BACKGROUND Hypertensive emergency is a clinical condition characterized by a symptomatic rise in systolic blood pressure (SBP) to levels≥180 mmHg and/or in diastolic blood pressure (DBP) to levels≥110 mmHg and evidence of acute organ damage, such as myocardial infarction, pulmonary edema, ischaemic or hemorrhagic stroke, acute kidney damage or, in the pregnant woman, fetal damage. In the absence of acute organ damage, the condition is known as hypertensive urgency, a situation that presents areas of overlap with uncontrolled chronic arterial hypertension (AH). Speaking of general AH, the identification of subclinical hypertension-mediated organ damage (HMOD) is crucial for a more accurate cardiovascular risk estimation. Data on prevalence and characteristics of subclinical HMOD, in patients with hypertensive emergency or urgency are scarce, and whether subclinical HMOD varies between patients with one of these condition and hypertensive outpatients is not clearly known. The cardiovascular risk profile of patients with hypertensive urgency therefore remains unclear. AIM To investigate grade and prevalence of cardiac (left ventricular hypertrophy, LVH) and vascular (arterial stiffness assessed by Pulse Wave Velocity, PWV) HMOD in patients attending the ED with symptomatic grade 3 hypertension and in asymptomatic outpatients with any grade hypertension. METHODS Patients attending ED with symptomatic grade 3 BP rise (SBP≥180 mmHg and/or DBP≥110 mmHg) were prospectively enrolled after exclusion ot acute organ damage (ED group). BP and HMOD were assessed after 72h at the University of Turin 3rd Level Hypertension Center. These patients were matched by age and sex to outpatients with grade 3 hypertension (grade 3 group), and by age, sex, and 72h office BP values to outpatients with any grade hypertension (control group). RESULTS 304 patients were enrolled (76 ED group, 76 grade III group, 152 control group). Grade 3 patients had larger left ventricular mass (LVMi) than ED patients (106.9 ± 31.7 g/m2 vs. 96.1 ± 30.7 g/m2, p=0.035). Severe left ventricular hypertrophy (LVH) was more frequent in grade 3 patients than ED patients (21.1 % vs. 5.3%, p=0.004). Pulse wave velocity (PWV) was similar between the two groups. There was no difference in LVMi between Ed patients and control patients (96.1 ± 30.7 g/m2 vs. 95.2 ± 26.6 g/m2, p=0.807). LVH prevalence was 43.4% vs. 35.5% (p=0.209), respectively. ED patients had thicker interventricular septum than control patients (11.9 ± 2.2 mm vs. 11.1 ± 2.2 mm, p=0.007). PWV was also similar between these two groups. ED patients had higher median number of hypertension medication than control patients (2 vs. 1, p<0.001). CONCLUSIONS ED patients had better cardiac HMOD profile than Grade 3 patients. HMOD profile seems similar between ED patients and control patients.

BACKGROUND L’emergenza ipertensiva è una condizione clinica caratterizzata da un rialzo sintomatico della pressione sistolica (PAS) su livelli ≥ 180 mmHg e/o della diastolica (PAD) su livelli ≥ 110 mmHg, e dall’evidenza di danno d’organo acuto, come infarto miocardico, edema polmonare, ictus, danno renale acuto o, nella gravida, danno fetale. In assenza di danno d’organo acuto si configura il quadro di urgenza ipertensiva, condizione che presenta aree di sovrapposizione con l’ipertensione arteriosa cronica non controllata. In generale, l’identificazione del danno d’organo ipertensione-mediato (HMOD) subclinico è cruciale per un’accurata valutazione del profilo di rischio cardiovascolare (CV). Le caratteristiche di HMOD nei pazienti con emergenza o urgenza ipertensiva sono sconosciute, e non è chiaro se l’HMOD subclinico vari tra i pazienti con una di queste condizioni e gli ipertesi ambulatoriali. Il profilo CV dei pazienti con urgenza ipertensiva rimane, pertanto, poco noto. OBIETTIVI Investigare le caratteristiche di HMOD subclinico cardiaco (ipertrofia ventricolare sinistra, LVH) e vascolare (arterial stiffness valutata attraverso la Pulse Wave Velocity, PWV) nei pazienti che giungono in Pronto Soccorso con urgenza ipertensiva e nei pazienti asintomatici con ipertensione di qualsiasi grado gestiti in ambulatorio. MATERIALI E METODI Sono stati arruolati prospetticamente pazienti afferenti ai Pronto Soccorso di diversi presidi ospedalieri con un rialzo sintomatico della pressione arteriosa di grado 3 (ovvero PAS≥180 mmHg e/o PAD≥110 mmHg) in cui sia stato escluso il danno d’organo acuto (gruppo PS). I valori pressori e l’HMOD subclinico cardiaco e vascolare sono stati valutati 72 ore dopo l’accesso in PS presso il Centro Ipertensione di III Livello dell’Università di Torino. Questi pazienti sono stati confrontati con due coorti di pazienti ipertesi ambulatoriali selezionate retrospettivamente: un gruppo di ipertesi di grado 3 matchato per sesso ed età (gruppo grado 3), e un gruppo di qualsiasi grado di IA, matchato per sesso, età e valori pressori office (gruppo controllo). RISULTATI Sono stati reclutati 304 pazienti (76 gruppo PS, 76 gruppo grado 3, 152 gruppo di controllo). La massa ventricolare indicizzata per superficie corporea (LVMi) è risultata maggiore nei pazienti appartenenti al gruppo grado 3 rispetto ai pazienti del gruppo PS (106.9 ± 31.7 g/m2 vs. 96.1 ± 30.7 g/m2, p=0.035). L’ipertrofia ventricolare sinistra (LVH) severa si è dimostrata più frequente nei pazienti del gruppo grado 3 rispetto ai pazienti del gruppo PS (21.1 % vs. 5.3%, p=0.004). La pulse wave velocity (PWV) è risultata simile tra i due gruppi. Non sono emerse differenze statisticamente significative tra i pazienti del gruppo PS e i pazienti del gruppo di controllo, in termini di LVMi (96.1 ± 30.7 g/m2 vs. 95.2 ± 26.6 g/m2, p=0.807) e di prevalenza di LVH severa (43.4% vs. 35.5%, p=0.209). Si è registrato un maggiore spessore del setto interventricolare (IVS) nei pazienti del gruppo PS rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (11.9 ± 2.2 mm vs. 11.1 ± 2.2 mm, p=0.007). Anche in questo caso la PWV si è dimostrata simile tra i due gruppi. Il numero mediano di farmaci antipertensivi in anamnesi è risultato più elevato nei pazienti del gruppo PS rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (2 vs. 1, p<0.001). CONCLUSIONI I pazienti affetti da ipertensione di grado 3 che si presentano in Pronto Soccorso (gruppo PS) presentano un profilo di danno cardiovascola

STUDIO DEL DANNO D’ORGANO CARDIACO E VASCOLARE IN PAZIENTI CON URGENZA IPERTENSIVA

MENON, LEONARDO
2021/2022

Abstract

BACKGROUND L’emergenza ipertensiva è una condizione clinica caratterizzata da un rialzo sintomatico della pressione sistolica (PAS) su livelli ≥ 180 mmHg e/o della diastolica (PAD) su livelli ≥ 110 mmHg, e dall’evidenza di danno d’organo acuto, come infarto miocardico, edema polmonare, ictus, danno renale acuto o, nella gravida, danno fetale. In assenza di danno d’organo acuto si configura il quadro di urgenza ipertensiva, condizione che presenta aree di sovrapposizione con l’ipertensione arteriosa cronica non controllata. In generale, l’identificazione del danno d’organo ipertensione-mediato (HMOD) subclinico è cruciale per un’accurata valutazione del profilo di rischio cardiovascolare (CV). Le caratteristiche di HMOD nei pazienti con emergenza o urgenza ipertensiva sono sconosciute, e non è chiaro se l’HMOD subclinico vari tra i pazienti con una di queste condizioni e gli ipertesi ambulatoriali. Il profilo CV dei pazienti con urgenza ipertensiva rimane, pertanto, poco noto. OBIETTIVI Investigare le caratteristiche di HMOD subclinico cardiaco (ipertrofia ventricolare sinistra, LVH) e vascolare (arterial stiffness valutata attraverso la Pulse Wave Velocity, PWV) nei pazienti che giungono in Pronto Soccorso con urgenza ipertensiva e nei pazienti asintomatici con ipertensione di qualsiasi grado gestiti in ambulatorio. MATERIALI E METODI Sono stati arruolati prospetticamente pazienti afferenti ai Pronto Soccorso di diversi presidi ospedalieri con un rialzo sintomatico della pressione arteriosa di grado 3 (ovvero PAS≥180 mmHg e/o PAD≥110 mmHg) in cui sia stato escluso il danno d’organo acuto (gruppo PS). I valori pressori e l’HMOD subclinico cardiaco e vascolare sono stati valutati 72 ore dopo l’accesso in PS presso il Centro Ipertensione di III Livello dell’Università di Torino. Questi pazienti sono stati confrontati con due coorti di pazienti ipertesi ambulatoriali selezionate retrospettivamente: un gruppo di ipertesi di grado 3 matchato per sesso ed età (gruppo grado 3), e un gruppo di qualsiasi grado di IA, matchato per sesso, età e valori pressori office (gruppo controllo). RISULTATI Sono stati reclutati 304 pazienti (76 gruppo PS, 76 gruppo grado 3, 152 gruppo di controllo). La massa ventricolare indicizzata per superficie corporea (LVMi) è risultata maggiore nei pazienti appartenenti al gruppo grado 3 rispetto ai pazienti del gruppo PS (106.9 ± 31.7 g/m2 vs. 96.1 ± 30.7 g/m2, p=0.035). L’ipertrofia ventricolare sinistra (LVH) severa si è dimostrata più frequente nei pazienti del gruppo grado 3 rispetto ai pazienti del gruppo PS (21.1 % vs. 5.3%, p=0.004). La pulse wave velocity (PWV) è risultata simile tra i due gruppi. Non sono emerse differenze statisticamente significative tra i pazienti del gruppo PS e i pazienti del gruppo di controllo, in termini di LVMi (96.1 ± 30.7 g/m2 vs. 95.2 ± 26.6 g/m2, p=0.807) e di prevalenza di LVH severa (43.4% vs. 35.5%, p=0.209). Si è registrato un maggiore spessore del setto interventricolare (IVS) nei pazienti del gruppo PS rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (11.9 ± 2.2 mm vs. 11.1 ± 2.2 mm, p=0.007). Anche in questo caso la PWV si è dimostrata simile tra i due gruppi. Il numero mediano di farmaci antipertensivi in anamnesi è risultato più elevato nei pazienti del gruppo PS rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (2 vs. 1, p<0.001). CONCLUSIONI I pazienti affetti da ipertensione di grado 3 che si presentano in Pronto Soccorso (gruppo PS) presentano un profilo di danno cardiovascola
ITA
BACKGROUND Hypertensive emergency is a clinical condition characterized by a symptomatic rise in systolic blood pressure (SBP) to levels≥180 mmHg and/or in diastolic blood pressure (DBP) to levels≥110 mmHg and evidence of acute organ damage, such as myocardial infarction, pulmonary edema, ischaemic or hemorrhagic stroke, acute kidney damage or, in the pregnant woman, fetal damage. In the absence of acute organ damage, the condition is known as hypertensive urgency, a situation that presents areas of overlap with uncontrolled chronic arterial hypertension (AH). Speaking of general AH, the identification of subclinical hypertension-mediated organ damage (HMOD) is crucial for a more accurate cardiovascular risk estimation. Data on prevalence and characteristics of subclinical HMOD, in patients with hypertensive emergency or urgency are scarce, and whether subclinical HMOD varies between patients with one of these condition and hypertensive outpatients is not clearly known. The cardiovascular risk profile of patients with hypertensive urgency therefore remains unclear. AIM To investigate grade and prevalence of cardiac (left ventricular hypertrophy, LVH) and vascular (arterial stiffness assessed by Pulse Wave Velocity, PWV) HMOD in patients attending the ED with symptomatic grade 3 hypertension and in asymptomatic outpatients with any grade hypertension. METHODS Patients attending ED with symptomatic grade 3 BP rise (SBP≥180 mmHg and/or DBP≥110 mmHg) were prospectively enrolled after exclusion ot acute organ damage (ED group). BP and HMOD were assessed after 72h at the University of Turin 3rd Level Hypertension Center. These patients were matched by age and sex to outpatients with grade 3 hypertension (grade 3 group), and by age, sex, and 72h office BP values to outpatients with any grade hypertension (control group). RESULTS 304 patients were enrolled (76 ED group, 76 grade III group, 152 control group). Grade 3 patients had larger left ventricular mass (LVMi) than ED patients (106.9 ± 31.7 g/m2 vs. 96.1 ± 30.7 g/m2, p=0.035). Severe left ventricular hypertrophy (LVH) was more frequent in grade 3 patients than ED patients (21.1 % vs. 5.3%, p=0.004). Pulse wave velocity (PWV) was similar between the two groups. There was no difference in LVMi between Ed patients and control patients (96.1 ± 30.7 g/m2 vs. 95.2 ± 26.6 g/m2, p=0.807). LVH prevalence was 43.4% vs. 35.5% (p=0.209), respectively. ED patients had thicker interventricular septum than control patients (11.9 ± 2.2 mm vs. 11.1 ± 2.2 mm, p=0.007). PWV was also similar between these two groups. ED patients had higher median number of hypertension medication than control patients (2 vs. 1, p<0.001). CONCLUSIONS ED patients had better cardiac HMOD profile than Grade 3 patients. HMOD profile seems similar between ED patients and control patients.
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