BACKGROUND AND STUDY ASSUMPTIONS Steroid hormones, particularly anabolic steroids (AAS), are known for their ability to enhance physical performances. Since the 1960s, high-level athletes have begun using exogenous AAS to enhance their performance, prompting WADA (World Anti-Doping Agency) to develop increasingly rigorous monitoring programs. This study aims to examine the variability of steroid hormones during physical activity and assess their potential usefulness as indicators of doping. SUBJECTS AND METHODS The study involved 30 football players from the Juventus Football Club, from the Under 19 and Under 23 teams. Anthropometric variables and blood sample were collected before and after physical activity. The serum samples collected were analyzed with UHPLC-MS/MS to measure the concentrations of 13 steroid hormones and 13 phase II metabolites. The training was instead monitored using GPS and heart rate monitors. RESULTS There is a statistically significant difference between the pre- and post-exercise values for the following hormons. E, CORT, 11-DF, A4, T, DHEA, 5ααβ-Adiol 3G, 5βαβ-Adiol 3G, 5ααβ-Adiol 17G, 5βαβ-Adiol 17G, AG, TG, DHEAS, EtioS, T/A. Were then analyzed the variations in hormone deltas based on the predetermined workload, differentiated and MD-2/MD-3, and based on the RPE scale ≥4 o <4. The evaluation based on the predetermined workload has underlined a statistically significant results for E, CORT, and 11-DF, while the evaluation based on the RPE resulted statistically significant for E, F, CORT, 11DF, DOC, DHEA, and EpiT. To compare the training intensity of the different groups and correlate it with their hormonal variations, training parameters were analyzed, resulting in RPE being a more accurate criteria to understand the intensity of the training, rather than predefined loads. Finally, the hormone delta values associated with the RPE scale were analyzed with a linear regression model, which was significant for E, F, CORT, 11DF, T, DHEA, and EpiT, and with a logistic regression model, significant for F, 21DF, CORT, 11DF, DHEA, and EpiT. CONCLUSIONS The results of current study demonstrated that steroid hormones vary significantly in response to physical exercise, especially those related to stress situations such as cortisol or anabolic mechanisms such as testosterone, with significative differences related to different intensities and workloads. Among all, sulfate steroids have proven to be the most stable during exercise, showing potential as doping markers. Indeed, besides post-exercise stability, the literature suggests that their values are altered following the intake of exogenous AAS. Considering the complicated reliability of anti-doping controls, the analysis of these steroids could help improve monitoring techniques, increasing the reliability of tests.
BACKGROUND E PRESUPPOSTI DELLO STUDIO Gli ormoni steroidei, in particolare quelli anabolizzanti (AAS), sono conosciuti per le loro capacità di incidere positivamente sulle prestazioni fisiche. Dagli anni sessanta, gli atleti di alto livello hanno iniziato a utilizzare AAS esogeni per migliorare le loro prestazioni, spingendo la WADA (Agenzia Mondiale Anti-Doping) a sviluppare programmi di monitoraggio sempre più rigorosi. Questo studio mira a esaminare la variabilità degli ormoni steroidei durante l'attività fisica e a valutare una loro potenziale utilità come indicatori di doping. SOGGETTI E METODI Lo studio ha coinvolto 30 calciatori dello Juventus Football Club delle squadre under 19 e under 23. Sono state raccolte variabili antropometiche e campioni di sangue prima e dopo l'attività fisica. I campioni di siero raccolti sono stati analizzati con UHPLC-MS/MS per misurare le concentrazioni di 13 ormoni steroidei e 13 metaboliti di fase II. L'allenamento è stato invece monitorato tramite GPS e cardiofrequenzimetri. RISULTATI Si è osservata una differenza statisticamente significativa fra i valori pre- e post-esercizio fisico per i seguenti ormoni: E, CORT, 11-DF, A4, T, DHEA, 5ααβ-Adiol 3G, 5βαβ-Adiol 3G, 5ααβ-Adiol 17G, 5βαβ-Adiol 17G, AG, TG, DHEAS, EtioS, T/A. Sono quindi state analizzante le variazioni dei delta ormonali in funzione del carico di lavoro prestabilito differenziato e MD-2/MD-3 e in funzione dell’RPE scale ≥4 o <4. La valutazione in funzione del carico di lavoro ha evidenziato una variazione statisticamente significativa per E, CORT e 11-DF; invece, la valutazione in funzione della RPE è risultata statisticamente significativa per E, F, CORT, 11DF, DOC, DHEA ed EpiT. Per confrontare l’intensità degli allenamenti dei diversi gruppi e correlarla alla loro variazione ormonale sono state analizzate variabili dell’allenamento, risultando come l’RPE sia un indicatore di intensità dell’allenamento più accurato rispetto ai carichi predefiniti. Infine sono stati analizzati i valori dei delta ormonali associati all’RPE scale con un modello di regressione lineare che è risultato significativo per E, F, CORT, 11DF, T, DHEA ed EpiT e con un modello di regressione logistica significativo per F, 21DF, CORT, 11DF, DHEA ed EpiT. CONCLUSIONI I risultati del presente studio confermano che gli ormoni steroidei variano significativamente in risposta all'esercizio fisico, specialmente quelli legati a situazioni stressogene, come il cortisolo, o legati a meccanismi anabolici, come il testosterone, con differenze evidenti tra le diverse intensità e carichi di lavoro. Gli steroidi solfati , si sono dimostrati gli steroidi più stabili rispetto all’esercizio fisico, supportandone il potenziale utilizzo come marker di doping. Infatti, oltre alla stabilità post esercizio, la letteratura suggerisce che i loro valori vengano alterati in seguito all'assunzione di AAS esogeni. Considerando la complicata affidabilità dei controlli antidoping, l’analisi di questi steroidi potrebbe contribuire a migliorare le tecniche di monitoraggio, aumentando l'affidabilità dei test.
Valutazione di un pannello steroideo allargato in una coorte di atleti d'élite
COLOMBARI, RICCARDO
2023/2024
Abstract
BACKGROUND E PRESUPPOSTI DELLO STUDIO Gli ormoni steroidei, in particolare quelli anabolizzanti (AAS), sono conosciuti per le loro capacità di incidere positivamente sulle prestazioni fisiche. Dagli anni sessanta, gli atleti di alto livello hanno iniziato a utilizzare AAS esogeni per migliorare le loro prestazioni, spingendo la WADA (Agenzia Mondiale Anti-Doping) a sviluppare programmi di monitoraggio sempre più rigorosi. Questo studio mira a esaminare la variabilità degli ormoni steroidei durante l'attività fisica e a valutare una loro potenziale utilità come indicatori di doping. SOGGETTI E METODI Lo studio ha coinvolto 30 calciatori dello Juventus Football Club delle squadre under 19 e under 23. Sono state raccolte variabili antropometiche e campioni di sangue prima e dopo l'attività fisica. I campioni di siero raccolti sono stati analizzati con UHPLC-MS/MS per misurare le concentrazioni di 13 ormoni steroidei e 13 metaboliti di fase II. L'allenamento è stato invece monitorato tramite GPS e cardiofrequenzimetri. RISULTATI Si è osservata una differenza statisticamente significativa fra i valori pre- e post-esercizio fisico per i seguenti ormoni: E, CORT, 11-DF, A4, T, DHEA, 5ααβ-Adiol 3G, 5βαβ-Adiol 3G, 5ααβ-Adiol 17G, 5βαβ-Adiol 17G, AG, TG, DHEAS, EtioS, T/A. Sono quindi state analizzante le variazioni dei delta ormonali in funzione del carico di lavoro prestabilito differenziato e MD-2/MD-3 e in funzione dell’RPE scale ≥4 o <4. La valutazione in funzione del carico di lavoro ha evidenziato una variazione statisticamente significativa per E, CORT e 11-DF; invece, la valutazione in funzione della RPE è risultata statisticamente significativa per E, F, CORT, 11DF, DOC, DHEA ed EpiT. Per confrontare l’intensità degli allenamenti dei diversi gruppi e correlarla alla loro variazione ormonale sono state analizzate variabili dell’allenamento, risultando come l’RPE sia un indicatore di intensità dell’allenamento più accurato rispetto ai carichi predefiniti. Infine sono stati analizzati i valori dei delta ormonali associati all’RPE scale con un modello di regressione lineare che è risultato significativo per E, F, CORT, 11DF, T, DHEA ed EpiT e con un modello di regressione logistica significativo per F, 21DF, CORT, 11DF, DHEA ed EpiT. CONCLUSIONI I risultati del presente studio confermano che gli ormoni steroidei variano significativamente in risposta all'esercizio fisico, specialmente quelli legati a situazioni stressogene, come il cortisolo, o legati a meccanismi anabolici, come il testosterone, con differenze evidenti tra le diverse intensità e carichi di lavoro. Gli steroidi solfati , si sono dimostrati gli steroidi più stabili rispetto all’esercizio fisico, supportandone il potenziale utilizzo come marker di doping. Infatti, oltre alla stabilità post esercizio, la letteratura suggerisce che i loro valori vengano alterati in seguito all'assunzione di AAS esogeni. Considerando la complicata affidabilità dei controlli antidoping, l’analisi di questi steroidi potrebbe contribuire a migliorare le tecniche di monitoraggio, aumentando l'affidabilità dei test.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3585