Dal dicembre 2019 il mondo sta affrontando un'epidemia causata dal virus SARS-CoV-2 che si traduce nella malattia nota come Coronavirus (COVID-19). La pandemia di Covid-19 rappresenta uno degli eventi maggiormente stressanti degli ultimi tempi che minaccia le risorse sociali, economiche, fisiche e psicologiche della popolazione. Una popolazione particolarmente esposta al rischio di sviluppare conseguenze psicologiche negative a causa della pandemia è quella del personale sanitario. Gli operatori sanitari sono stati esposti a una situazione estrema e prolungata, e per questo risultano la popolazione con la maggiore probabilità di sviluppare esiti negativi in termini di salute psicologica, in particolare, in termini di sintomi depressivi, ansiosi e anche sintomi del disturbo post traumatico da stress (PTSD). Il termine “eroe” è stato adoperato in tutto il mondo per lodare il lavoro svolto dagli operatori sanitari, ma il suo utilizzo eccessivo rischia di aumentarne la pressione psicologica percepita in riferimento al lavoro. Tuttavia, se da un lato gli operatori sanitari sono stati celebrati in tanti Paesi come eroi, dall’altro lato il problema della violenza nei loro confronti non si è attenuato. Dinanzi ai rischi che derivano dall’essere continuamente esposti alle aggressioni e dalla prolungata e frequente esposizione alla situazione emergenziale causata dal Covid-19, un ruolo importante è svolto dalla gratitudine. Esprimere o ricevere gratitudine può contribuire al benessere degli individui: le relazioni positive con gli utenti, in particolare, possono svolgere un ruolo protettivo e rappresentare una fonte di sostegno per il benessere degli operatori sanitari. Obiettivo del presente elaborato è quello di condurre una revisione della letteratura in merito alla violenza occupazionale nel settore sanitario e ai benefici che derivano dall’espressione e dalla ricezione di gratitudine, considerata nel suo ruolo protettivo e di fonte di sostegno per il benessere degli operatori sanitari. A partire dai dati ricavati dalla letteratura sulle manifestazioni di violenza e le relative conseguenze fisiche e psicologiche, e sull’importanza della gratitudine che comporta benefici sia quando espressa sia quando ricevuta, è stata condotta un’indagine qualitativa attraverso l’utilizzo dell’intervista telefonica, volta a indagare le manifestazioni di violenza verbale e/o fisica e di gratitudine che si sono verificati durante il periodo pandemico nei confronti del personale sanitario di un’Azienda Ospedaliera presente sul territorio campano.

Aggrediti e osannati: espressioni di violenza e gratitudine nei confronti del personale sanitario ai tempi del Covid-19

PAGANO, ILARIA
2020/2021

Abstract

Dal dicembre 2019 il mondo sta affrontando un'epidemia causata dal virus SARS-CoV-2 che si traduce nella malattia nota come Coronavirus (COVID-19). La pandemia di Covid-19 rappresenta uno degli eventi maggiormente stressanti degli ultimi tempi che minaccia le risorse sociali, economiche, fisiche e psicologiche della popolazione. Una popolazione particolarmente esposta al rischio di sviluppare conseguenze psicologiche negative a causa della pandemia è quella del personale sanitario. Gli operatori sanitari sono stati esposti a una situazione estrema e prolungata, e per questo risultano la popolazione con la maggiore probabilità di sviluppare esiti negativi in termini di salute psicologica, in particolare, in termini di sintomi depressivi, ansiosi e anche sintomi del disturbo post traumatico da stress (PTSD). Il termine “eroe” è stato adoperato in tutto il mondo per lodare il lavoro svolto dagli operatori sanitari, ma il suo utilizzo eccessivo rischia di aumentarne la pressione psicologica percepita in riferimento al lavoro. Tuttavia, se da un lato gli operatori sanitari sono stati celebrati in tanti Paesi come eroi, dall’altro lato il problema della violenza nei loro confronti non si è attenuato. Dinanzi ai rischi che derivano dall’essere continuamente esposti alle aggressioni e dalla prolungata e frequente esposizione alla situazione emergenziale causata dal Covid-19, un ruolo importante è svolto dalla gratitudine. Esprimere o ricevere gratitudine può contribuire al benessere degli individui: le relazioni positive con gli utenti, in particolare, possono svolgere un ruolo protettivo e rappresentare una fonte di sostegno per il benessere degli operatori sanitari. Obiettivo del presente elaborato è quello di condurre una revisione della letteratura in merito alla violenza occupazionale nel settore sanitario e ai benefici che derivano dall’espressione e dalla ricezione di gratitudine, considerata nel suo ruolo protettivo e di fonte di sostegno per il benessere degli operatori sanitari. A partire dai dati ricavati dalla letteratura sulle manifestazioni di violenza e le relative conseguenze fisiche e psicologiche, e sull’importanza della gratitudine che comporta benefici sia quando espressa sia quando ricevuta, è stata condotta un’indagine qualitativa attraverso l’utilizzo dell’intervista telefonica, volta a indagare le manifestazioni di violenza verbale e/o fisica e di gratitudine che si sono verificati durante il periodo pandemico nei confronti del personale sanitario di un’Azienda Ospedaliera presente sul territorio campano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/35287