Lo studio delle migrazioni è stato affrontato dalle scienze sociali utilizzando diversi paradigmi, uno di questi è l’approccio strutturale alle reti sociali, che mette al centro l’importanza del ruolo dei legami sociali all’interno del percorso migratorio. Seguendo tale approccio infatti le relazioni interconnettono gli individui, e questi legami permangono nonostante le distanze fisiche o il trascorrere del tempo, riuscendo a tenere unite le persone che fanno parte degli stessi network. In questo elaborato si intende dunque, oltre a dare un quadro generale del paradigma strutturale, evidenziare le numerose dinamiche, sia positive che negative, che le reti sociali mettono in gioco non solo nel percorso migratorio, ma soprattutto una volta che gli immigrati giungono nel nuovo paese dove è necessario trovare un impiego per mantenersi e integrarsi nella nuova società. Il lavoro infatti spesso è molto influenzato dal bagaglio di reti che ogni immigrato porta con sé nel suo percorso, perché nel nuovo paese non è raro che ci si senta spaesati, e che quindi si faccia molto affidamento sui legami che si posseggono con connazionali anch’essi immigrati, oppure con parenti e amici rimasti in patria. In fine verranno proposti tre focus sui legami reticolari di tre fra le etnie immigrate più numerose in Italia: ossia i marocchini, i cinesi e i rumeni; i quali riescono a integrarsi con il mercato del lavoro italiano in maniera differente, pur riuscendo in differenti maniere a sfruttare le reti sociali che posseggono.
Reti migranti nel mercato del lavoro
MORBELLI, FEDERICA
2020/2021
Abstract
Lo studio delle migrazioni è stato affrontato dalle scienze sociali utilizzando diversi paradigmi, uno di questi è l’approccio strutturale alle reti sociali, che mette al centro l’importanza del ruolo dei legami sociali all’interno del percorso migratorio. Seguendo tale approccio infatti le relazioni interconnettono gli individui, e questi legami permangono nonostante le distanze fisiche o il trascorrere del tempo, riuscendo a tenere unite le persone che fanno parte degli stessi network. In questo elaborato si intende dunque, oltre a dare un quadro generale del paradigma strutturale, evidenziare le numerose dinamiche, sia positive che negative, che le reti sociali mettono in gioco non solo nel percorso migratorio, ma soprattutto una volta che gli immigrati giungono nel nuovo paese dove è necessario trovare un impiego per mantenersi e integrarsi nella nuova società. Il lavoro infatti spesso è molto influenzato dal bagaglio di reti che ogni immigrato porta con sé nel suo percorso, perché nel nuovo paese non è raro che ci si senta spaesati, e che quindi si faccia molto affidamento sui legami che si posseggono con connazionali anch’essi immigrati, oppure con parenti e amici rimasti in patria. In fine verranno proposti tre focus sui legami reticolari di tre fra le etnie immigrate più numerose in Italia: ossia i marocchini, i cinesi e i rumeni; i quali riescono a integrarsi con il mercato del lavoro italiano in maniera differente, pur riuscendo in differenti maniere a sfruttare le reti sociali che posseggono.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35401