Introduction G6PD deficiency is an x-linked enzyme defect that can manifest as a severe haemolytic crisis following the intake of broad beans, sometimes drugs or infections. The recent immigration flow has led to a significant increase in cases of G6PD deficit throughout Italy. Few regions have active neonatal screening. Objective The aim of the study is to investigate the knowledge of the disease for its early recognition and consequently also the treatment. Materials and methods The fact-finding survey was carried out at the OIRM Presidium in Turin and at the Santa Croce Hospital in Moncalieri from May to July 2021, through an online sent by institutional email. The knowledge of the triage nurses on the pathology was investigated. Were sent 40 + 14 mail to nurses and Google Forms has generated graphs for data analysis from time to time. Results A total of 25 answers were analyzed. 94% of the sample recognized the pathology and 90% would correctly assign the yellow color code to the triage. There is still some confusion about the existence or not of extended newborn screening: in fact, only 41% answered correctly. Discussion In the last period, hospitalizations for favism have increased and probably consequently also the health staff have improved in recognizing the symptoms. In the future, by extending the research to the territory, it will be possible to better contextualize the results. Furthermore, it would be useful to create shared protocols to be used in new diagnoses of the disease. Key words: G6PD, deficit, knowledge, triage, screening, favism
Introduzione La carenza di G6PD è un difetto enzimatico x-linked che può manifestarsi con grave crisi emolitica in seguito ad assunzione di fave, talora farmaci o infezioni. Il recente flusso immigratorio ha comportato un aumento sensibile dei casi di deficit da G6PD in tutta Italia. Poche regioni hanno uno screening neonatale attivo. Obiettivo L’obiettivo dello studio è quello di indagare le conoscenze della patologia per il suo riconoscimento precoce e di conseguenza anche il trattamento. Materiali e metodi L’indagine conoscitiva è stata svolta presso il Presidio OIRM di Torino e presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri da maggio ad agosto 2021, tramite la somministrazione di un questionario da compilare online inviato tramite mail istituzionale. Sono state indagate le conoscenze degli infermieri di triage sulla patologia. Sono state mandate 40 + 14 mail agli infermieri e Google Moduli ha generato di volta in volta dei grafici per l’analisi dei dati. Risultati Sono state analizzate complessivamente 25 risposte. Il 94% del campione ha riconosciuto la patologia ed il 90 % assegnerebbe correttamente il codice colore giallo al triage. Ancora un po’ di confusione sussiste sull’esistenza o meno dello screening neonatale esteso: infatti solo il 41 % ha risposto correttamente. Discussione Nell’ultimo periodo i ricoveri per favismo sono aumentati e probabilmente di conseguenza anche il personale sanitario è migliorato nel riconoscerne i sintomi. In futuro, estendendo la ricerca al territorio, sarà possibile contestualizzare in modo migliore i risultati. Inoltre, sarebbe utile creare dei protocolli condivisi da utilizzare nelle nuove diagnosi della patologia. Parole chiave: G6PD, deficit, conoscenze, triage, screening, favismo
Indagine conoscitiva in triage sul riconoscimento precoce della crisi emolitica acuta da deficit di G6PD
ROTA, GIULIA
2020/2021
Abstract
Introduzione La carenza di G6PD è un difetto enzimatico x-linked che può manifestarsi con grave crisi emolitica in seguito ad assunzione di fave, talora farmaci o infezioni. Il recente flusso immigratorio ha comportato un aumento sensibile dei casi di deficit da G6PD in tutta Italia. Poche regioni hanno uno screening neonatale attivo. Obiettivo L’obiettivo dello studio è quello di indagare le conoscenze della patologia per il suo riconoscimento precoce e di conseguenza anche il trattamento. Materiali e metodi L’indagine conoscitiva è stata svolta presso il Presidio OIRM di Torino e presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri da maggio ad agosto 2021, tramite la somministrazione di un questionario da compilare online inviato tramite mail istituzionale. Sono state indagate le conoscenze degli infermieri di triage sulla patologia. Sono state mandate 40 + 14 mail agli infermieri e Google Moduli ha generato di volta in volta dei grafici per l’analisi dei dati. Risultati Sono state analizzate complessivamente 25 risposte. Il 94% del campione ha riconosciuto la patologia ed il 90 % assegnerebbe correttamente il codice colore giallo al triage. Ancora un po’ di confusione sussiste sull’esistenza o meno dello screening neonatale esteso: infatti solo il 41 % ha risposto correttamente. Discussione Nell’ultimo periodo i ricoveri per favismo sono aumentati e probabilmente di conseguenza anche il personale sanitario è migliorato nel riconoscerne i sintomi. In futuro, estendendo la ricerca al territorio, sarà possibile contestualizzare in modo migliore i risultati. Inoltre, sarebbe utile creare dei protocolli condivisi da utilizzare nelle nuove diagnosi della patologia. Parole chiave: G6PD, deficit, conoscenze, triage, screening, favismoFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3608