Il crollo dell’Unione Sovietica ha profondamente modificato gli equilibri geopolitici europei e mondiali. In particolar modo, il presente elaborato si concentra sul periodo di transizione dagli ultimi anni della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa alla Federazione Russa dei primi anni Duemila. Le lenti utilizzate per osservare e analizzare la transizione sono principalmente due: la sfera economica e la sfera politica e di élite. Il primo capitolo tratta degli anni precedenti al 1991. L’analisi guarda alle ultime riforme economiche introdotte dal Segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica Michail Gorbačëv. Nello specifico, l’elaborato analizza le proposte di riforma a partire dal 1987, con particolare attenzione alla “riforma dei 500 giorni”. Successivamente, il capitolo procede con la trattazione dei cambiamenti nella sfera politica del Partito, in particolar modo sottolineando il rilievo di questi nella formazione di una rappresentanza istituzionale di stampo nazionalista. Il corpo dell’elaborato è contenuto nel secondo capitolo, all’interno del quale vengono esaminati i passaggi fondamentali che hanno segnato gli anni Novanta in Russia. Alla trattazione del tentato colpo di Stato dell’agosto 1991, segue uno studio degli eventi che hanno portato alla nascita della Comunità degli Stati Indipendenti. Seguendo il filone economico-elitistico, l’operato di Boris El’cin viene analizzato tenendo conto delle riforme economiche varate nella prima metà del decennio e i cambiamenti incorsi all’interno dell’élite russa. Un’attenzione particolare è stata dedicata al biennio 1992-1993 e agli eventi che hanno portato alla adozione della nuova costituzione russa. Un’ultima analisi economica della fine del decennio conduce al termine dello scritto. Il terzo e ultimo capitolo delinea, dunque, le caratteristiche della Russia di fine anni Novanta. Da una parte sono presenti considerazioni riguardanti le dimissioni del presidente El’cin. Dall’altra, un’ultima analisi riguarda il suo successore, Vladimir Putin, e le sfide ancora ancora aperte al momento della sua elezione.
Dalla caduta dell'URSS alla Russia di Putin: trasformazioni, élite e riforme
BELTRAME, ARIANNA
2020/2021
Abstract
Il crollo dell’Unione Sovietica ha profondamente modificato gli equilibri geopolitici europei e mondiali. In particolar modo, il presente elaborato si concentra sul periodo di transizione dagli ultimi anni della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa alla Federazione Russa dei primi anni Duemila. Le lenti utilizzate per osservare e analizzare la transizione sono principalmente due: la sfera economica e la sfera politica e di élite. Il primo capitolo tratta degli anni precedenti al 1991. L’analisi guarda alle ultime riforme economiche introdotte dal Segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica Michail Gorbačëv. Nello specifico, l’elaborato analizza le proposte di riforma a partire dal 1987, con particolare attenzione alla “riforma dei 500 giorni”. Successivamente, il capitolo procede con la trattazione dei cambiamenti nella sfera politica del Partito, in particolar modo sottolineando il rilievo di questi nella formazione di una rappresentanza istituzionale di stampo nazionalista. Il corpo dell’elaborato è contenuto nel secondo capitolo, all’interno del quale vengono esaminati i passaggi fondamentali che hanno segnato gli anni Novanta in Russia. Alla trattazione del tentato colpo di Stato dell’agosto 1991, segue uno studio degli eventi che hanno portato alla nascita della Comunità degli Stati Indipendenti. Seguendo il filone economico-elitistico, l’operato di Boris El’cin viene analizzato tenendo conto delle riforme economiche varate nella prima metà del decennio e i cambiamenti incorsi all’interno dell’élite russa. Un’attenzione particolare è stata dedicata al biennio 1992-1993 e agli eventi che hanno portato alla adozione della nuova costituzione russa. Un’ultima analisi economica della fine del decennio conduce al termine dello scritto. Il terzo e ultimo capitolo delinea, dunque, le caratteristiche della Russia di fine anni Novanta. Da una parte sono presenti considerazioni riguardanti le dimissioni del presidente El’cin. Dall’altra, un’ultima analisi riguarda il suo successore, Vladimir Putin, e le sfide ancora ancora aperte al momento della sua elezione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35140