REAZIONI, RISPOSTE E MUTAMENTI DI ARTISTI E SISTEMI MUSICALI ALLA PANDEMIA COVID-19

Artists and music systems have been overwhelmed by the global tsunami of the Covid-19 pandemic, and those working in this field have been confronted with a context of crisis and social disruption. Aspects such as the creative process, the relationship with live performance and the awareness of one's role in our society have undoubtedly felt the impact, changing and bending out of compulsion or necessity. The aim of this study is to examine the testimonies of artists and people working in the music industry, focusing on the changes that this pandemic has brought about, from an artistic, professional and human point of view. The instrument used in the research is the qualitative interview, an approach that has allowed us to compare and analyse the testimonies of the ten interviewees, a limited sample in the city of Turin made up of authors, musicians, producers, event organisers and live club owners. The questions posed to the sample of interviewees concern the relationship with creativity before, during and after the pandemic, exploiting the commutativity of the author John Blacking's analysis in How Musical is Man? in which music is defined as humanly organised sound. It will look at the reaction of the music sector to the period of crisis in the creation of associations and the organisation of events. Finally, the impressive rise of streaming music and its problematic coexistence with live music will be analysed, considering initiatives such as #StayOn and L'Ultimo Concerto. The answers provided show an inevitable change in the creative process due to the disruption of everyday life, interpersonal relationships and consequently the formal patterns used in music production. The first reaction to the pandemic by professionals and musicians was to seek an answer in 'networking' and mutual support. In the context of the crisis, live streaming has been a useful initial response to counteract inactivity and stimulate solidarity, but the road to coexistence with live music is long and tortuous, especially for factors such as physicality and contemporaneity. The transport with which the interviewees told their stories can be compared to a real outburst, a moment of reflection in which they retraced the stages of a critical moment and the aspects that have changed as a result of the pandemic. The nuances of each response will be analysed throughout the thesis to compose as complete a picture as possible and to understand the extent of the impact of the Covid-19 pandemic on artists and music systems.

Artisti e sistemi musicali sono stati travolti dallo tsunami globale della pandemia Covid-19 e gli addetti ai lavori di tale settore si sono confrontati con un contesto di crisi e di rottura sociale. Aspetti come il processo creativo, il rapporto con le performance live e la consapevolezza rispetto al proprio ruolo nella nostra società hanno risentito indubbiamente dell’urto, mutando e piegandosi per costrizione o per necessità. L’obiettivo di questo studio è quello di prendere in esame le testimonianze di artisti e addetti ai lavori del settore musicale concentrandosi sui cambiamenti che tale pandemia ha portato con sé, dal punto di vista artistico, professionale ed umano. Lo strumento utilizzato nella ricerca è quello dell’intervista qualitativa, un approccio che ha consentito di confrontare ed analizzare le testimonianze dei dieci intervistati, un campione circoscritto nella città di Torino composto da autori, musicisti, producers, organizzatori di eventi e proprietari di live club. I quesiti proposti al campione di intervistati riguardano il rapporto con la creatività prima, durante e dopo la pandemia, sfruttando la commutatività dell’analisi dell’autore John Blacking nell’opera Com’è musicale l’uomo? in cui la musica viene definita come suono umanamente organizzato. Riguardano la reazione del settore musicale al periodo di crisi nella creazione di associazioni e nell’organizzazione di manifestazioni. Infine verrà presa in analisi l’imponente ascesa della musica in streaming e la sua problematica coesistenza con la musica live considerando iniziative come #StayOn e L’Ultimo Concerto. Le risposte fornite mostrano un inevitabile mutamento del processo creativo dovuto allo stravolgimento della quotidianità, delle relazioni interpersonali e di conseguenza degli schemi formali utilizzati nella produzione musicale. La prima reazione alla pandemia da parte di addetti ai lavori e musicisti è stata quella di ricercare una risposta nel “fare rete” e nel reciproco sostenersi. Nel contesto di crisi le dirette in streaming hanno rappresentato una prima risposta utile a contrastare l’inattività e a stimolare la solidarietà, ma la strada verso una coesistenza con la musica live è lunga e tortuosa, soprattutto per fattori quali fisicità e contemporaneità. Il trasporto con il quale gli intervistati si sono raccontati è affiancabile ad un vero e proprio sfogo, un momento di riflessione in cui si sono ripercorse le tappe di un momento critico e gli aspetti che sono mutati in seguito alla pandemia. Le sfumature di ogni risposta verranno analizzate nel corso della tesi per comporre un quadro il più completo possibile e comprendere quale sia stata la portata dell’impatto della pandemia Covid-19 su artisti e sistemi musicali.