C'è spazio per la "flat-tax" nel sistema tributario italiano? Quando parliamo del sistema tributario italiano è molto importante far riferimento all'Art. 53 della Costituzione Italiana, in particolar modo tale articolo fa riferimento alla capacità contributiva. Ossia "Tutti hanno l'obbligo di contribuire alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva", inoltre il nostro sistema tributario è informato a criteri di progressività, vale a dire che le imposte presenti nel sistema tributario italiano debbano avere un'aliquota fiscale "a scaglioni". Tutta via nel nostro sistema tributario esistono imposte quale l' I.V.A. che è applicata proporzionalmente. L' I.V.A. è applicata alla cessione di beni e prestazione di servizi e colpisce solo il valore aggiunto in ogni fase del processo produttivo e distributivo. L' I.V.A. nonostante sia un'imposta di tipo proporzionale è una delle imposte che rappresenta il maggior gettito fiscale nazionale. In Italia sono anni che si parla dell'introduzione di una "flat-tax" tuttavia nel nostro sistema tributario esistono già numerose tipologie di "tasse piatte". La più importante è senza dubbio l'IRES, un'imposta ti tipo proporzionale applicata ai soggetti con personalità giuridica, per esempio S.p.A., S.r.l. ecc... L'IRES viene applicata con aliquota unica al 24%. Inoltre in Italia esistono molte altre "Flat-tax, tra le principali quella applicata ad imprese e professionisti con ricavi e compensi inferiori ai 65.000 euro, introdotta al fine di abbassare considerevolmente la tassazione a carico dei contribuenti "minori", che costituiscono una platea molto folta nel sistema economico nazionale, e di semplificargli gli adempimenti fiscali, con aliquota al 15%. Sono presenti poi: la cedolare secca sui canoni di locazione al 10% o al 21% a seconda del territorio in cui sono situati gli immobili, un capital gain del 12.5% sui titoli di Stato al fine di indirizzare gli investimenti verso una forma di risparmio fiscalmente conveniente. Questi sono solo alcune delle tassazioni "piatte" già presenti in Italia, dunque la loro presenza nel sistema tributario italiano è del tutto compatibile con la previsione dell' Articolo 53 della Costituzione. L'introduzione di una flat-tax produrrebbe vari effetti economici, tra cui una forte spinta imprenditoriale, oltre ad una significativa riduzione dell'evasione fiscale, una semplificazione del pagamento dei tributi e infine un aumento di reddito a disposizione dei contribuenti. Negli anni vi sono state varie proposte di "Flat-tax", nel 1994 vi fu una proposta del centro-destra, l'introduzione di una "flat-tax" al 33%, ma per vari motivi, forse tra questi i vincoli di bilancio UE questa proposta non vide mai luce. L'ultima proposta in ordine di tempo è stata quella della "Lega" alle elezioni politiche del 2018, l'introduzione di un'aliquota al 15% sia per le famiglie che per l'imprese a sostituzione delle attuali IRES ed IRPEF. Tuttavia l'introduzione di riforme simili, almeno nel breve periodo avrebbero importanti ricadute sui conti pubblici italiani, già messi a dura prova dall'emergenza "Covid19". L'introduzione di un progetto simile sembra quindi di difficile applicazione nel nostro sistema economico. Ancor prima dell'introduzione di una flat-tax si dovrebbe avere un'importante abbattimento dell'evasione fiscale, magari attraverso semplificazioni fiscali. Altri importanti atti per favorirla potrebbero essere l'abbattimento della pressione fiscale ad esempio.

C'è spazio per la "flat tax" nel sistema tributario italiano?

AMODEO, ANDREA
2020/2021

Abstract

C'è spazio per la "flat-tax" nel sistema tributario italiano? Quando parliamo del sistema tributario italiano è molto importante far riferimento all'Art. 53 della Costituzione Italiana, in particolar modo tale articolo fa riferimento alla capacità contributiva. Ossia "Tutti hanno l'obbligo di contribuire alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva", inoltre il nostro sistema tributario è informato a criteri di progressività, vale a dire che le imposte presenti nel sistema tributario italiano debbano avere un'aliquota fiscale "a scaglioni". Tutta via nel nostro sistema tributario esistono imposte quale l' I.V.A. che è applicata proporzionalmente. L' I.V.A. è applicata alla cessione di beni e prestazione di servizi e colpisce solo il valore aggiunto in ogni fase del processo produttivo e distributivo. L' I.V.A. nonostante sia un'imposta di tipo proporzionale è una delle imposte che rappresenta il maggior gettito fiscale nazionale. In Italia sono anni che si parla dell'introduzione di una "flat-tax" tuttavia nel nostro sistema tributario esistono già numerose tipologie di "tasse piatte". La più importante è senza dubbio l'IRES, un'imposta ti tipo proporzionale applicata ai soggetti con personalità giuridica, per esempio S.p.A., S.r.l. ecc... L'IRES viene applicata con aliquota unica al 24%. Inoltre in Italia esistono molte altre "Flat-tax, tra le principali quella applicata ad imprese e professionisti con ricavi e compensi inferiori ai 65.000 euro, introdotta al fine di abbassare considerevolmente la tassazione a carico dei contribuenti "minori", che costituiscono una platea molto folta nel sistema economico nazionale, e di semplificargli gli adempimenti fiscali, con aliquota al 15%. Sono presenti poi: la cedolare secca sui canoni di locazione al 10% o al 21% a seconda del territorio in cui sono situati gli immobili, un capital gain del 12.5% sui titoli di Stato al fine di indirizzare gli investimenti verso una forma di risparmio fiscalmente conveniente. Questi sono solo alcune delle tassazioni "piatte" già presenti in Italia, dunque la loro presenza nel sistema tributario italiano è del tutto compatibile con la previsione dell' Articolo 53 della Costituzione. L'introduzione di una flat-tax produrrebbe vari effetti economici, tra cui una forte spinta imprenditoriale, oltre ad una significativa riduzione dell'evasione fiscale, una semplificazione del pagamento dei tributi e infine un aumento di reddito a disposizione dei contribuenti. Negli anni vi sono state varie proposte di "Flat-tax", nel 1994 vi fu una proposta del centro-destra, l'introduzione di una "flat-tax" al 33%, ma per vari motivi, forse tra questi i vincoli di bilancio UE questa proposta non vide mai luce. L'ultima proposta in ordine di tempo è stata quella della "Lega" alle elezioni politiche del 2018, l'introduzione di un'aliquota al 15% sia per le famiglie che per l'imprese a sostituzione delle attuali IRES ed IRPEF. Tuttavia l'introduzione di riforme simili, almeno nel breve periodo avrebbero importanti ricadute sui conti pubblici italiani, già messi a dura prova dall'emergenza "Covid19". L'introduzione di un progetto simile sembra quindi di difficile applicazione nel nostro sistema economico. Ancor prima dell'introduzione di una flat-tax si dovrebbe avere un'importante abbattimento dell'evasione fiscale, magari attraverso semplificazioni fiscali. Altri importanti atti per favorirla potrebbero essere l'abbattimento della pressione fiscale ad esempio.
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