This work is a retrospective study with the goal to evaluate the contribution of PET/CT with 18F-FDG in the diagnosis of cardiac diseases, such as cardiac sarcoidosis and infective endocarditis, whose diagnosis is extremely complicated; it has especially proven to be useful in case the first level examinations are not exhaustive and strong doubts of disease still persist. The research has involved 18 patients, seven of whom have repeated the examinations during therapy in order to assess the response to treatments. This has made it possible to demonstrate the validity of this method also in the follow-up of known disease’s patients. Although this method is strictly correlated to the patients’ good preparation which, through the metabolic shift of the myocardial substrate from glucose to fatty acids, has allowed the evaluation of an eventual accumulation of radio-glucose at cardiac level, the study showed that 92.3% of the examinations were assessable in this district since an adequate dietary preparation was performed. Moreover, attention has also been brought to the acquisition protocol that, in addition to the procedure indicated by the guidelines of the Italian Association of Nuclear Medicine consisting in a total body acquisition at 60 minutes after the administration of the radiopharmaceutical, it is implemented with an acquisition targeted to the cardiac district with the increase of the bed’s acquisition time from 80-90 minutes for sarcoidosis to 180 minutes for endocarditis. From the data collected in the study it was possible to deduce that 60 minutes images allow already to assess positivity/negativity of PET and that the late images allow in 100% of cases to confirm the finding of the standard acquisition both in case of negativity and positivity, showing a higher uptake with an increase of the SUV value or increase of uptake at visual analysis. In the case of cardiac sarcoidosis, the usefulness of the combination of several nuclear imaging methods has been demonstrated; comparing PET/TC images with fluorodeoxyglucose and myocardial scintigraphic images obtained at rest intravenous injection of tetrofosmin, it is indeed possible to evaluate both active inflammation and fibrosis and consequently staging the myocardial involvement of sarcoidosis.

La tesi, redatta attraverso uno studio retrospettivo, ha permesso di valutare il contributo della PET nella diagnosi di patologie cardiache, quali la sarcoidosi cardiaca e le endocarditi infettive, la cui diagnosi è estremamente complessa; risultando particolarmente utile in caso in cui gli esami di primo livello non siano dirimenti ma persista un forte dubbio clinico di malattia. L’indagine ha coinvolto 18 pazienti, sette dei quali hanno ripetuto l’esame in corso di terapia per valutare la risposta della patologia al trattamento. Ciò ha permesso di dimostrare la validità di questa metodica anche nel follow-up dei pazienti con malattia nota. Nonostante questa metodica sia strettamente correlata alla buona preparazione da parte dei pazienti che, consentendo lo shift metabolico del substrato miocardico da glucosio ad acidi grassi, permette di valutare l’eventuale accumulo di radioglucosio a livello cardiaco, lo studio ha messo in evidenza come il 92.3% degli esami fosse valutabile in questo distretto poiché è stata eseguita una preparazione dietetica adeguata. È stata inoltre posta l’attenzione sul protocollo di acquisizione che, oltre all’acquisizione total-body a 60 minuti dalla somministrazione del radiofarmaco, indicata dalle Linee Guida dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare, ha previsto un’acquisizione mirata al distretto cardiaco con l’aumento del tempo di acquisizione del lettino variabile fra gli 80-90 minuti per la sarcoidosi e 180 per l’endocardite. Dai dati raccolti dallo studio è stato possibile dedurre che le immagini a 60 minuti permettono già una corretta valutazione della situazione clinica e che le immagini dedicate cardiache nel 100% dei casi hanno confermato il reperto dell’acquisizione standard sia in caso di negatività che di positività, mostrando in quest’ultimo caso una captazione aumentata con incremento del valore del SUV o un aumento della captazione all’analisi visiva. In caso di sarcoidosi cardiaca è stata dimostrata l’utilità della combinazione di diverse metodiche di imaging nucleare; confrontando le immagini PET/TC con fluorodesossiglucosio e le immagini scintigrafiche miocardiche ottenute in seguito all’iniezione endovenosa a riposo di tetrofosmina è infatti possibile valutare sia l’infiammazione attiva che la fibrosi e stadiare di conseguenza il coinvolgimento miocardico di sarcoidosi.

Protocolli di acquisizione PET/TC con FDG per lo studio delle patologie cardiache

ZANERO, ALESSANDRA
2020/2021

Abstract

La tesi, redatta attraverso uno studio retrospettivo, ha permesso di valutare il contributo della PET nella diagnosi di patologie cardiache, quali la sarcoidosi cardiaca e le endocarditi infettive, la cui diagnosi è estremamente complessa; risultando particolarmente utile in caso in cui gli esami di primo livello non siano dirimenti ma persista un forte dubbio clinico di malattia. L’indagine ha coinvolto 18 pazienti, sette dei quali hanno ripetuto l’esame in corso di terapia per valutare la risposta della patologia al trattamento. Ciò ha permesso di dimostrare la validità di questa metodica anche nel follow-up dei pazienti con malattia nota. Nonostante questa metodica sia strettamente correlata alla buona preparazione da parte dei pazienti che, consentendo lo shift metabolico del substrato miocardico da glucosio ad acidi grassi, permette di valutare l’eventuale accumulo di radioglucosio a livello cardiaco, lo studio ha messo in evidenza come il 92.3% degli esami fosse valutabile in questo distretto poiché è stata eseguita una preparazione dietetica adeguata. È stata inoltre posta l’attenzione sul protocollo di acquisizione che, oltre all’acquisizione total-body a 60 minuti dalla somministrazione del radiofarmaco, indicata dalle Linee Guida dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare, ha previsto un’acquisizione mirata al distretto cardiaco con l’aumento del tempo di acquisizione del lettino variabile fra gli 80-90 minuti per la sarcoidosi e 180 per l’endocardite. Dai dati raccolti dallo studio è stato possibile dedurre che le immagini a 60 minuti permettono già una corretta valutazione della situazione clinica e che le immagini dedicate cardiache nel 100% dei casi hanno confermato il reperto dell’acquisizione standard sia in caso di negatività che di positività, mostrando in quest’ultimo caso una captazione aumentata con incremento del valore del SUV o un aumento della captazione all’analisi visiva. In caso di sarcoidosi cardiaca è stata dimostrata l’utilità della combinazione di diverse metodiche di imaging nucleare; confrontando le immagini PET/TC con fluorodesossiglucosio e le immagini scintigrafiche miocardiche ottenute in seguito all’iniezione endovenosa a riposo di tetrofosmina è infatti possibile valutare sia l’infiammazione attiva che la fibrosi e stadiare di conseguenza il coinvolgimento miocardico di sarcoidosi.
FDG PET/CT acquisition protocols in cardiac disease
This work is a retrospective study with the goal to evaluate the contribution of PET/CT with 18F-FDG in the diagnosis of cardiac diseases, such as cardiac sarcoidosis and infective endocarditis, whose diagnosis is extremely complicated; it has especially proven to be useful in case the first level examinations are not exhaustive and strong doubts of disease still persist. The research has involved 18 patients, seven of whom have repeated the examinations during therapy in order to assess the response to treatments. This has made it possible to demonstrate the validity of this method also in the follow-up of known disease’s patients. Although this method is strictly correlated to the patients’ good preparation which, through the metabolic shift of the myocardial substrate from glucose to fatty acids, has allowed the evaluation of an eventual accumulation of radio-glucose at cardiac level, the study showed that 92.3% of the examinations were assessable in this district since an adequate dietary preparation was performed. Moreover, attention has also been brought to the acquisition protocol that, in addition to the procedure indicated by the guidelines of the Italian Association of Nuclear Medicine consisting in a total body acquisition at 60 minutes after the administration of the radiopharmaceutical, it is implemented with an acquisition targeted to the cardiac district with the increase of the bed’s acquisition time from 80-90 minutes for sarcoidosis to 180 minutes for endocarditis. From the data collected in the study it was possible to deduce that 60 minutes images allow already to assess positivity/negativity of PET and that the late images allow in 100% of cases to confirm the finding of the standard acquisition both in case of negativity and positivity, showing a higher uptake with an increase of the SUV value or increase of uptake at visual analysis. In the case of cardiac sarcoidosis, the usefulness of the combination of several nuclear imaging methods has been demonstrated; comparing PET/TC images with fluorodeoxyglucose and myocardial scintigraphic images obtained at rest intravenous injection of tetrofosmin, it is indeed possible to evaluate both active inflammation and fibrosis and consequently staging the myocardial involvement of sarcoidosis.
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