INTRODUCTION: The initial research project, as indicated by the title itself, focused on health attacks on nurses and healthcare assistants, assessing both the frequency and the consequences reported because of these episodes. Although the study suffered severe limitations due to the international health emergency caused by the SARS-CoV-2, the project of this study was slightly modified from its first intent, extrapolating part of the questionnaire in use for the original thesis topic, focusing on work-related stress and work ability in the context of COVID and non-COVID hospital wards. OBJECTIVE: The analysis of work ability and work-related behavioural stress in a sample of doctors working in COVID and non-COVID hospital wards, to evaluate differences and similarities. MATERIALS AND METHODS: In the period between April and May 2020, a questionnaire was distributed in various hospitals (Torino, Novara, Vercelli, Cuneo and Chieri) to specialist doctors, post-graduated doctors and nurses operating in COVID and in non-COVID wards. The sample of this thesis is composed of 137 doctors and work ability was examined using the WA-Personal Radar test (WA-PR) and work-related behavioural stress was examined using the Copenhagen Psychosocial Questionnaire (COPSOQ). Cronbach's Alfa was used to verify the reliability of the WA-PR scale with its sub-dimensions and COPSOQ. The absolute mean value of the WA-PR macro-dimensions was stratified into four possible results according to the score: <5 POOR, 5-6.99 MEDIUM, 7-8.99 GOOD and 9-10 EXCELLENT. The comparison between the group of doctors operating in COVID wards and the non-COVID group was carried out with the Student T test, setting as statistically significant differences of p ≤ 0.05 values. RESULTS: Overall, the average of the values of all 23 items "WWI-TOT" shows higher skills and work ability in health workers employed in non-COVID wards, resulting in the GOOD category, with a statistically significant difference compared to the COVID group. Workplace well-being, estimated by the "WPWI", is better among doctors in non-COVID wards, with an average resulting in the MEDIUM category and a statistically significant difference with the COVID group. The "WAE" sub-dimension, which estimates the working capacity, presents a difference at the limits of significance but with an absolute best average in the non-COVID group and resulting in the GOOD category. The differences between the two groups, referring to the first five sub-dimensions of the WA-PR, were statistically significant in the sub-dimensions "Health", "Values, attitudes and motivation" and "Extra-work activities" showing best absolute averages in the non-COVID group; in the "Knowledge and skills" sub-dimension, on the other hand, the difference is not statistically significant and, moreover, in the "Work, organization and management" sub-dimension it is at the limit of the statistically significant. The work-related behavioural stress, however, investigated by the COPSOQ test, is more impacting in doctors operating in the COVID wards but compared to non-COVID group doesn’t constitute a statistically significant difference. CONCLUSIONS: The differences found in the thesis can be explained by the different working conditions of the COVID hospital wards, that is motivated by the emergency situation that requires to protect healthcare workers’ health and safety. These differences can be explained considering the low age and the reduced length of service of the workers taking part to the study.
INTRODUZIONE: Il progetto di ricerca iniziale, come indicato dal titolo stesso, si concentrava sulle aggressioni in ambito sanitario nei confronti di infermieri ed O.S.S., valutandone sia la frequenza sia le conseguenze riportate a seguito di tali episodi. Lo studio, però, ha subito forti limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria internazionale causata dal SARS-CoV-2 per cui si è deciso di modificare il progetto del presente studio, estrapolando parte del questionario in uso già per il primo argomento di tesi, sullo stress lavoro correlato e l’abilità lavorativa nel contesto di reparti COVID e reparti non COVID. OBIETTIVO: Analisi della Work Ability e dello Stress comportamentale lavoro correlato in un campione di medici operanti in reparti COVID e reparti non COVID, valutandone differenze e similitudini. MATERIALI E METODI: Nel periodo compreso fra aprile e maggio 2020 è stato somministrato un questionario in forma cartacea in diversi Presidi Ospedalieri (Torino, Novara, Vercelli, Cuneo e Chieri) a medici strutturati e in formazione specialistica, neolaureati abilitati e infermieri operanti sia in reparti COVID sia in reparti non COVID. Il campione della tesi è costituito da 137 medici ed è stata valutata l’abilità lavorativa mediante il test WA-Personal Radar (WA-PR) e lo stress comportamentale lavoro correlato mediante il Questionario Copenaghen psicosociale (COPSOQ). Per verificare l’affidabilità della scala WA-PR con le sue sottodimensioni e del COPSOQ si è utilizzata l’Alfa di Cronbach. Il valore delle medie assolute delle macro-dimensioni del WA-PR è stato stratificato in quattro possibili risultati a seconda del punteggio: < 5 SCARSO, 5-6,99 MEDIO, 7-8.99 BUONO e 9-10 ECCELLENTE. Il confronto invece fra il gruppo di medici operanti in reparti COVID e il gruppo non COVID è stato effettuato con il T test di Student, indicando come differenze statisticamente significative valori p ≤ 0,05. RISULTATI: Nel complesso, la media dei valori di tutti i 23 item “WWI-TOT”, mostra abilità e capacità lavorativa superiore negli operatori sanitari occupati in reparti non COVID, rientrando nella categoria BUONO, con una differenza statisticamente significativa rispetto al gruppo COVID. Il benessere sul posto di lavoro, stimato dalla “WPWI”, risulta essere migliore fra i medici dei reparti non COVID, con una media rientrante nella categoria MEDIO e una differenza statisticamente significativa rispetto al gruppo dei COVID. La sottodimensione “WAE”, che stima la capacità lavorativa, presenta una differenza ai limiti della significatività ma con media assoluta migliore nel gruppo non COVID e rientrante nella categoria BUONO. Le differenze fra i due gruppi, riferite alle prime cinque sottodimensioni del WA-PR, sono risultate statisticamente significative nelle sottodimensioni “Salute”, “Valori, attitudine e motivazione” e “Attività extra-lavorative” evidenziando medie assolute migliori nel gruppo non COVID; nella sottodimensione “Competenze”, invece, la differenza non risulta essere statisticamente significativa e, inoltre, nella sottodimensione “Lavoro, organizzazione e management” si è al limite dello statisticamente significativo. Lo stress comportamentale lavoro correlato, invece, indagato dal test COPSOQ, si mostra più impattante nei medici operanti in reparti COVID ma la differenza rispetto a coloro che hanno prestato servizio in reparti non COVID non risulta statisticamente significativa. CONCLUSIONI: Le differenze riscontrate possono essere riconducibili alle diverse condizioni di lavoro tipiche dei reparti COVID, nei quali si sono riscontrate esigenze specifiche legate alla situazione emergenziale e alla necessità di tutelare salute e sicurezza del personale sanitario. Inoltre, tali differenze sono state ulteriormente evidenziate dalla bassa età anagrafica del campione e dalla ridotta anzianità di servizio.
Aggressioni a carico del personale sanitario ospedaliero: analisi di un campione di infermieri e O.S.S. afferenti ad una grande Azienda Ospedaliera Universitaria Piemontese
GIUSTETTO, FEDERICA
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE: Il progetto di ricerca iniziale, come indicato dal titolo stesso, si concentrava sulle aggressioni in ambito sanitario nei confronti di infermieri ed O.S.S., valutandone sia la frequenza sia le conseguenze riportate a seguito di tali episodi. Lo studio, però, ha subito forti limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria internazionale causata dal SARS-CoV-2 per cui si è deciso di modificare il progetto del presente studio, estrapolando parte del questionario in uso già per il primo argomento di tesi, sullo stress lavoro correlato e l’abilità lavorativa nel contesto di reparti COVID e reparti non COVID. OBIETTIVO: Analisi della Work Ability e dello Stress comportamentale lavoro correlato in un campione di medici operanti in reparti COVID e reparti non COVID, valutandone differenze e similitudini. MATERIALI E METODI: Nel periodo compreso fra aprile e maggio 2020 è stato somministrato un questionario in forma cartacea in diversi Presidi Ospedalieri (Torino, Novara, Vercelli, Cuneo e Chieri) a medici strutturati e in formazione specialistica, neolaureati abilitati e infermieri operanti sia in reparti COVID sia in reparti non COVID. Il campione della tesi è costituito da 137 medici ed è stata valutata l’abilità lavorativa mediante il test WA-Personal Radar (WA-PR) e lo stress comportamentale lavoro correlato mediante il Questionario Copenaghen psicosociale (COPSOQ). Per verificare l’affidabilità della scala WA-PR con le sue sottodimensioni e del COPSOQ si è utilizzata l’Alfa di Cronbach. Il valore delle medie assolute delle macro-dimensioni del WA-PR è stato stratificato in quattro possibili risultati a seconda del punteggio: < 5 SCARSO, 5-6,99 MEDIO, 7-8.99 BUONO e 9-10 ECCELLENTE. Il confronto invece fra il gruppo di medici operanti in reparti COVID e il gruppo non COVID è stato effettuato con il T test di Student, indicando come differenze statisticamente significative valori p ≤ 0,05. RISULTATI: Nel complesso, la media dei valori di tutti i 23 item “WWI-TOT”, mostra abilità e capacità lavorativa superiore negli operatori sanitari occupati in reparti non COVID, rientrando nella categoria BUONO, con una differenza statisticamente significativa rispetto al gruppo COVID. Il benessere sul posto di lavoro, stimato dalla “WPWI”, risulta essere migliore fra i medici dei reparti non COVID, con una media rientrante nella categoria MEDIO e una differenza statisticamente significativa rispetto al gruppo dei COVID. La sottodimensione “WAE”, che stima la capacità lavorativa, presenta una differenza ai limiti della significatività ma con media assoluta migliore nel gruppo non COVID e rientrante nella categoria BUONO. Le differenze fra i due gruppi, riferite alle prime cinque sottodimensioni del WA-PR, sono risultate statisticamente significative nelle sottodimensioni “Salute”, “Valori, attitudine e motivazione” e “Attività extra-lavorative” evidenziando medie assolute migliori nel gruppo non COVID; nella sottodimensione “Competenze”, invece, la differenza non risulta essere statisticamente significativa e, inoltre, nella sottodimensione “Lavoro, organizzazione e management” si è al limite dello statisticamente significativo. Lo stress comportamentale lavoro correlato, invece, indagato dal test COPSOQ, si mostra più impattante nei medici operanti in reparti COVID ma la differenza rispetto a coloro che hanno prestato servizio in reparti non COVID non risulta statisticamente significativa. CONCLUSIONI: Le differenze riscontrate possono essere riconducibili alle diverse condizioni di lavoro tipiche dei reparti COVID, nei quali si sono riscontrate esigenze specifiche legate alla situazione emergenziale e alla necessità di tutelare salute e sicurezza del personale sanitario. Inoltre, tali differenze sono state ulteriormente evidenziate dalla bassa età anagrafica del campione e dalla ridotta anzianità di servizio.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
TESI definitiva - FEDERICA GIUSTETTO pdf.pdf
non disponibili
Descrizione: Titolo tesi: “Aggressioni a carico del personale sanitario ospedaliero: analisi di un campione di infermieri e O.S.S. afferenti ad una grande Azienda Ospedaliera Universitaria Piemontese”
Dimensione
4.33 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.33 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/357