Making decisions involves choosing among different alternatives. The decision-making process can be influenced by the formulation of counterfactual thinking. These are mental representations of alternatives to past events, enable reasoning about which alternative would be optimal to select in future decisions. Neuropsychological research demonstrates a correlation between difficulties in producing counterfactual thinking and poor reasoning, planning, abstraction, problem-solving abilities and information storage in memory. Deficits in counterfactual process have been found in patients with certain neurological and psychiatric disorders that involve deficit fronto-executive functions. Declines in executive functions have also been observed in patients with obstructive sleep apnea syndrome (OSAS). Specifically, these patients have shown poor concentration, attention, and vigilance. This study hypothesizes that patients with OSAS have difficulties making medical decisions. When compared to a sample of healthy individuals, they should show lower cognitive functioning, reduced learning and reasoning abilities, less focused attention, slower information processing speed, and greater difficulties in storing information in memory. It is therefore hypothesized that OSAS patients generate fewer counterfactual thinking compared to the control sample and that they demonstrate greater inconsistency in decision-making. The study aims to investigate the possible existence of deficits in counterfactual thinking and decision-making abilities in the medical domain among individuals affected by OSAS. An additional objective is to examine the possible relationship between counterfactual thinking abilities and the skills involved in medical decision-making, as well as the functioning of the cognitive domains that support these skills in participants with OSAS. The study included 28 individuals, divided into a group of healthy individuals and a group of OSAS patients. The 14 healthy individuals were recruited by the researchers from the Italian population, while the 14 individuals with OSAS were recruited from the IRCCS Istituto Auxologico Italiano in Piancavallo, Verbania. Participants were matched for sex, age, and education level. Both groups were administered a standardized battery of neuropsychological tests, sleep quality assessments and psychological questionnaires. The results show that OSAS participants have a lower capacity than healthy participants in the domain of understanding and recalling previously learned information. These cognitive domains negatively influence the ability to produce counterfactual thoughts. Information processing speed and verbal memory are positively correlated with the spontaneous generation of optimal counterfactual thoughts. No significant data were found regarding the medical decision-making process. Future research could investigate the presence of impairments in patients with OSAS that may affect their decision-making in the medical domain, designing studies that involve a larger number of participants. Additionally, it is suggested to continue exploring which cognitive domains in populations at risk of fronto- executive dysfunctions facilitate or hinder the spontaneous production of counterfactual thoughts and the medical decision-making process.

Compiere delle decisioni comporta scegliere tra diverse alternative. Il processo di decision- making può essere influenzato dalla formulazione di pensieri controfattuali. Essi, attraverso la produzione mentale di scenari alternativi agli eventi passati, consentono di ragionare su quale alternativa sarebbe ottimale selezionare nelle decisioni future. Le ricerche neuropsicologiche dimostrano una correlazione tra la difficoltà di produzione dei pensieri controfattuali e scarse capacità di ragionamento, pianificazione, astrazione, problem solving e immagazzinamento di informazioni nella memoria. I deficit del processo controfattuale sono stati riscontrati in pazienti affetti da alcune malattie neurologiche e psichiatriche con funzioni fronto-esecutive deficitarie. Il declino delle funzioni esecutive è stato riscontrato anche nei pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno. In particolare, è stata evidenziata scarsa concentrazione, attenzione e vigilanza. Il presente studio ipotizza che i pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno abbiano difficoltà nel compiere decisioni in ambito medico. Confrontati con un campione composto da individui sani dovrebbero mostrare un funzionamento cognitivo inferiore, minori capacità di apprendimento, ragionamento, mantenimento dell'attenzione focalizzata, minore velocità di elaborazione di informazioni e maggiori difficoltà nell'immagazzinamento di informazioni nella memoria. Si ipotizza, quindi, che i pazienti OSAS generino un numero inferiore di pensieri controfattuali rispetto al campione di controllo, e che mostrino una maggiore incoerenza nel compiere le decisioni. Lo studio ha lo scopo di indagare l'eventuale esistenza di deficit del pensiero controfattuale e nella capacità di prendere decisioni in ambito medico in individui affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Ulteriore obiettivo è di esaminare la possibile relazione tra la capacità di pensiero controfattuale e le competenze implicate nel processo decisionale in ambito medico e il funzionamento dei domini cognitivi che supportano tali competenze nei partecipanti affetti da OSAS. Hanno partecipato allo studio 28 individui, suddivisi in un gruppo composto da individui sani e uno da pazienti con OSAS. I 14 individui sani sono stati reclutati dagli sperimentatori tra la popolazione italiana. I 14 individui con OSAS sono stati reclutati presso l'IRCCS Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo, Verbania. I partecipanti si equiparano per sesso, età e livello di istruzione. Sono stati somministrati una batteria di test neuropsicologici standardizzata, questionari psicologici e relativi alla qualità del sonno ad entrambi i gruppi. I risultati mostrano una capacità inferiore dei partecipanti OSAS, rispetto ai partecipanti sani, nel dominio della comprensione e del richiamo di informazioni precedentemente apprese. Tali domini cognitivi influenzano negativamente la capacità di produzione di pensieri controfattuali. La velocità di elaborazione delle informazioni e la memoria verbale sono correlate positivamente con la generazione spontanea di pensieri controfattuali ottimali. Non sono stati riscontrati dati significativi inerenti al processo di decision-making in ambito medico. Le ricerche future potrebbero indagare la presenza di compromissioni nei pazienti affetti da OSAS che potrebbero condizionare il modo di compiere le scelte in ambito medico, progettando studi che coinvolgano un maggior numero di partecipanti. Inoltre, si suggerisce di continuare ad esplorare quali sono i domini cognitivi nella popolazione a rischio di disfunzioni fronto-esecutive che agevolano o compromettono la produzione spontanea di pensieri controfattuali e il processo decisionale in ambito medico.

L'importanza del pensiero controfattuale nel processo di decision-making: un contributo sperimentale sulla Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno

SIMONETTI, DANIELA ROSARIA
2023/2024

Abstract

Compiere delle decisioni comporta scegliere tra diverse alternative. Il processo di decision- making può essere influenzato dalla formulazione di pensieri controfattuali. Essi, attraverso la produzione mentale di scenari alternativi agli eventi passati, consentono di ragionare su quale alternativa sarebbe ottimale selezionare nelle decisioni future. Le ricerche neuropsicologiche dimostrano una correlazione tra la difficoltà di produzione dei pensieri controfattuali e scarse capacità di ragionamento, pianificazione, astrazione, problem solving e immagazzinamento di informazioni nella memoria. I deficit del processo controfattuale sono stati riscontrati in pazienti affetti da alcune malattie neurologiche e psichiatriche con funzioni fronto-esecutive deficitarie. Il declino delle funzioni esecutive è stato riscontrato anche nei pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno. In particolare, è stata evidenziata scarsa concentrazione, attenzione e vigilanza. Il presente studio ipotizza che i pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno abbiano difficoltà nel compiere decisioni in ambito medico. Confrontati con un campione composto da individui sani dovrebbero mostrare un funzionamento cognitivo inferiore, minori capacità di apprendimento, ragionamento, mantenimento dell'attenzione focalizzata, minore velocità di elaborazione di informazioni e maggiori difficoltà nell'immagazzinamento di informazioni nella memoria. Si ipotizza, quindi, che i pazienti OSAS generino un numero inferiore di pensieri controfattuali rispetto al campione di controllo, e che mostrino una maggiore incoerenza nel compiere le decisioni. Lo studio ha lo scopo di indagare l'eventuale esistenza di deficit del pensiero controfattuale e nella capacità di prendere decisioni in ambito medico in individui affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Ulteriore obiettivo è di esaminare la possibile relazione tra la capacità di pensiero controfattuale e le competenze implicate nel processo decisionale in ambito medico e il funzionamento dei domini cognitivi che supportano tali competenze nei partecipanti affetti da OSAS. Hanno partecipato allo studio 28 individui, suddivisi in un gruppo composto da individui sani e uno da pazienti con OSAS. I 14 individui sani sono stati reclutati dagli sperimentatori tra la popolazione italiana. I 14 individui con OSAS sono stati reclutati presso l'IRCCS Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo, Verbania. I partecipanti si equiparano per sesso, età e livello di istruzione. Sono stati somministrati una batteria di test neuropsicologici standardizzata, questionari psicologici e relativi alla qualità del sonno ad entrambi i gruppi. I risultati mostrano una capacità inferiore dei partecipanti OSAS, rispetto ai partecipanti sani, nel dominio della comprensione e del richiamo di informazioni precedentemente apprese. Tali domini cognitivi influenzano negativamente la capacità di produzione di pensieri controfattuali. La velocità di elaborazione delle informazioni e la memoria verbale sono correlate positivamente con la generazione spontanea di pensieri controfattuali ottimali. Non sono stati riscontrati dati significativi inerenti al processo di decision-making in ambito medico. Le ricerche future potrebbero indagare la presenza di compromissioni nei pazienti affetti da OSAS che potrebbero condizionare il modo di compiere le scelte in ambito medico, progettando studi che coinvolgano un maggior numero di partecipanti. Inoltre, si suggerisce di continuare ad esplorare quali sono i domini cognitivi nella popolazione a rischio di disfunzioni fronto-esecutive che agevolano o compromettono la produzione spontanea di pensieri controfattuali e il processo decisionale in ambito medico.
The role of counterfactual thinking in the decision-making process: an experimental study on obstructive sleep apnea syndrome
Making decisions involves choosing among different alternatives. The decision-making process can be influenced by the formulation of counterfactual thinking. These are mental representations of alternatives to past events, enable reasoning about which alternative would be optimal to select in future decisions. Neuropsychological research demonstrates a correlation between difficulties in producing counterfactual thinking and poor reasoning, planning, abstraction, problem-solving abilities and information storage in memory. Deficits in counterfactual process have been found in patients with certain neurological and psychiatric disorders that involve deficit fronto-executive functions. Declines in executive functions have also been observed in patients with obstructive sleep apnea syndrome (OSAS). Specifically, these patients have shown poor concentration, attention, and vigilance. This study hypothesizes that patients with OSAS have difficulties making medical decisions. When compared to a sample of healthy individuals, they should show lower cognitive functioning, reduced learning and reasoning abilities, less focused attention, slower information processing speed, and greater difficulties in storing information in memory. It is therefore hypothesized that OSAS patients generate fewer counterfactual thinking compared to the control sample and that they demonstrate greater inconsistency in decision-making. The study aims to investigate the possible existence of deficits in counterfactual thinking and decision-making abilities in the medical domain among individuals affected by OSAS. An additional objective is to examine the possible relationship between counterfactual thinking abilities and the skills involved in medical decision-making, as well as the functioning of the cognitive domains that support these skills in participants with OSAS. The study included 28 individuals, divided into a group of healthy individuals and a group of OSAS patients. The 14 healthy individuals were recruited by the researchers from the Italian population, while the 14 individuals with OSAS were recruited from the IRCCS Istituto Auxologico Italiano in Piancavallo, Verbania. Participants were matched for sex, age, and education level. Both groups were administered a standardized battery of neuropsychological tests, sleep quality assessments and psychological questionnaires. The results show that OSAS participants have a lower capacity than healthy participants in the domain of understanding and recalling previously learned information. These cognitive domains negatively influence the ability to produce counterfactual thoughts. Information processing speed and verbal memory are positively correlated with the spontaneous generation of optimal counterfactual thoughts. No significant data were found regarding the medical decision-making process. Future research could investigate the presence of impairments in patients with OSAS that may affect their decision-making in the medical domain, designing studies that involve a larger number of participants. Additionally, it is suggested to continue exploring which cognitive domains in populations at risk of fronto- executive dysfunctions facilitate or hinder the spontaneous production of counterfactual thoughts and the medical decision-making process.
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