La tesi ha l'obiettivo di illustrare l'origine e l'evoluzione del diritto alla privacy in Europa e negli Stati Uniti. Più nel dettaglio il diritto alla privacy è nato nel 1890 come diritto 'ad essere lasciati soli'. Lo stesso si è sviluppato in seguito anche in Europa e ben presto si è venuto a delineare come diritto alla protezione dei dati personali. La disciplina europea dedicata alla privacy è piuttosto complessa e articolata. Innanzitutto l'articolo 8 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo stabilisce in via generale il rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e della corrispondenza. Ma, più del testo dell'articolo ha avuto un ruolo preponderante la giurisprudenza della Corte EDU che si è venuta a sviluppare in seguito sul tema. Sempre al testo dell'articolo 8 della CEDU ha preso ispirazione la Convenzione numero 108, nata con l'obiettivo di dotare gli individui di una disciplina più dettagliata e completa. Per incentivare il libero flusso dei dati e dotare gli Stati Membri di una disciplina uniforme è stata adottata nel 1995 la Direttiva 95/46. Malgrado l'importanza della stessa, la costante evoluzione tecnologica, ha reso la disciplina sempre meno idonea tanto che è stata abrogata dal Regolamento generale sulla protezione dei dati personali del 2016. Il Regolamento rappresenta oggi il vero punto di riferimento in materia. La giurisprudenza ha avuto, soprattutto negli Stati Uniti, un ruolo fondamentale nell'affermazione del diritto ed ha posto le basi per la successiva produzione normativa in materia. A tal proposito, le principali fonti dedicate al diritto alla privacy negli Stati Uniti sono il Quarto Emendamento della Costituzione americana, il Freedom of Information Act e il Privacy Act del 1974. In particolare quest' ultima legge ha assunto un ruolo molto importante in materia di tutela alla privacy anche se accompagnata da altre norme statali con lo stesso obiettivo. Ciò rende il sistema statunitense fortemente settoriale e frammentato. Inoltre, il diritto alla privacy negli Stati Uniti è regolato dal legislatore solo in ambiti specifici del settore economico così che lo stesso è venuto a delinearsi come un diritto del consumatore. Al contrario nel sistema europeo è stato consacrato il riconoscimento della privacy come diritto fondamentale tramite l'adozione della Carta dei Diritti fondamentali dell'individuo. La natura frammentata del sistema sulla privacy statunitense ha mostrato la sua debolezza dopo gli attacchi terroristici del 2001. Da quel momento in poi il diritto alla privacy dei cittadini ha subito forti limitazioni a favore dell'interesse collettivo alla sicurezza nazionale. Oggi, infatti, il modello sulla privacy è quello europeo, maggiormente capace di assicurare una disciplina completa ed effettiva.
Il diritto alla privacy in Europa e negli Stati Uniti
PIOLA, ROBERTA
2020/2021
Abstract
La tesi ha l'obiettivo di illustrare l'origine e l'evoluzione del diritto alla privacy in Europa e negli Stati Uniti. Più nel dettaglio il diritto alla privacy è nato nel 1890 come diritto 'ad essere lasciati soli'. Lo stesso si è sviluppato in seguito anche in Europa e ben presto si è venuto a delineare come diritto alla protezione dei dati personali. La disciplina europea dedicata alla privacy è piuttosto complessa e articolata. Innanzitutto l'articolo 8 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo stabilisce in via generale il rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e della corrispondenza. Ma, più del testo dell'articolo ha avuto un ruolo preponderante la giurisprudenza della Corte EDU che si è venuta a sviluppare in seguito sul tema. Sempre al testo dell'articolo 8 della CEDU ha preso ispirazione la Convenzione numero 108, nata con l'obiettivo di dotare gli individui di una disciplina più dettagliata e completa. Per incentivare il libero flusso dei dati e dotare gli Stati Membri di una disciplina uniforme è stata adottata nel 1995 la Direttiva 95/46. Malgrado l'importanza della stessa, la costante evoluzione tecnologica, ha reso la disciplina sempre meno idonea tanto che è stata abrogata dal Regolamento generale sulla protezione dei dati personali del 2016. Il Regolamento rappresenta oggi il vero punto di riferimento in materia. La giurisprudenza ha avuto, soprattutto negli Stati Uniti, un ruolo fondamentale nell'affermazione del diritto ed ha posto le basi per la successiva produzione normativa in materia. A tal proposito, le principali fonti dedicate al diritto alla privacy negli Stati Uniti sono il Quarto Emendamento della Costituzione americana, il Freedom of Information Act e il Privacy Act del 1974. In particolare quest' ultima legge ha assunto un ruolo molto importante in materia di tutela alla privacy anche se accompagnata da altre norme statali con lo stesso obiettivo. Ciò rende il sistema statunitense fortemente settoriale e frammentato. Inoltre, il diritto alla privacy negli Stati Uniti è regolato dal legislatore solo in ambiti specifici del settore economico così che lo stesso è venuto a delinearsi come un diritto del consumatore. Al contrario nel sistema europeo è stato consacrato il riconoscimento della privacy come diritto fondamentale tramite l'adozione della Carta dei Diritti fondamentali dell'individuo. La natura frammentata del sistema sulla privacy statunitense ha mostrato la sua debolezza dopo gli attacchi terroristici del 2001. Da quel momento in poi il diritto alla privacy dei cittadini ha subito forti limitazioni a favore dell'interesse collettivo alla sicurezza nazionale. Oggi, infatti, il modello sulla privacy è quello europeo, maggiormente capace di assicurare una disciplina completa ed effettiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35860