Amore, saggezza e coscienza politica nella filosofia di Ludwig Feuerbach. Prospettive storiche di un materialismo complesso.

Feuerbach's thought, while maintaining its place in the history of philosophy, has remained largely marginalized either - on the Marxist side - to a point of transition from Hegel to Marx, or to specialized studies in the philosophy of religion and theology. This relative marginalization has historical and theoretical causes; yet returning to a historical and critical approach to his philosophy and the debate around it shows us an original thinking which, together with the integrations of the critics, still has a great potential. Feuerbach considers the fundamental contradiction in Christianity to be that between faith, the bearer of fanaticism and intolerance, and love, which instead overcomes discrimination; her moral proposal of him is therefore that of an atheist philanthropy, freed from faith. This popular image of Feuberach can actually be analyzed further: reading with more attention, alongside love we can observe wisdom which moderates the desires that counteracts faith’s supernaturalism. Along the same lines, Marx's development of the Feuerbachian project in a political direction, rather than antithetical, can be read as an integration, in which political conscience takes the place of religious hope, completing the overcoming of Christian theological virtues. At the basis of the Feuerbachian overcoming of religion there is a particular materialistic conception, which wants to oppose not only mysticism in its various forms, but also the limitation of classical materialism, which in contemporary terms we recognize as reductionist, just as that of Feuerbach is configured as the search for a complex materialism.

Il pensiero di Feuerbach, pur mantenendo il suo spazio nella storia della filosofia, è rimasto in gran parte relegato o, da parte marxista, a punto di passaggio da Hegel a Marx, oppure a studi settoriali di filosofia della religione e teologia. Questa relativa marginalizzazione ha cause storiche e teoriche, eppure ritornare a un confronto storico e critico con la sua filosofia e il dibattito intorno ad essa ci mostra un pensiero originale che insieme alla integrazioni dei critici è ancora ricco di potenzialità. Feuerbach considera contraddizione fondamentale del cristianesimo quella tra fede, portatrice di fanatismo e intolleranza, e amore, che supera invece le discriminazioni; la sua sua proposta morale è quindi quella di una filantropia atea, liberata dalla fede. Quest'immagine divulgativa di Feuberach può in realtà essere approfondita: a una lettura attenta, accanto all'amore subentra una saggezza moderatrice dei desideri che fa da contraltare al soprannaturalismo della fede, così come lo sviluppo in direzione politica da parte di Marx del progetto feuerbachiano, anziché antitetico, può mostrarsi un'integrazione, in cui la coscienza politica subentra alla speranza religiosa, completando il superamento delle virtù teologali cristiane. Alla base del superamento feuerbachiano della religione si pone una particolare concezione materialistica, che vuole opporsi non solo al misticismo nelle sua varie forme, ma anche alla limitatezza del materialismo classico, che in termini contemporanei riconosciamo come riduzionista, così come quella di Feuerbach si configura come la ricerca di un materialismo complesso.