CBD come possibile prospettiva terapeutica per l'autismo? Attuali conoscenze e criticità da approfondire. ​

The Autism Spectrum Disorder (ASD) is a disturbance at the level of neurological development which involves linguistical, social and cognitive deficiency and behavioural inadequacy characterised by stereotypy and paucity of interests. Over the last decade, a constant increase in the number of paediatric patients diagnosed with ASD has been observed, up to 1 case out of 51 and 1 out of 54 according to ASDEU and CDC respectively. Evaluations carried out by the same agencies confirm the persistence of this tendency in the years to come. All that considered, together with the substantial lack of biomarker, of universally recognised diagnostical tools and of focused therapeutic interventions, a tremendous effort has been made in the attempt to put a remedy to the above mentioned gaps. It is in this context that the using of cannabis enriched of CBD has been proposed as a possible therapeutic strategy. Currently under study, the results obtained from the pre-clinical, clinical and observational phases are promising, although their scarcity and incomparability make it impossible -at the moment- to establish its real efficacy. Despite the fact that the preconditions are satisfying and tend to confirm a good safety margin, it is not possible to formulate conclusions about its systematic clinical use. Further support to the potentiality of cannabis enriched of CBD derives from the results of other studies which aim at evaluating its safety and efficacy in cases similar to those of the autism spectrum, such as anxiety, aggressiveness, lack of attention, gastrointestinal disorders and alterations of the enteric mucosa. In conclusion, the cannabis enriched of CBD presents itself as a promising therapeutic solution but the lack of solid clinical evidences together with some criticalities at the normative level make it difficult to have a clear and definite response with regards of its therapeutic use in the near future.

La sindrome dello spettro autistico (ASD) è un disturbo del neurosviluppo che comporta deficit linguistici, sociali e cognitivi più o meno marcati, compromissione comportamentale caratterizzato da stereotipie e ristrettezza nel campo di interessi. Nell'ultimo decennio è stato osservato un costante incremento di pazienti pediatrici con diagnosi di ASD, fino a raggiungere 1 caso ogni 51 secondo ASDEU e 1 ogni 54 secondo il CDC; stime delle stesse agenzie confermano il protrarsi di questa tendenza anche negli anni futuri. Ciò considerato, unitamente alla sostanziale assenza di biomarker, strumenti diagnostici universalmente riconosciuti e schemi terapeutici mirati, negli ultimi anni è stato profuso uno sforzo sempre maggiore nel tentativo di colmare le suddette lacune. È in questo contesto che si è fatta largo la proposta di utilizzare canapa arricchita di CBD come possibile strategia terapeutica. Attualmente in fase di studio, i risultati emersi negli studi preclinici, clinici e osservazionali sono promettenti ma l'esiguità degli stessi e la loro non comparabilità rende impossibile, allo stato attuale, stabilirne una reale efficacia: sebbene le premesse siano soddisfacenti e tendano a confermare un buon margine di sicurezza, non è possibile formulare delle conclusioni circa l'impiego clinico sistemico. A fornire ulteriori incoraggiamenti circa le potenzialità della canapa arricchita di CBD sono i risultati raggiunti da altri studi volti a valutare efficacia e sicurezza in ambiti comuni a quelli dello spettro autistico, come ansia, aggressività, disattenzione, disturbi intestinali e alterazioni della permeabilità della mucosa enterica. Tutto nell'insieme, la canapa arricchita di CBD si prospetta come una promettente speranza terapeutica ma la mancanza di robuste evidenze cliniche e alcune criticità a livello normativo rendono difficoltoso un verdetto definitivo circa l'impiego terapeutico nel prossimo futuro.