Il welfare aziendale viene considerato come l’insieme di tutte le politiche che vengono attuate in azienda da parte del datore di lavoro, per migliorare il benessere e la vita dei dipendenti sia sul posto di lavoro che nel privato. Dal punto di vista concreto, le aziende che attuano queste politiche mettono a disposizione oltre alla retribuzione standard, una serie incentivi di natura economica oppure fornitura di beni o servizi a disposizione per l’uso dei propri dipendenti. La decisione di attuare politiche di welfare aziendale, può derivare da diverse fonti: unilateralmente, in questo caso l’azienda, senza una contrattazione, quindi spontaneamente, decida di fornire dei servizi o benefits per i propri dipendenti, oppure bilateralmente, tramite accordi di welfare stipulati grazie alla contrattazione tra le parti sociali, ossia le aziende e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Dobbiamo sottolineare che anche se apparentemente questi piani aziendali favoriscano esclusivamente la figura del dipendente e del suo nucleo familiare, in realtà esistono elevati benefici anche per le imprese. Numerose ricerche nel campo hanno evidenziato come siano le imprese stesse a trarre vantaggio dall’attuazione di queste politiche di welfare ( per esempio dal Rapporto Welfare Index PMI del 2019). Dal punto di vista legale in Italia, la norma cardine di regolamentazione del welfare aziendale risale al 1986, ed è Il Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR). Successivamente, nel 2016, il legislatore con la Legge di Stabilità, ha dato una grande spinta verso la diffusione di piani di welfare aziendale, introducendo una serie di agevolazione per incentivare le imprese ad impegnarsi in queste politiche; questa legge ha introdotto inoltre una serie di modifiche al Testo Unico sulle imposte sui redditi (TUIR). Al giorno d'oggi quindi, attuare piani di welfare non solo è necessario per legge ma si rivela anche cruciale per lo sviluppo e la crescita di un’azienda, per valorizzare e incentivare i propri dipendenti. Analizzando poi i piani di welfare previsti presso le aziende: Ferrero e Barilla, possiamo notare come: nonostante la legislazione in materia sia presente, lascia ampio margine di scelta sulle modalità e l'organizzazione in tema di welfare aziendale.

Il welfare aziendale in Italia: i casi Ferrero e Barilla

DUREGGER, ELISA
2020/2021

Abstract

Il welfare aziendale viene considerato come l’insieme di tutte le politiche che vengono attuate in azienda da parte del datore di lavoro, per migliorare il benessere e la vita dei dipendenti sia sul posto di lavoro che nel privato. Dal punto di vista concreto, le aziende che attuano queste politiche mettono a disposizione oltre alla retribuzione standard, una serie incentivi di natura economica oppure fornitura di beni o servizi a disposizione per l’uso dei propri dipendenti. La decisione di attuare politiche di welfare aziendale, può derivare da diverse fonti: unilateralmente, in questo caso l’azienda, senza una contrattazione, quindi spontaneamente, decida di fornire dei servizi o benefits per i propri dipendenti, oppure bilateralmente, tramite accordi di welfare stipulati grazie alla contrattazione tra le parti sociali, ossia le aziende e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Dobbiamo sottolineare che anche se apparentemente questi piani aziendali favoriscano esclusivamente la figura del dipendente e del suo nucleo familiare, in realtà esistono elevati benefici anche per le imprese. Numerose ricerche nel campo hanno evidenziato come siano le imprese stesse a trarre vantaggio dall’attuazione di queste politiche di welfare ( per esempio dal Rapporto Welfare Index PMI del 2019). Dal punto di vista legale in Italia, la norma cardine di regolamentazione del welfare aziendale risale al 1986, ed è Il Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR). Successivamente, nel 2016, il legislatore con la Legge di Stabilità, ha dato una grande spinta verso la diffusione di piani di welfare aziendale, introducendo una serie di agevolazione per incentivare le imprese ad impegnarsi in queste politiche; questa legge ha introdotto inoltre una serie di modifiche al Testo Unico sulle imposte sui redditi (TUIR). Al giorno d'oggi quindi, attuare piani di welfare non solo è necessario per legge ma si rivela anche cruciale per lo sviluppo e la crescita di un’azienda, per valorizzare e incentivare i propri dipendenti. Analizzando poi i piani di welfare previsti presso le aziende: Ferrero e Barilla, possiamo notare come: nonostante la legislazione in materia sia presente, lascia ampio margine di scelta sulle modalità e l'organizzazione in tema di welfare aziendale.
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