The thesis aims to investigate the changes experienced by the tourism sector as a result of the outbreak of the COVID-19 pandemic, which led to a global crisis of considerable dimensions, affecting every aspect of the daily lives of human beings all over the world. The health crisis has also become an economic crisis, particularly affecting the tourism sector, which has seen dramatic falls in visitor numbers and turnover, resulting in job losses. 2020 was the black year for world tourism: in order to cope with the relentless health crisis and limit the number of cases of illness, drastic restrictive measures were implemented to temporarily and totally stop any activity declared 'non-essential'. After a brief definition of the outbreak of the pandemic in Wuhan, the paper will focus on comparing the tourist situation in two of Europe's leading countries in tourism: France and Italy, which have always been leaders in the sector, recording some of the highest attendance figures in Europe. Firstly, the communication of the crisis in the tourism sector in the two countries will be analysed in its main aspects: from official information to communication to travellers, highlighting the need to adapt to the measures imposed by the pandemic which have placed health safety at the forefront. The two governments have similarly allocated support measures for activities that have been forced to close, given the serious damage experienced in terms of loss of turnover. Media information has been widely articulated, so much so as to speak of 'infodemia', given the multiple information coming from official and unofficial channels, giving rise to fake news; there have also been many public figures in both countries who have decided to take the floor and make a public commitment. Tourism advertising, which will be exposed and analysed in its changes, has also played a key role in the communication of the destination, shaping and adapting to the new issues that began with the new decade. A specific language was used to describe the pandemic, which will be examined in the chapter on communication. The working methodology intends to compare the two situations from various points of view, investigating them with the help of scientific articles and institutional sites: local tourism management and presences prior to the pandemic will be analysed, highlighting the role played by tourism in the national economy of each of the two European countries and their internal organisation, with references to current regulations, emphasising the obvious differences between the two national realities; for each of the two countries some of the most popular types of tourism will be discussed, accompanied by graphs and data. After briefly outlining the pandemic situation in both countries, the changes required to manage the gradual recovery of the sector following the outbreak of the first wave in spring 2020 will be discussed, with particular attention to the case of Breton tourism in France with the "Dépaysez-vous en Bretagne!" project and that of Italian tourism in the Puglia region with "Riparti dalla meraviglia".
L’elaborato intende indagare i cambiamenti vissuti dal settore turistico a causa dello scoppio della pandemia da COVID-19, che ha condotto a una crisi globale di dimensioni considerevoli, coinvolgendo ogni aspetto della vita quotidiana degli esseri umani di ogni parte del mondo. La crisi sanitaria è diventata anche crisi economica, toccando particolarmente il settore turistico, che ha registrato cali a picco di presenze e fatturato, tradotti in perdita di posti di lavoro. Il 2020 è stato l’anno nero per il turismo mondiale: per fronteggiare l’inarrestabile crisi sanitaria e limitare i casi di malattia sono state attuate misure restrittive drastiche, al fine di interrompere momentaneamente e totalmente qualsiasi attività dichiarata “non indispensabile”. Dopo una breve definizione dello scoppio della pandemia a Wuhan, l’elaborato si concentrerà sul confronto della realtà turistica di due dei maggiori paesi europei leader nel turismo: Francia e Italia, che da sempre la fanno da padrone nel settore, registrando tra le più alte presenze in Europa. In primo luogo, sarà analizzata la comunicazione della crisi nel comparto turistico nelle due nazioni nei suoi aspetti principali: dalle informazioni ufficiali alla comunicazione al viaggiatore, evidenziando la necessità di adattamento alle misure imposte dalla pandemia che hanno posto la sicurezza sanitaria in primo piano. I due governi hanno analogamente stanziato misure di sostegno per le attività cui è stata imposta la chiusura, visto il grave danno vissuto in termini di perdita di fatturato. L’informazione mediatica è stata ampiamente articolata, tanto da parlare di “infodemia”, viste le molteplici informazioni provenienti da canali ufficiali e non, dando vita a vere e proprie fake news; sono anche stati molti i personaggi pubblici che in entrambi i paesi hanno deciso di prendere parola impegnandosi pubblicamente. Anche la pubblicità turistica, che verrà esposta e analizzata nei suoi cambiamenti, ha giocato un ruolo chiave nella comunicazione della destinazione, plasmandosi e adattandosi alle nuove problematiche iniziate con il nuovo decennio. Per descrivere la pandemia è stato utilizzato un linguaggio specifico, che sarà esaminato all’interno del capitolo dedicato alla comunicazione. La metodologia di lavoro intende paragonare le due situazioni sotto più aspetti, indagandole attraverso l’ausilio di articoli scientifici e siti istituzionali: verranno analizzate la gestione turistica locale e le presenze precedenti la pandemia, mettendo in luce il ruolo svolto dal turismo nell’economia nazionale di ciascuno dei due paesi europei e l’organizzazione interna degli stessi, riportando riferimenti alle normative vigenti, ponendo l’accento sulle evidenti differenze fra le due realtà nazionali; per ognuno dei due paesi verranno affrontate alcune delle tipologie di turismo più in voga, accompagnate da grafici e dati. Dopo aver delineato brevemente la situazione pandemica in entrambe le nazioni, saranno poi trattati i cambiamenti resi necessari per gestire la graduale ripresa del settore in seguito allo scoppio della prima ondata avvenuta nella primavera 2020, prestando particolare attenzione al caso del turismo bretone per quanto riguarda la Francia con il progetto “Dépaysez-vous en Bretagne!” e a quello del turismo italiano della regione Puglia, con “Riparti dalla meraviglia”.
Il cambiamento del turismo italiano e francese attraverso il COVID-19
OLIVERO, GINEVRA
2020/2021
Abstract
L’elaborato intende indagare i cambiamenti vissuti dal settore turistico a causa dello scoppio della pandemia da COVID-19, che ha condotto a una crisi globale di dimensioni considerevoli, coinvolgendo ogni aspetto della vita quotidiana degli esseri umani di ogni parte del mondo. La crisi sanitaria è diventata anche crisi economica, toccando particolarmente il settore turistico, che ha registrato cali a picco di presenze e fatturato, tradotti in perdita di posti di lavoro. Il 2020 è stato l’anno nero per il turismo mondiale: per fronteggiare l’inarrestabile crisi sanitaria e limitare i casi di malattia sono state attuate misure restrittive drastiche, al fine di interrompere momentaneamente e totalmente qualsiasi attività dichiarata “non indispensabile”. Dopo una breve definizione dello scoppio della pandemia a Wuhan, l’elaborato si concentrerà sul confronto della realtà turistica di due dei maggiori paesi europei leader nel turismo: Francia e Italia, che da sempre la fanno da padrone nel settore, registrando tra le più alte presenze in Europa. In primo luogo, sarà analizzata la comunicazione della crisi nel comparto turistico nelle due nazioni nei suoi aspetti principali: dalle informazioni ufficiali alla comunicazione al viaggiatore, evidenziando la necessità di adattamento alle misure imposte dalla pandemia che hanno posto la sicurezza sanitaria in primo piano. I due governi hanno analogamente stanziato misure di sostegno per le attività cui è stata imposta la chiusura, visto il grave danno vissuto in termini di perdita di fatturato. L’informazione mediatica è stata ampiamente articolata, tanto da parlare di “infodemia”, viste le molteplici informazioni provenienti da canali ufficiali e non, dando vita a vere e proprie fake news; sono anche stati molti i personaggi pubblici che in entrambi i paesi hanno deciso di prendere parola impegnandosi pubblicamente. Anche la pubblicità turistica, che verrà esposta e analizzata nei suoi cambiamenti, ha giocato un ruolo chiave nella comunicazione della destinazione, plasmandosi e adattandosi alle nuove problematiche iniziate con il nuovo decennio. Per descrivere la pandemia è stato utilizzato un linguaggio specifico, che sarà esaminato all’interno del capitolo dedicato alla comunicazione. La metodologia di lavoro intende paragonare le due situazioni sotto più aspetti, indagandole attraverso l’ausilio di articoli scientifici e siti istituzionali: verranno analizzate la gestione turistica locale e le presenze precedenti la pandemia, mettendo in luce il ruolo svolto dal turismo nell’economia nazionale di ciascuno dei due paesi europei e l’organizzazione interna degli stessi, riportando riferimenti alle normative vigenti, ponendo l’accento sulle evidenti differenze fra le due realtà nazionali; per ognuno dei due paesi verranno affrontate alcune delle tipologie di turismo più in voga, accompagnate da grafici e dati. Dopo aver delineato brevemente la situazione pandemica in entrambe le nazioni, saranno poi trattati i cambiamenti resi necessari per gestire la graduale ripresa del settore in seguito allo scoppio della prima ondata avvenuta nella primavera 2020, prestando particolare attenzione al caso del turismo bretone per quanto riguarda la Francia con il progetto “Dépaysez-vous en Bretagne!” e a quello del turismo italiano della regione Puglia, con “Riparti dalla meraviglia”.File | Dimensione | Formato | |
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