This thesis compares the positions of the main schools of thought in terms of recognition of existential damage, of which the discipline supported by the Trieste and Turin schools is illustrated, with particular reference to the injustice of damage, burden of proof and systematic location, and the related criticisms from the Pisa and Brescia school. Then, jurisprudential evolution, from its recognition in 2003, the downsizing in 2008 and subsequent developments, is illustrated. This is followed by a comparison with other systems, in particular the German, English and American ones. In conclusion, considerations are proposed de iure condendo on the need for an enhancement of the punitive function of compensation for non-pecuniary damage.
Questa tesi mette a confronto le posizioni delle principali scuole di pensiero in termini di riconoscimento del danno esistenziale, di cui viene illustrata la disciplina sostenuta dalle scuole triestina e torinese, con particolare riferimento all'ingiustizia del danno, dell'onere della prova e della collocazione sistematica, e le relative critiche della scuola bresciano-pisana. Quindi, è illustrata l'evoluzione giurisprudenziale, dal riconoscimento nel 2003, il ridimensionamento nel 2008 e gli sviluppi successivi. Segue un confronto con altri ordinamenti, in particolare quelli tedesco, inglese e americano. In conclusione, vengono proposte considerazioni de iure condendo sulla necessità di una valorizzazione della funzione punitiva del risarcimento del danno non patrimoniale.
Il danno esistenziale
CAPETTI, STEFANO
2018/2019
Abstract
Questa tesi mette a confronto le posizioni delle principali scuole di pensiero in termini di riconoscimento del danno esistenziale, di cui viene illustrata la disciplina sostenuta dalle scuole triestina e torinese, con particolare riferimento all'ingiustizia del danno, dell'onere della prova e della collocazione sistematica, e le relative critiche della scuola bresciano-pisana. Quindi, è illustrata l'evoluzione giurisprudenziale, dal riconoscimento nel 2003, il ridimensionamento nel 2008 e gli sviluppi successivi. Segue un confronto con altri ordinamenti, in particolare quelli tedesco, inglese e americano. In conclusione, vengono proposte considerazioni de iure condendo sulla necessità di una valorizzazione della funzione punitiva del risarcimento del danno non patrimoniale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36250