The aim of this work has been to analyze how deception can be detected through verbal and non verbal communication in the criminal domain. Criminal suspects or simple offenders often tempt to conceale their words or emotions, that can lead to a cue to deception. Different statistics methods for the deception mesurement have been analyzed throughout this paperwork, such as the Statment Validity Analysis (SVA; in particular the Criteria Based Content Analysis - CBCA), Reality Monitoring (RM), the Facial Action Coding System (FACS) and others. However, their application on real cases in court is partially accepted in our country due to their low suitability determination and doubts about their innovative and experimental nature.
L’obiettivo centrale di questo elaborato è stato quello di analizzare il rilevamento della menzogna in ambito giuridico attraverso i principali canali di comunicazione umana: verbale, para-verbale e non verbale. Solitamente, sospetti criminali simulano o dissimulano per ottenere vantaggi esterni, tentando di celare o controllare i loro impulsi o le loro parole, andando così a configurare quelli che possiamo poi riconoscere come degli indizi di menzogna. Il focus è stato posto su diversi strumenti di analisi del comportamento mendace per svelare e interpretare questi indizi, come lo Statment Validity Analysis (SVA; in particolare la Criteria Based Content Analysis - CBCA), il Reality Monitoring (RM), il Facial Action Coding System (FACS) ed altri ancora, illustrando il loro potenziale utilizzo nella pratica forense. È emerso che la maggior parte di essi, ad oggi, è raramente impiegata come prova all’interno dei tribunali nostrani a causa della perplessità riguardo la loro natura innovativa e sperimentale ed una mancata conferma di idoneità accertativa. Un utilizzo integrato delle tecniche di analisi verbale e non verbale potrebbe essere dunque auspicabile e congeniale ad un’analisi complessiva della credibilità dell’individuo verso cui sussiste un sospetto.
Indici comportamentali di menzogna e strumenti di rilevazione all'interno del contesto forense
ADAMO, MARTINA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo centrale di questo elaborato è stato quello di analizzare il rilevamento della menzogna in ambito giuridico attraverso i principali canali di comunicazione umana: verbale, para-verbale e non verbale. Solitamente, sospetti criminali simulano o dissimulano per ottenere vantaggi esterni, tentando di celare o controllare i loro impulsi o le loro parole, andando così a configurare quelli che possiamo poi riconoscere come degli indizi di menzogna. Il focus è stato posto su diversi strumenti di analisi del comportamento mendace per svelare e interpretare questi indizi, come lo Statment Validity Analysis (SVA; in particolare la Criteria Based Content Analysis - CBCA), il Reality Monitoring (RM), il Facial Action Coding System (FACS) ed altri ancora, illustrando il loro potenziale utilizzo nella pratica forense. È emerso che la maggior parte di essi, ad oggi, è raramente impiegata come prova all’interno dei tribunali nostrani a causa della perplessità riguardo la loro natura innovativa e sperimentale ed una mancata conferma di idoneità accertativa. Un utilizzo integrato delle tecniche di analisi verbale e non verbale potrebbe essere dunque auspicabile e congeniale ad un’analisi complessiva della credibilità dell’individuo verso cui sussiste un sospetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35829