Alla luce di una questione criminoso di dimensioni mastodontiche come la corruzione, con il presente lavoro si è tentato, senza pretese di completezza, di analizzare i mutamenti che hanno interessato il suddetto fenomeno – e più nello specifico, il reato di corruzione per l’esercizio della funzione (detta anche ‘impropria’ o ‘funzionale’), così come rubricato all’interno del nostro codice penale. Un delitto legato ad una realtà così antica, poliedrica e pervasiva non ha permesso una semplice trattazione tecnica, perciò si scelto di approcciare la tematica attraverso multiple ‘lenti di ingrandimento’, ognuna capace di riflettere un particolare aspetto del fenomeno per poi convergere in un’unica multiforme visione. Nel primo Capitolo, l’attenzione della nostra ricerca è stata focalizzata sull’aspetto storico del fenomeno in Italia. Tramite una breve ricapitolazione è stata descritta la genesi del delitto in questione nel corso dei secoli – dal Medioevo fino al periodo contemporaneo. Un particolare riguardo è stato dato allo sviluppo del reato dal periodo della codificazione in poi, in quanto momento cardine per la fissazione del reato all’interno dell’ordinamento italiano sino a giungere alla riforma ‘spazzacorrotti’ del 2019, la più recente in materia. Nel secondo Capitolo, si è tentato un esame più propriamente tecnico della corruzione impropria. L’intento è stato di dare una visione il quanto più possibile completa e lata dell’art. 318 c.p. in tutti i suoi aspetti giuridici: la sua definizione, il bene giuridico protetto dall’ordinamento, i soggetti passivi ed attivi del reato, gli elementi costitutivi della fattispecie tipica, l’elemento soggettivo, le circostanze aggravanti ed attenuanti, il tentativo e le sanzioni. Oltre a ciò, sono state inclusi fondamentali ed inevitabili rimandi a figure criminose limitrofe – quali la corruzione propria (ex art. 319 c.p.) o il traffico di influenze illecite (ex art. 346-bis c.p.) - al fine di poter meglio definire quali sono gli elementi unici e i limiti della stessa corruzione funzionale. Nel terzo Capitolo, l’analisi è incentrata agli aspetti criminologici del fenomeno corruttivo inteso in senso ampio. Innanzitutto, è stato presentata una breve introduzione al fine di meglio inquadrare il contesto della criminologia, dei suoi strumenti e della eventuali problematiche legate a questa scienza. Successivamente, il lavoro si è esplicato nello studio ed individuazione delle cause e delle diverse forme di manifestazione del fenomeno. Infine, nel quarto Capitolo si è effettuata una panoramica di diversi ordinamenti della zona europea, scelti per essere tra i più significativi di quest’ultima: la Germania, la Spagna, la Francia, la Svizzera ed il Regno Unito. Lo scopo di presentare questi ordinamenti è stata la comparazione delle loro norme alle norme italiane in tema di corruzione per l’esercizio della funzione. Un esame di tale genere non solo ha permesso di osservare quali siano le peculiarità e differenze riscontrate all’interno delle normative straniere rispetto al contesto italiano, ma offrire in aggiunta uno spunto di riflessione sullo stesso ordinamento italiano.
Profili storico-criminologici della corruzione impropria
PANE, LORENZO
2020/2021
Abstract
Alla luce di una questione criminoso di dimensioni mastodontiche come la corruzione, con il presente lavoro si è tentato, senza pretese di completezza, di analizzare i mutamenti che hanno interessato il suddetto fenomeno – e più nello specifico, il reato di corruzione per l’esercizio della funzione (detta anche ‘impropria’ o ‘funzionale’), così come rubricato all’interno del nostro codice penale. Un delitto legato ad una realtà così antica, poliedrica e pervasiva non ha permesso una semplice trattazione tecnica, perciò si scelto di approcciare la tematica attraverso multiple ‘lenti di ingrandimento’, ognuna capace di riflettere un particolare aspetto del fenomeno per poi convergere in un’unica multiforme visione. Nel primo Capitolo, l’attenzione della nostra ricerca è stata focalizzata sull’aspetto storico del fenomeno in Italia. Tramite una breve ricapitolazione è stata descritta la genesi del delitto in questione nel corso dei secoli – dal Medioevo fino al periodo contemporaneo. Un particolare riguardo è stato dato allo sviluppo del reato dal periodo della codificazione in poi, in quanto momento cardine per la fissazione del reato all’interno dell’ordinamento italiano sino a giungere alla riforma ‘spazzacorrotti’ del 2019, la più recente in materia. Nel secondo Capitolo, si è tentato un esame più propriamente tecnico della corruzione impropria. L’intento è stato di dare una visione il quanto più possibile completa e lata dell’art. 318 c.p. in tutti i suoi aspetti giuridici: la sua definizione, il bene giuridico protetto dall’ordinamento, i soggetti passivi ed attivi del reato, gli elementi costitutivi della fattispecie tipica, l’elemento soggettivo, le circostanze aggravanti ed attenuanti, il tentativo e le sanzioni. Oltre a ciò, sono state inclusi fondamentali ed inevitabili rimandi a figure criminose limitrofe – quali la corruzione propria (ex art. 319 c.p.) o il traffico di influenze illecite (ex art. 346-bis c.p.) - al fine di poter meglio definire quali sono gli elementi unici e i limiti della stessa corruzione funzionale. Nel terzo Capitolo, l’analisi è incentrata agli aspetti criminologici del fenomeno corruttivo inteso in senso ampio. Innanzitutto, è stato presentata una breve introduzione al fine di meglio inquadrare il contesto della criminologia, dei suoi strumenti e della eventuali problematiche legate a questa scienza. Successivamente, il lavoro si è esplicato nello studio ed individuazione delle cause e delle diverse forme di manifestazione del fenomeno. Infine, nel quarto Capitolo si è effettuata una panoramica di diversi ordinamenti della zona europea, scelti per essere tra i più significativi di quest’ultima: la Germania, la Spagna, la Francia, la Svizzera ed il Regno Unito. Lo scopo di presentare questi ordinamenti è stata la comparazione delle loro norme alle norme italiane in tema di corruzione per l’esercizio della funzione. Un esame di tale genere non solo ha permesso di osservare quali siano le peculiarità e differenze riscontrate all’interno delle normative straniere rispetto al contesto italiano, ma offrire in aggiunta uno spunto di riflessione sullo stesso ordinamento italiano.File | Dimensione | Formato | |
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