During the paper, an overview was made of the types of shocks encountered in critically ill patients, representing their epidemiology and approach to the patient. The first phase, therefore, lists and describes the various types of shocks to then structure a more technical discussion, outlining their peculiar characteristics and the various methods that can be applied. After a first generic analysis, the hypovolemic shock was analyzed in particular. In the last part the guideline of my paper was the description of the treatments applicable to the hypovolemic shock condition, focusing on the role of the nurse in the evaluation of the clinic and in the practical approach to the replenishment of the volume. Yes, we wanted to investigate, specifically, the conditions of blood transfusion by treating the possible complications that may arise from this practice.
Nel corso dell’elaborato si è fatta una panoramica sulle tipologie di shock riscontrabili nei pazienti critici, rappresentandone l’epidemiologia e l’approccio al paziente. La prima fase, dunque, elenca e descrive le varie tipologie di shock per poi strutturare un discorso più tecnico delineandone le caratteristiche peculiari e i vari metodi applicabili. Dopo una prima analisi generica si è andato ad analizzare, nello specifico, lo shock ipovolemico.Nell’ultima parte la linea guida del mio elaborato è stata la descrizione dei trattamenti applicabili alla condizione di shock ipovolemico ponendo l’attenzione sul ruolo dell’infermiere nella valutazione della clinica e nell’approccio pratico al reintegro della volemia. Sì sono volute approfondire, specificatamente, le condizioni di emotrasfusione trattando le possibili complicanze che possono insorgere da tale pratica.
CRITICITA' NELLA GESTIONE DELLO STATO DI SHOCK IPOVOLEMICO: IL RUOLO DELL'INFERMIERE
CAPONI, ALBERTO
2020/2021
Abstract
Nel corso dell’elaborato si è fatta una panoramica sulle tipologie di shock riscontrabili nei pazienti critici, rappresentandone l’epidemiologia e l’approccio al paziente. La prima fase, dunque, elenca e descrive le varie tipologie di shock per poi strutturare un discorso più tecnico delineandone le caratteristiche peculiari e i vari metodi applicabili. Dopo una prima analisi generica si è andato ad analizzare, nello specifico, lo shock ipovolemico.Nell’ultima parte la linea guida del mio elaborato è stata la descrizione dei trattamenti applicabili alla condizione di shock ipovolemico ponendo l’attenzione sul ruolo dell’infermiere nella valutazione della clinica e nell’approccio pratico al reintegro della volemia. Sì sono volute approfondire, specificatamente, le condizioni di emotrasfusione trattando le possibili complicanze che possono insorgere da tale pratica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35189