Il 29 ottobre del 1923 venne proclamata la Repubblica di Turchia guidata da Mustafa Kemal detto “Atatürk” deciso a riformare e rinnovare il neonato stato turco. Le riforme kemaliste investirono tutti gli ambiti: da quello militare a quello fiscale, dall’ambito legislativo a quello economico fino ad arrivare a quello strettamente educativo e linguistico. La riforma dell’alfabeto della lingua turca, che da caratteri arabi passò a quelli latini, si portò a compimento definitivamente nel 1928. Successivamente si valutò l’importanza di riforma dell’intera lingua turca e della sua epurazione dalle infiltrazioni straniere che l’avevano “contaminata” soprattutto durante il periodo dell’Impero Ottomano. La politica di pianificazione linguistica nel caso turco è un esempio moderno che dimostra come la lingua è di fatto uno strumento di potere che può essere artefatto e manipolato dall’alto al fine di dare un’impronta particolare e caratterizzante dello stato e della nazione in questione. In questo elaborato si tenterà la narrazione degli eventi e delle riforme chiave che portarono al processo di laicizzazione della Repubblica turca anche attraverso l’uso della lingua e del suo riformismo, poi la questione della ricezione della riforma da parte delle istituzioni accademiche, dagli ambienti intellettuali e da parte del popolo.
La pianificazione linguistica nel caso della lingua turca: la rivoluzione dell’alfabeto e la riforma linguistica
EL QABACH, MARYAME
2020/2021
Abstract
Il 29 ottobre del 1923 venne proclamata la Repubblica di Turchia guidata da Mustafa Kemal detto “Atatürk” deciso a riformare e rinnovare il neonato stato turco. Le riforme kemaliste investirono tutti gli ambiti: da quello militare a quello fiscale, dall’ambito legislativo a quello economico fino ad arrivare a quello strettamente educativo e linguistico. La riforma dell’alfabeto della lingua turca, che da caratteri arabi passò a quelli latini, si portò a compimento definitivamente nel 1928. Successivamente si valutò l’importanza di riforma dell’intera lingua turca e della sua epurazione dalle infiltrazioni straniere che l’avevano “contaminata” soprattutto durante il periodo dell’Impero Ottomano. La politica di pianificazione linguistica nel caso turco è un esempio moderno che dimostra come la lingua è di fatto uno strumento di potere che può essere artefatto e manipolato dall’alto al fine di dare un’impronta particolare e caratterizzante dello stato e della nazione in questione. In questo elaborato si tenterà la narrazione degli eventi e delle riforme chiave che portarono al processo di laicizzazione della Repubblica turca anche attraverso l’uso della lingua e del suo riformismo, poi la questione della ricezione della riforma da parte delle istituzioni accademiche, dagli ambienti intellettuali e da parte del popolo. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/36025