Since the first approaches to the study of the criminal laws, it is possible to notice how this is a dynamic subject, submitted to continuous changes and updating. During the centuries, the system of the criminal sanctions has progressively changed, what induces many researchers to question it on what the function of the punishment is and on what are the presuppositions, inside a legal system, they bring to have a preference for a punishment, rather than another. Keeping into account the objective difficulty of a subject made more and more complicated by innumerable legislative interventions, the aim of the present job of research is to deepen, in the most exhaustive way, not only the normative iter, but also social and political, that has conducted the law maker to conceive the possibility to discount the detention punishment entirely or partly out of the prison walls. For such reasons it has been necessary to prefer at the central theme a reflection on how this process started: what authorize the State to apply to a punitive system? Which are the purposes that justify the deprivation of the personal freedom of a man? Which are the functions of the punishment? Spacing between the origins and the evolution of the modern criminal laws and the functions that, in time, the penal sanction assumed, it will be tried to answer to the aforesaid questions without losing sight from the focal point of the research work, that is to say "the life besides the jail." In fact, if it is true that the theme of jails deserves maximum attention, it is also true that cannot be underestimated aspects as the one of the re-education and of the reintegration in the society of the convicts, in the respect of the constitutional dictated ex article 27, paragraph 3, or, still, the right to hope to be able to restart in order to avoid that the crime becomes a sore of which the society suffers twice: when it is committed and when it is punished (cit. in G. BETTIOL, II Convegno di Diritto Penale, Sul problema della rieducazione del condannato). And it is from the silent awareness that the jail still represents a sore of the society that it is born the interest to deep the theme of the alternative measures and on home detention and on how this method has become the institutional face, more than every other method, to avoid the anti-social effects of jail.
Fin dai primi approcci allo studio del diritto penale è possibile notare come questa sia una materia dinamica, sottoposta a continue modifiche e aggiornamenti. Nel corso dei secoli, il sistema delle sanzioni penali cambia progressivamente, ciò che induce molti studiosi ad interrogarsi su quale sia la funzione della pena e su quali siano i presupposti che, all'interno di un ordinamento, portano a prediligere una pena, piuttosto che un'altra. Tenuto conto dell'obiettiva difficoltà di una materia resa sempre più complicata da innumerevoli interventi legislativi, l'obiettivo del presente lavoro di ricerca è quello di approfondire, nel modo più esaustivo possibile, l'iter non solo normativo, ma anche sociale e politico che ha condotto il legislatore a concepire la possibilità di scontare la pena detentiva in tutto o in parte fuori dalle mura carcerarie. Per tali ragioni si è ritenuto necessario anteporre al tema centrale una riflessione sul come tale processo ha avuto inizio: che cosa autorizza lo Stato a ricorrere ad un sistema punitivo? Quali sono gli scopi che giustificano la privazione della libertà personale di un uomo? Quali funzioni ha la pena? Spaziando tra le origini e l'evoluzione del diritto penale moderno e le funzioni che, nel tempo, ha assunto la sanzione penale si cercherà di rispondere ai suddetti quesiti senza perdere di vista il punto focale del lavoro ricerca vale a dire ¿la vita oltre al carcere¿. Infatti, se è vero che il tema del carcere merita la massima attenzione, è altrettanto vero che non possono essere sottovalutati aspetti come quello della rieducazione e del reinserimento nella società dei condannati, nel rispetto del dettato costituzionale ex articolo 27, comma 3, o, ancora, del diritto alla speranza di poter ricominciare per evitare che il delitto diventi una piaga di cui la società sente due volte il doloroso sanguinare: quando è commesso e quando è punito (cit. in G. BETTIOL, II Convegno di Diritto Penale, Sul problema della rieducazione del condannato). Ed è proprio dalla silenziosa consapevolezza che il carcere rappresenta tuttora una piaga della società che nasce l'interesse ad approfondire il tema delle misure alternative e nello specifico della detenzione domiciliare in quanto questo risulta l'istituto volto, più di tutti, ad evitare gli effetti desocializzanti del carcere.
MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE:LA DETENZIONE DOMICILIARE
MICELI, FRANCESCA
2017/2018
Abstract
Fin dai primi approcci allo studio del diritto penale è possibile notare come questa sia una materia dinamica, sottoposta a continue modifiche e aggiornamenti. Nel corso dei secoli, il sistema delle sanzioni penali cambia progressivamente, ciò che induce molti studiosi ad interrogarsi su quale sia la funzione della pena e su quali siano i presupposti che, all'interno di un ordinamento, portano a prediligere una pena, piuttosto che un'altra. Tenuto conto dell'obiettiva difficoltà di una materia resa sempre più complicata da innumerevoli interventi legislativi, l'obiettivo del presente lavoro di ricerca è quello di approfondire, nel modo più esaustivo possibile, l'iter non solo normativo, ma anche sociale e politico che ha condotto il legislatore a concepire la possibilità di scontare la pena detentiva in tutto o in parte fuori dalle mura carcerarie. Per tali ragioni si è ritenuto necessario anteporre al tema centrale una riflessione sul come tale processo ha avuto inizio: che cosa autorizza lo Stato a ricorrere ad un sistema punitivo? Quali sono gli scopi che giustificano la privazione della libertà personale di un uomo? Quali funzioni ha la pena? Spaziando tra le origini e l'evoluzione del diritto penale moderno e le funzioni che, nel tempo, ha assunto la sanzione penale si cercherà di rispondere ai suddetti quesiti senza perdere di vista il punto focale del lavoro ricerca vale a dire ¿la vita oltre al carcere¿. Infatti, se è vero che il tema del carcere merita la massima attenzione, è altrettanto vero che non possono essere sottovalutati aspetti come quello della rieducazione e del reinserimento nella società dei condannati, nel rispetto del dettato costituzionale ex articolo 27, comma 3, o, ancora, del diritto alla speranza di poter ricominciare per evitare che il delitto diventi una piaga di cui la società sente due volte il doloroso sanguinare: quando è commesso e quando è punito (cit. in G. BETTIOL, II Convegno di Diritto Penale, Sul problema della rieducazione del condannato). Ed è proprio dalla silenziosa consapevolezza che il carcere rappresenta tuttora una piaga della società che nasce l'interesse ad approfondire il tema delle misure alternative e nello specifico della detenzione domiciliare in quanto questo risulta l'istituto volto, più di tutti, ad evitare gli effetti desocializzanti del carcere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36217