The Green Century: il confine tra essere e apparire Il paradigma del consumismo verde e i suoi limiti

Vi siete mai chiesti quali sono le conseguenze sull’ambiente delle nostre azioni quotidiane? quanto male all’ambiente facciamo buttando prodotti tecnologici ancora funzionanti per comprare l’ultimo modello? quanto peggioriamo la qualità dell’aria che noi stessi respiriamo scegliendo la macchina invece che andare a piedi o in bici per raggiungere luoghi non lontani? Quando è arrivato il momento di scegliere l’argomento sul quale la mia tesi di laurea avrebbe dovuto vertere, ho iniziato a pensare a un tema che fosse il più possibile attuale. Ecco, dunque, che l’emergenza ambientale che stiamo vivendo e che si sta inasprendo proprio negli ultimi anni mi è sembrata più che mai degna di attenzione. Sappiamo bene che se continueremo a sfruttare le risorse del pianeta senza considerare che non sono infinite, le generazioni future si troveranno di fronte a una realtà che sarà molto diversa da quella che oggi vediamo che a sua volta è diversa da quella che i nostri genitori, nonni e bisnonni vedevano. L’emissione di CO2, le piogge acide, la deforestazione, la scomparsa di alcune specie animali, il riscaldamento globale, sono solo alcune delle problematiche attraverso cui la crisi ambientale si manifesta. Ma quali sono le cause di queste problematiche?