Negli ultimi anni l’attenzione verso le crisi ambientali che affliggono la nostra società e la nostra economia è cresciuta. In Europa la Commissione Europea insediatasi nel 2019 ha inserito il “Green Deal” al centro del suo programma , e persino in Italia la necessità di una “transizione ecologica” viene citata da esponenti di quasi tutti gli schieramenti politici, al punto che dal febbraio 2021 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stato rinominato “Ministero della Transizione Ecologica” . Le strategie politiche ed economiche per affrontare tale crisi (in particolare, quella più pressante di tutte, e cioè la crisi climatica) sono molteplici. Negli ultimi anni, diversi governi ed istituzioni internazionali hanno cercato di evitare un intervento diretto da parte dello Stato, preferendo ad esso l’utilizzo di un sistema di incentivi e disincentivi basato su politiche di mercato. Un esempio lampante, che si analizzerà nel quarto capitolo, è il complesso sistema di scambio dei diritti di emissione implementato dalla Commissione Europea nel 2005, definito “EU Emissions Trading System”. L'opinione secondo la quale le forze di mercato sono in grado di apportare soluzioni efficaci ai problemi ecologici si è diffusa a partire dalla fine del Novecento. Dall'inizio degli anni '90, questa visione ha acquisito sempre più influenza e si è rivelata attraente persino per alcune organizzazioni non governative impegnate sul fronte ambientale. L’obiettivo di questa tesi è di analizzare in quali contesti sono state applicate politiche basate sul mercato per affrontare problemi ambientali e valutare se sono state efficaci o meno, facendo riferimento in particolare al problema delle emissioni di gas serra.

Politiche di mercato per affrontare le crisi ambientali. Il caso dello EU Emissions Trading System

SARDO, LUCA
2020/2021

Abstract

Negli ultimi anni l’attenzione verso le crisi ambientali che affliggono la nostra società e la nostra economia è cresciuta. In Europa la Commissione Europea insediatasi nel 2019 ha inserito il “Green Deal” al centro del suo programma , e persino in Italia la necessità di una “transizione ecologica” viene citata da esponenti di quasi tutti gli schieramenti politici, al punto che dal febbraio 2021 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stato rinominato “Ministero della Transizione Ecologica” . Le strategie politiche ed economiche per affrontare tale crisi (in particolare, quella più pressante di tutte, e cioè la crisi climatica) sono molteplici. Negli ultimi anni, diversi governi ed istituzioni internazionali hanno cercato di evitare un intervento diretto da parte dello Stato, preferendo ad esso l’utilizzo di un sistema di incentivi e disincentivi basato su politiche di mercato. Un esempio lampante, che si analizzerà nel quarto capitolo, è il complesso sistema di scambio dei diritti di emissione implementato dalla Commissione Europea nel 2005, definito “EU Emissions Trading System”. L'opinione secondo la quale le forze di mercato sono in grado di apportare soluzioni efficaci ai problemi ecologici si è diffusa a partire dalla fine del Novecento. Dall'inizio degli anni '90, questa visione ha acquisito sempre più influenza e si è rivelata attraente persino per alcune organizzazioni non governative impegnate sul fronte ambientale. L’obiettivo di questa tesi è di analizzare in quali contesti sono state applicate politiche basate sul mercato per affrontare problemi ambientali e valutare se sono state efficaci o meno, facendo riferimento in particolare al problema delle emissioni di gas serra.
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