Il 9 maggio 2006, nell’aula Magna del Rettorato dell’Università, ebbi la fortuna di assistere al conferimento della Laurea ad Honoris Causa allo scrittore spagnolo contemporaneo, Juan José Millás e rimasi affascinata dalla sua Lectio Doctoralis. Non avrei mai immaginato che da quel giorno mi sarei sentita “meno sola”, poiché come evidenziava nei suoi lampanti esempi, fin da piccolo era anch’egli affascinato dalle parole, dal loro utilizzo, dal loro significato, dalle loro reciproche relazioni e mi sentii molto sollevata; l’attenzione quasi morbosa che avevo rivolto alle singole parole non era unico frutto della mia pazzia o fantasia infantile, che dir si voglia, ma era qualcosa di più.Questa premessa, per motivare la scelta dell’argomento di quest’elaborato, che tratta di evidenziare come le parole e la scrittura creino l’identità. Ho analizzato principalmente il modo di esprimersi dei protagonisti Laura e Julio, sostenendo che entrambi esprimano un unico concetto: la liberazione e l’essere totalmente sé stessi deriva dalla scrittura e dalla non- scrittura, fondamentalmente dalle parole. Ripercorrendo i frammenti del diario, i monologhi e i dialoghi di Laura e di Julio sono giunta alla conclusione che i protagonisti siano in realtà due aspetti della stessa persona e che il vero protagonista sia il lettore. Ho suddiviso il mio lavoro in due parti, riguardanti, l’una il mondo di Laura e la seconda il mondo di Julio, soffermandomi sulle loro speculari caratteristiche: i giochi di parole, l’elemento fantasioso e concreto della terminologia utilizzata dalla prima, e i monologhi, le riflessioni, gli artifici stilistici utilizzato dal secondo. Nell’opera El desorden de tu nombre di volta in volta un personaggio diventa focale, in una narrazione eterodiegetica a focalizzazione interna e variabile, sembrano scorrere tra le pagine riflessioni, racconti, parole, in un caos che regna sovrano, ma molto chiaro risulta il punto di partenza dell’autore, ossia il protagonismo e la libertà del lettore. Il personaggio femminile preso in esame si evolve “tessendo” le parole in miscele di termini a cui si può dare significato, risultato di un accordo tra il valore semantico dei lessemi e il senso che ne vuole dare la stessa Laura. La sua costruzione non è altro che la concretizzazione di un personaggio che si determina scrivendo, un tentativo di scoperta di sé stessa partendo dall’unità fondamentale: la scrittura. Al personaggio maschile, Julio Orgaz, vengono attribuiti più dettagli, è un personaggio che il lettore vede trasformarsi nell’arco di tutto il racconto, vede crescere e realizzarsi. E’ un personaggio che senza letteratura e scrittura non comprende la sua esistenza, ma che, nel contempo, non scrive. El desorden de tu nombre incorpora ciò che accade nella vita passata, presente e futura di Julio, ossia riflette il personaggio stesso, è lo specchio di Julio.
El desorden de tu nombre di Juan José Millás: la "tessitrice" di parole e lo "scrittore ceh non scrive"
MOLON, FRANCESCA
2020/2021
Abstract
Il 9 maggio 2006, nell’aula Magna del Rettorato dell’Università, ebbi la fortuna di assistere al conferimento della Laurea ad Honoris Causa allo scrittore spagnolo contemporaneo, Juan José Millás e rimasi affascinata dalla sua Lectio Doctoralis. Non avrei mai immaginato che da quel giorno mi sarei sentita “meno sola”, poiché come evidenziava nei suoi lampanti esempi, fin da piccolo era anch’egli affascinato dalle parole, dal loro utilizzo, dal loro significato, dalle loro reciproche relazioni e mi sentii molto sollevata; l’attenzione quasi morbosa che avevo rivolto alle singole parole non era unico frutto della mia pazzia o fantasia infantile, che dir si voglia, ma era qualcosa di più.Questa premessa, per motivare la scelta dell’argomento di quest’elaborato, che tratta di evidenziare come le parole e la scrittura creino l’identità. Ho analizzato principalmente il modo di esprimersi dei protagonisti Laura e Julio, sostenendo che entrambi esprimano un unico concetto: la liberazione e l’essere totalmente sé stessi deriva dalla scrittura e dalla non- scrittura, fondamentalmente dalle parole. Ripercorrendo i frammenti del diario, i monologhi e i dialoghi di Laura e di Julio sono giunta alla conclusione che i protagonisti siano in realtà due aspetti della stessa persona e che il vero protagonista sia il lettore. Ho suddiviso il mio lavoro in due parti, riguardanti, l’una il mondo di Laura e la seconda il mondo di Julio, soffermandomi sulle loro speculari caratteristiche: i giochi di parole, l’elemento fantasioso e concreto della terminologia utilizzata dalla prima, e i monologhi, le riflessioni, gli artifici stilistici utilizzato dal secondo. Nell’opera El desorden de tu nombre di volta in volta un personaggio diventa focale, in una narrazione eterodiegetica a focalizzazione interna e variabile, sembrano scorrere tra le pagine riflessioni, racconti, parole, in un caos che regna sovrano, ma molto chiaro risulta il punto di partenza dell’autore, ossia il protagonismo e la libertà del lettore. Il personaggio femminile preso in esame si evolve “tessendo” le parole in miscele di termini a cui si può dare significato, risultato di un accordo tra il valore semantico dei lessemi e il senso che ne vuole dare la stessa Laura. La sua costruzione non è altro che la concretizzazione di un personaggio che si determina scrivendo, un tentativo di scoperta di sé stessa partendo dall’unità fondamentale: la scrittura. Al personaggio maschile, Julio Orgaz, vengono attribuiti più dettagli, è un personaggio che il lettore vede trasformarsi nell’arco di tutto il racconto, vede crescere e realizzarsi. E’ un personaggio che senza letteratura e scrittura non comprende la sua esistenza, ma che, nel contempo, non scrive. El desorden de tu nombre incorpora ciò che accade nella vita passata, presente e futura di Julio, ossia riflette il personaggio stesso, è lo specchio di Julio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34993