L'Italia è da sempre terra d'arte, madrepatria di grandi artisti che hanno segnato il territorio con le loro opere, dall'arte antica con gli affreschi etruschi, ai mosaici romani, passando per l'arte medievale e rinascimentale. Da Giotto a Da vinci, dal Tintoretto a Michelangelo. Dando natali ai grandi nomi dell'arte moderna e contemporanea: Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Giuseppe Penone, Agostino Bonalumi, Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi¿ elencarli tutti sarebbe impossibile. I padri costituenti, riconobbero l'importanza che l'arte riveste nella nostra società, nella nostra cultura e così codificarono la sua promozione, il suo sviluppo, all'interno dei principi fondamentali della carta costituzionale, sancendola come un diritto inalienabile. Assicurata la tutela e la crescita dell'arte, ci si occupò di codificarne i tanti aspetti, le tante sfumature. D'altronde anche la jurisprudentia è un'arte ed ha i propri artisti. Seguendo il detto di Picasso ¿un bravo artista copia, un grande artista ruba¿, anche l'artista che progetta le nostre leggi, allunga l'occhio ad altri paesi e prende ispirazione. Così nel 2006, venne finalmente codificato anche in Italia, il diritto di seguito, per assicurare agli artisti un equo compenso in seguito alle successive vendite delle proprie opere. Sono tanti gli operatori del mondo dell'arte: galleristi, mercanti, artisti, collezionisti, nonché case d'asta. Ciascuno opera all'interno di schemi ben disegnati, di contratti disciplinanti le tre macro categorie del diritto dell'arte contemporanea, in questo elaborato esaminata: la realizzazione, la circolazione e la fruizione dell'opera d'arte. Un cenno agli aspetti penali ed al diritto dei beni culturali è doveroso per una comprensione esaustiva della materia, perché per capire come i contratti vengono applicati, seguendo quali clausole ed in quali casi, bisogna avere ben a mente anche le sanzioni nel caso di mancato rispetto della norma. Specialmente per contrastare la falsificazione di opere, di autentiche e la vendita c.d in nero di opere d'arte, al fine di evadere il fisco, il diritto di seguito ed impedire una chiara tracciabilità delle opere stesse. Nel 2017, nonostante la crisi economica, il mercato dell'arte contemporanea ha chiuso un fatturato mondiale di 1,9 miliardi di dollari, con una crescita de 19%. Si tratta chiaramente di un mercato che non accusa colpi dovuti alla recessione economica e che al contrario è in continuo sviluppo, grazie ad una domanda sempre crescente e ad una proliferazione dell'offerta. L'Italia non vuole perdere questa occasione e quindi acquista opere per le proprie piazze, i propri palazzi. Opere mobili ed opere immobili c.d site specific. Impone limitazioni all'uscita di opere dal paese e diritti di prelazione per la loro vendita all'estero. Allo stesso tempo la repubblica promuove l'arte e va fiera della sua immensa collezione e dei propri musei. Presta quindi le opere con contratti di prestito o contratti per mostre. Così come privati o società locano opere d'arte attraverso contratti di noleggio.

Diritto dell'Arte Contemporanea: I Contratti

MARCHIARO, FRANCESCO
2018/2019

Abstract

L'Italia è da sempre terra d'arte, madrepatria di grandi artisti che hanno segnato il territorio con le loro opere, dall'arte antica con gli affreschi etruschi, ai mosaici romani, passando per l'arte medievale e rinascimentale. Da Giotto a Da vinci, dal Tintoretto a Michelangelo. Dando natali ai grandi nomi dell'arte moderna e contemporanea: Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Giuseppe Penone, Agostino Bonalumi, Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi¿ elencarli tutti sarebbe impossibile. I padri costituenti, riconobbero l'importanza che l'arte riveste nella nostra società, nella nostra cultura e così codificarono la sua promozione, il suo sviluppo, all'interno dei principi fondamentali della carta costituzionale, sancendola come un diritto inalienabile. Assicurata la tutela e la crescita dell'arte, ci si occupò di codificarne i tanti aspetti, le tante sfumature. D'altronde anche la jurisprudentia è un'arte ed ha i propri artisti. Seguendo il detto di Picasso ¿un bravo artista copia, un grande artista ruba¿, anche l'artista che progetta le nostre leggi, allunga l'occhio ad altri paesi e prende ispirazione. Così nel 2006, venne finalmente codificato anche in Italia, il diritto di seguito, per assicurare agli artisti un equo compenso in seguito alle successive vendite delle proprie opere. Sono tanti gli operatori del mondo dell'arte: galleristi, mercanti, artisti, collezionisti, nonché case d'asta. Ciascuno opera all'interno di schemi ben disegnati, di contratti disciplinanti le tre macro categorie del diritto dell'arte contemporanea, in questo elaborato esaminata: la realizzazione, la circolazione e la fruizione dell'opera d'arte. Un cenno agli aspetti penali ed al diritto dei beni culturali è doveroso per una comprensione esaustiva della materia, perché per capire come i contratti vengono applicati, seguendo quali clausole ed in quali casi, bisogna avere ben a mente anche le sanzioni nel caso di mancato rispetto della norma. Specialmente per contrastare la falsificazione di opere, di autentiche e la vendita c.d in nero di opere d'arte, al fine di evadere il fisco, il diritto di seguito ed impedire una chiara tracciabilità delle opere stesse. Nel 2017, nonostante la crisi economica, il mercato dell'arte contemporanea ha chiuso un fatturato mondiale di 1,9 miliardi di dollari, con una crescita de 19%. Si tratta chiaramente di un mercato che non accusa colpi dovuti alla recessione economica e che al contrario è in continuo sviluppo, grazie ad una domanda sempre crescente e ad una proliferazione dell'offerta. L'Italia non vuole perdere questa occasione e quindi acquista opere per le proprie piazze, i propri palazzi. Opere mobili ed opere immobili c.d site specific. Impone limitazioni all'uscita di opere dal paese e diritti di prelazione per la loro vendita all'estero. Allo stesso tempo la repubblica promuove l'arte e va fiera della sua immensa collezione e dei propri musei. Presta quindi le opere con contratti di prestito o contratti per mostre. Così come privati o società locano opere d'arte attraverso contratti di noleggio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/36258