Introduzione: Il Chronic Care Model (CCM) è un modello assistenziale integrato, ideato per la gestione dei pazienti con patologie croniche, le quali tendono ad aumentare con il progressivo incremento della popolazione anziana, condizione che richiede un ripensamento dell’organizzazione dell’assistenza, per ridurre l’aggravio sul sistema sanitario, per via dell’aumento dell’ospedalizzazione e dei costi. Obiettivo: Evidenziare l’efficacia del CCM nel promuovere l’autocura e l’autogestione da parte del paziente nei confronti della malattia e quanto questo sia in grado di incidere positivamente sulla sua percezione della malattia e ne migliori la qualità di vita. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura sulle banche dati Pubmed e Cinahl. Sono stati reclutati gli articoli successivi all’anno 2000. Risultati: Sono stati reperiti ventiquattro articoli che rispettano tutti i criteri di selezione. Essi includono linee guida, revisioni sistematiche, RCT, studi di coorte e qualitativi. Discussione: L’approccio al CCM migliora la qualità di vita dei pazienti rendendoli proattivi, informati e consapevoli della propria condizione di malattia. Favorisce l’autogestione del paziente e la collaborazione tra familiari e team di assistenza. Migliora la sopravvivenza e riduce la mortalità dei pazienti con patologie croniche. Conclusioni: Applicare il CCM nelle realtà sanitarie risulta efficace e più solido rispetto le cure assistenziali tradizionali. È dunque auspicabile l’implementazione di questo modello, soprattutto in questo momento storico, per far fronte alla contrazione delle risorse e al contestuale aumento della domanda di assistenza, condizioni che rischiano di impattare severamente sui risultati di salute.

“Il Chronic Care Model: un’opportunità più che mai attuale”

VILLANI, PASQUALINA
2020/2021

Abstract

Introduzione: Il Chronic Care Model (CCM) è un modello assistenziale integrato, ideato per la gestione dei pazienti con patologie croniche, le quali tendono ad aumentare con il progressivo incremento della popolazione anziana, condizione che richiede un ripensamento dell’organizzazione dell’assistenza, per ridurre l’aggravio sul sistema sanitario, per via dell’aumento dell’ospedalizzazione e dei costi. Obiettivo: Evidenziare l’efficacia del CCM nel promuovere l’autocura e l’autogestione da parte del paziente nei confronti della malattia e quanto questo sia in grado di incidere positivamente sulla sua percezione della malattia e ne migliori la qualità di vita. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura sulle banche dati Pubmed e Cinahl. Sono stati reclutati gli articoli successivi all’anno 2000. Risultati: Sono stati reperiti ventiquattro articoli che rispettano tutti i criteri di selezione. Essi includono linee guida, revisioni sistematiche, RCT, studi di coorte e qualitativi. Discussione: L’approccio al CCM migliora la qualità di vita dei pazienti rendendoli proattivi, informati e consapevoli della propria condizione di malattia. Favorisce l’autogestione del paziente e la collaborazione tra familiari e team di assistenza. Migliora la sopravvivenza e riduce la mortalità dei pazienti con patologie croniche. Conclusioni: Applicare il CCM nelle realtà sanitarie risulta efficace e più solido rispetto le cure assistenziali tradizionali. È dunque auspicabile l’implementazione di questo modello, soprattutto in questo momento storico, per far fronte alla contrazione delle risorse e al contestuale aumento della domanda di assistenza, condizioni che rischiano di impattare severamente sui risultati di salute.
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