammazione. [3] Riferimenti Bibliografici selezionati [1] http://salute.regione.emilia-romagna.it/documentazione/ptr/elaborati/203_artrite_reumatoide.pdf/view [2] Hoyer BF, Manz RA, Radbruch A, Hiepe F. (2005) Long-lived plasma cells and their contribution to autoimmunity. Ann N Y Acad Sci. 1050:124-133 [3] Genovese MC, Backer JC, Schiff M et al. Abatacept for rheumatoid arthritis refractory to tumor necrosis factor alpha inhibition. N Engl J Med 2005; 353:1114-23File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36260