Introduzione: L’osteosarcoma appendicolare rappresenta ancora una sfida terapeutica per la medicina oncologica veterinaria. Il gold standard terapeutico è attualmente considerato il controllo locale della malattia tramite tecniche di amputazione o LSS associato a chemioterapia sistemica a base di sali del platino. La maggior parte dei pazienti, seppur con stadiazione negativa per metastasi a distanza, sviluppa secondarismi (soprattutto polmonari) in tempi brevi, talvolta senza completare l’intero protocollo chemioterapico. L’immunoterapia, come già verificato per altre neoplasie, puo’ costituire un valido supporto per ritardare lo sviluppo di metastasi e prolungare i tempi di sopravvivenza. Tra gli oncoantigeni di interesse vi è il CSPG4, proteina di membrana coinvolta nella regolazione di numerosi pathway molecolari. Tramite vaccinazione a DNA ed elettroporazione è possibile indurre una risposta anticorpale diretta verso questa proteina inibendo o ritardando la progressione tumorale. Obiettivi: Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia di una vaccinazione a DNA con un plasmide codificante per il CSPG4 chimerico uomo cane (HuDo-CSPG4) nel trattamento adiuvante nei cani affetti da osteosarcoma appendicolare. Materiali e metodi: 69 cani con diagnosi di osteosarcoma appendicolare a qualunque stadio sono stati suddivisi in 3 gruppi: il primo, composto da 12 pazienti sottoposti a vaccinazione a DNA anti-CSPG4 in aggiunta al gold standard terapeutico; il secondo, composto da 46 pazienti sottoposti ad amputazione e chemioterapia sistemica con diversi protocolli; il terzo, composto da 11 pazienti sottoposti alla sola amputazione dell’arto. Per ogni gruppo sono stati valutati il median survival time e il disease free interval. Risultati e Considerazioni: La sopravvivenza dei cani sottoposti a vaccinazione anti-CSPG4 si è dimostrata superiore sia a quella dei cani che hanno ricevuto quello che oggi viene considerato il gold standard terapeutico (escissione del tumore primario e almeno 4 cicli di chemioterapia sistemica), sia a quelli dei cani sottoposti alla sola amputazione dell’arto, sebbene non si tratti di un risultato statisticamente significativo.

Osteosarcoma canino: nuove frontiere terapeutiche oltre a chirurgia e chemioterapia. Casistica personale (2000-2020).

PARISI, LORENZA
2020/2021

Abstract

Introduzione: L’osteosarcoma appendicolare rappresenta ancora una sfida terapeutica per la medicina oncologica veterinaria. Il gold standard terapeutico è attualmente considerato il controllo locale della malattia tramite tecniche di amputazione o LSS associato a chemioterapia sistemica a base di sali del platino. La maggior parte dei pazienti, seppur con stadiazione negativa per metastasi a distanza, sviluppa secondarismi (soprattutto polmonari) in tempi brevi, talvolta senza completare l’intero protocollo chemioterapico. L’immunoterapia, come già verificato per altre neoplasie, puo’ costituire un valido supporto per ritardare lo sviluppo di metastasi e prolungare i tempi di sopravvivenza. Tra gli oncoantigeni di interesse vi è il CSPG4, proteina di membrana coinvolta nella regolazione di numerosi pathway molecolari. Tramite vaccinazione a DNA ed elettroporazione è possibile indurre una risposta anticorpale diretta verso questa proteina inibendo o ritardando la progressione tumorale. Obiettivi: Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia di una vaccinazione a DNA con un plasmide codificante per il CSPG4 chimerico uomo cane (HuDo-CSPG4) nel trattamento adiuvante nei cani affetti da osteosarcoma appendicolare. Materiali e metodi: 69 cani con diagnosi di osteosarcoma appendicolare a qualunque stadio sono stati suddivisi in 3 gruppi: il primo, composto da 12 pazienti sottoposti a vaccinazione a DNA anti-CSPG4 in aggiunta al gold standard terapeutico; il secondo, composto da 46 pazienti sottoposti ad amputazione e chemioterapia sistemica con diversi protocolli; il terzo, composto da 11 pazienti sottoposti alla sola amputazione dell’arto. Per ogni gruppo sono stati valutati il median survival time e il disease free interval. Risultati e Considerazioni: La sopravvivenza dei cani sottoposti a vaccinazione anti-CSPG4 si è dimostrata superiore sia a quella dei cani che hanno ricevuto quello che oggi viene considerato il gold standard terapeutico (escissione del tumore primario e almeno 4 cicli di chemioterapia sistemica), sia a quelli dei cani sottoposti alla sola amputazione dell’arto, sebbene non si tratti di un risultato statisticamente significativo.
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