The thesis investigates the interaction between adolescents and new media and the use of Social Networks as they represent a central role in the daily experience of the last generation of young people which is defined precisely as the "digital generation". Social Networks today are perceived as real social spaces like the physical places through which adolescents lead most of their interpersonal life. Social Networks and the use of technology and the Internet by young people have also contributed to a variation in the development processes that characterize this phase of life such as: physical, emotional, cognitive development and the process of building identity. Starting from a comparison with classical and contemporary literature on the figure of the adolescent, the paper sought to expose the dynamics involved in the transformation of some aspects of the growth process of young people that characterize them today as "Digital Natives". In this sense, both the problems and the positive effects deriving from their use, in terms of risks and opportunities, are highlighted. Peer relationships and the formation of groups still play a fundamental role for adolescents today, offering benefits, support and emotional and material resources in one word: social support. In this regard, the Social Network platforms make it possible for these relationships to be in continuity, beyond time and space, determining implications and effects in turn positive or negative. The paper focuses in particular on the Whatsapp Social Network, as it represents one of the instant messaging applications, most loved and used by teenagers all over the world. Its simple interface allows a quick and interactive communication and its peculiarity is given by the possibility of being able to communicate both through private and group chats. Whatsapp groups thus represent a shared community space for adolescents, a sort of micro-community, in which informal communication takes place between the members. The research that proposes the thesis aims to investigate in particular digital communication in the daily life of adolescents, within the class group chats of Whatsapp, to better understand the episodes of cyber-victimization that can occur within of them. We considered the school class as a context within which the main relationships between peers take place in adolescence, highlighting the importance of social support perceived by students. We therefore hypothesized that children who have a low level of perceived social support within the class present a greater risk of exposure to cyber-victimization phenomena, thus considering social support as a determining factor. Consequently, we hypothesized that a high level of social support perceived in the classroom could somehow act as a protective factor against online victimization, considering the group as an emotional support and a source of benefits and resources. The ultimate goal of the study is also to highlight how low levels of social support and episodes of cybervitimization in the Whatsapp groups of the class can induce victimized students to perceive internalizing symptoms, which are at the basis of even very serious psychopathological disorders.
La tesi indaga l’interazione tra gli adolescenti e i nuovi media e l’uso dei Social Network in quanto rappresentano un ruolo centrale dell’esperienza quotidiana dell’ultima generazione dei giovani che viene definita appunto “generazione digitale”. I Social Network oggi, sono percepiti come veri e propri spazi sociali al pari dei luoghi fisici attraverso i quali gli adolescenti conducono gran parte della loro vita interpersonale. I Social Network e l’utilizzo della tecnologia e di Internet, da parte dei giovani, hanno inoltre contribuito a una variazione dei processi di sviluppo che caratterizzano questa fase di vita come: lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e il processo di costruzione dell’identità. Partendo da un confronto con la letteratura classica e quella contemporanea sulla figura dell’adolescente l’elaborato ha cercato di esporre le dinamiche implicate alla trasformazione di alcuni aspetti del processo di crescita dei giovani che li caratterizzano oggi come “Nativi Digitali”. Vengono evidenziate in tal senso sia le problematiche e sia gli effetti positivi che ne derivano dal loro utilizzo, in termini di rischi e opportunità. Rivestono ancora oggi per gli adolescenti, un ruolo fondamentale le relazioni tra pari e la formazione di gruppi, che offrono benefici, supporto e risorse emotive e materiali in un'unica parola: il sostegno sociale. Le piattaforme di Social Network apportano a tal riguardo la possibilità che tali relazioni siano in continuità, oltre il tempo e lo spazio, determinando implicazioni ed effetti a loro volta positivi o negativi. L’elaborato approfondisce in particolare il Social Network Whatsapp, poichè rappresenta una delle applicazioni di messaggistica istantanea, più amate ed utilizzate dagli adolescenti di tutto il mondo. La sua interfaccia semplice consente una comunicazione rapida e interattiva e la sua particolarità è data dalla possibilità di poter comunicare sia attraverso chat private che di gruppo. I gruppi Whatsapp rappresentano così per gli adolescenti uno spazio comunitario condiviso, una sorta di microcomunità, in cui avviene la comunicazione informale tra i membri. La ricerca che propone la tesi, ha lo scopo di indagare in particolar modo la comunicazione digitale nella vita quotidiana degli adolescenti, all’interno delle chat di gruppo classe di Whatsapp, per comprendere meglio gli episodi di cyber-vittimizzazione che possono manifestarsi all’interno di esse. Abbiamo considerato la classe scolastica come contesto all’interno della quale hanno luogo in l’adolescenza le principali relazioni tra pari evidenziando l’importanza del supporto sociale percepito dagli studenti. Abbiamo ipotizzato dunque, che ragazzi che presentano un basso livello di sostegno sociale percepito all’interno della classe presentino un maggior rischio di esposizione a fenomeni di cybervittimizzazione, considerando quindi il supporto sociale un fattore determinante. Di conseguenza, abbiamo ipotizzato, che un alto livello di sostegno sociale percepito in classe, possa in qualche modo fungere da fattore protettivo contro la vittimizzazione online, ritenendo il gruppo un supporto emotivo e fonte di benefici e risorse. Obiettivo ultimo dello studio è inoltre quello di evidenziare come bassi livelli di supporto sociale ed episodi di cybervittimizzazione nei gruppi Whatsapp della classe possano indurre gli studenti vittime a percepire sintomi internalizzanti, che sono alla base di disturbi psicopatologici anche molto gravi.
Adolescenti e Social Network: analisi del fenomeno di cyber-vittimizzazione tra compagni di classe all'interno dei gruppi Whatsapp
ERRICHIELLO, ELEONORA
2020/2021
Abstract
La tesi indaga l’interazione tra gli adolescenti e i nuovi media e l’uso dei Social Network in quanto rappresentano un ruolo centrale dell’esperienza quotidiana dell’ultima generazione dei giovani che viene definita appunto “generazione digitale”. I Social Network oggi, sono percepiti come veri e propri spazi sociali al pari dei luoghi fisici attraverso i quali gli adolescenti conducono gran parte della loro vita interpersonale. I Social Network e l’utilizzo della tecnologia e di Internet, da parte dei giovani, hanno inoltre contribuito a una variazione dei processi di sviluppo che caratterizzano questa fase di vita come: lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e il processo di costruzione dell’identità. Partendo da un confronto con la letteratura classica e quella contemporanea sulla figura dell’adolescente l’elaborato ha cercato di esporre le dinamiche implicate alla trasformazione di alcuni aspetti del processo di crescita dei giovani che li caratterizzano oggi come “Nativi Digitali”. Vengono evidenziate in tal senso sia le problematiche e sia gli effetti positivi che ne derivano dal loro utilizzo, in termini di rischi e opportunità. Rivestono ancora oggi per gli adolescenti, un ruolo fondamentale le relazioni tra pari e la formazione di gruppi, che offrono benefici, supporto e risorse emotive e materiali in un'unica parola: il sostegno sociale. Le piattaforme di Social Network apportano a tal riguardo la possibilità che tali relazioni siano in continuità, oltre il tempo e lo spazio, determinando implicazioni ed effetti a loro volta positivi o negativi. L’elaborato approfondisce in particolare il Social Network Whatsapp, poichè rappresenta una delle applicazioni di messaggistica istantanea, più amate ed utilizzate dagli adolescenti di tutto il mondo. La sua interfaccia semplice consente una comunicazione rapida e interattiva e la sua particolarità è data dalla possibilità di poter comunicare sia attraverso chat private che di gruppo. I gruppi Whatsapp rappresentano così per gli adolescenti uno spazio comunitario condiviso, una sorta di microcomunità, in cui avviene la comunicazione informale tra i membri. La ricerca che propone la tesi, ha lo scopo di indagare in particolar modo la comunicazione digitale nella vita quotidiana degli adolescenti, all’interno delle chat di gruppo classe di Whatsapp, per comprendere meglio gli episodi di cyber-vittimizzazione che possono manifestarsi all’interno di esse. Abbiamo considerato la classe scolastica come contesto all’interno della quale hanno luogo in l’adolescenza le principali relazioni tra pari evidenziando l’importanza del supporto sociale percepito dagli studenti. Abbiamo ipotizzato dunque, che ragazzi che presentano un basso livello di sostegno sociale percepito all’interno della classe presentino un maggior rischio di esposizione a fenomeni di cybervittimizzazione, considerando quindi il supporto sociale un fattore determinante. Di conseguenza, abbiamo ipotizzato, che un alto livello di sostegno sociale percepito in classe, possa in qualche modo fungere da fattore protettivo contro la vittimizzazione online, ritenendo il gruppo un supporto emotivo e fonte di benefici e risorse. Obiettivo ultimo dello studio è inoltre quello di evidenziare come bassi livelli di supporto sociale ed episodi di cybervittimizzazione nei gruppi Whatsapp della classe possano indurre gli studenti vittime a percepire sintomi internalizzanti, che sono alla base di disturbi psicopatologici anche molto gravi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35903