Tre donne nel romanzo di Lev Tolstoj, Anna Karenina, conquistano l’attenzione del lettore. La prima è Anna, dotata di bellezza disarmante e fascino enigmatico. Vive agiatamente, ma infelice a causa di un matrimonio che la obbliga a reprimere i sentimenti e ad adeguarsi alle imposizioni sociali. Sposata con un uomo che non le riserva le attenzioni che merita, Anna inizia a immaginare la favola che ha sempre desiderato con Vronskij, aprendo la strada a un nuovo concetto di famiglia fondato esclusivamente sull’amore. La tragica eroina lotta per affermare i propri diritti, sebbene sia consapevole che il rapporto uomo-donna altro non è che una questione di potere. L’adulterio è la conferma. Infatti, il codice morale alla base della società russa lo accetta solo se ben nascosto, ma con grandi differenze tra il genere maschile e quello femminile. Anna esibisce la relazione in pubblico e la società la condanna fino a indurla alla più drastica delle scelte: il suicidio. La seconda figura analizzata è Dolly, con la quale si apre il romanzo. Al contrario di Anna, la relazione della donna consiste in un matrimonio d’amore, fino a quando non scopre i ripetuti tradimenti del marito Stiva, comprendendo l’illusione vissuta. Dolly porta il peso della famiglia sulle spalle. Teme per il futuro dei bambini e soffre terribilmente quando muoiono. È una fedele amica di Anna, nonché una delle poche che le rivolge la parola nonostante la posizione sociale della donna adultera. Guidata dall’insoddisfazione della situazione familiare, ella fantastica sulla vita intrapresa da Anna, ammettendo di voler percorrere la medesima strada. Successivamente, si rende conto di quanto questi pensieri sono sbagliati e incutono timore, obbligandola a tornare sui suoi passi. La terza e ultima figura è Kitty, la principessina diciottenne in procinto di entrare in società. Indecisa tra due uomini, Levin e Vronskij, rifiuta la proposta di matrimonio di Levin, convinta di ricevere la seconda a breve. Contrariamente a ciò che immagina, Vronskij non intende sposarsi e le infligge una seconda pena, innamorandosi di Anna Karenina sotto il suo sguardo. Kitty è disillusa e si ammala d’amore. Tempo dopo incontra nuovamente Levin, con il quale si sposa coronando il proprio desiderio. La giovane principessa, diventata donna, scopre la felicità nel matrimonio, seppure con delle difficoltà e accetta passivamente la posizione della donna nell’ambiente famigliare ottocentesco.
PROFILI E LEGAMI FEMMINILI IN ANNA KARENINA
PARIGI, CRISTINA
2020/2021
Abstract
Tre donne nel romanzo di Lev Tolstoj, Anna Karenina, conquistano l’attenzione del lettore. La prima è Anna, dotata di bellezza disarmante e fascino enigmatico. Vive agiatamente, ma infelice a causa di un matrimonio che la obbliga a reprimere i sentimenti e ad adeguarsi alle imposizioni sociali. Sposata con un uomo che non le riserva le attenzioni che merita, Anna inizia a immaginare la favola che ha sempre desiderato con Vronskij, aprendo la strada a un nuovo concetto di famiglia fondato esclusivamente sull’amore. La tragica eroina lotta per affermare i propri diritti, sebbene sia consapevole che il rapporto uomo-donna altro non è che una questione di potere. L’adulterio è la conferma. Infatti, il codice morale alla base della società russa lo accetta solo se ben nascosto, ma con grandi differenze tra il genere maschile e quello femminile. Anna esibisce la relazione in pubblico e la società la condanna fino a indurla alla più drastica delle scelte: il suicidio. La seconda figura analizzata è Dolly, con la quale si apre il romanzo. Al contrario di Anna, la relazione della donna consiste in un matrimonio d’amore, fino a quando non scopre i ripetuti tradimenti del marito Stiva, comprendendo l’illusione vissuta. Dolly porta il peso della famiglia sulle spalle. Teme per il futuro dei bambini e soffre terribilmente quando muoiono. È una fedele amica di Anna, nonché una delle poche che le rivolge la parola nonostante la posizione sociale della donna adultera. Guidata dall’insoddisfazione della situazione familiare, ella fantastica sulla vita intrapresa da Anna, ammettendo di voler percorrere la medesima strada. Successivamente, si rende conto di quanto questi pensieri sono sbagliati e incutono timore, obbligandola a tornare sui suoi passi. La terza e ultima figura è Kitty, la principessina diciottenne in procinto di entrare in società. Indecisa tra due uomini, Levin e Vronskij, rifiuta la proposta di matrimonio di Levin, convinta di ricevere la seconda a breve. Contrariamente a ciò che immagina, Vronskij non intende sposarsi e le infligge una seconda pena, innamorandosi di Anna Karenina sotto il suo sguardo. Kitty è disillusa e si ammala d’amore. Tempo dopo incontra nuovamente Levin, con il quale si sposa coronando il proprio desiderio. La giovane principessa, diventata donna, scopre la felicità nel matrimonio, seppure con delle difficoltà e accetta passivamente la posizione della donna nell’ambiente famigliare ottocentesco.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/35008