Introduction: dehydration in the geriatric patient in the nursing home represents an underestimated problem not only for health professionals, but also for the assisted person, his family and care givers. Therefore, the need arises to develop recommendations relating to interventions aimed at maintaining adequate hydration which, in addition to the prevention of dehydration, involves maintaining the quality of life by stimulating the geriatric patient’s autonomy. Objective: providing health professionals with interventions which help keep a proper hydration which, apart from being effective can be used by the whole heath team, including the caregiver, if present. Materials and methods: the research was conducted in various database such as Pubmed, Scopus and The Cochraine Library, using the key words "hydration", "older", "dehydration" and "interventions"; the boolean operators used were "AND". The interventions that can be implemented in literature in the prevention of dehydration in the elderly are analyzed. Results: two types of interventions aimed at counteracting dehydration have emerged from the bibliographic research, which differ according to their invasiveness. The invasive ones are less used as they have more severe side effects, while the non-invasive ones are represented by a range of strategies that are easy to apply in daily care and, consist in increasing the introduction of daily fluids. Both methods have shown different outcomes, especially if applied individually, so it is recommended to adopt an approach that provides for the application of the strategies identified as a whole in order to support hydration in the elderly. Conclusions: further studies need to be developed as there is insufficient evidence to support the findings because they have limitations. However, the strategies provided for and the multidisciplinary approach must be implemented as it has been shown to lead to improvements in the hydration status of the assisted person. Key words: “geriatric”, “dehydration”, “older”, “elderly”, “nursing”, “interventions”.
Introduzione: la disidratazione nel paziente geriatrico in casa di riposo rappresenta una problematica molto presente e sottovalutata non solo da parte degli operatori sanitari, ma anche da parte della persona assistita, della sua famiglia e dei caregiver. Nasce quindi la necessità di elaborare raccomandazioni relative ad interventi volti al mantenimento di un’idratazione adeguata che, oltre alla prevenzione della disidratazione, comportino un mantenimento della qualità della vita della persona, stimolando la propria autonomia. Obiettivo: fornire agli operatori sanitari interventi che aiutino a mantenere una corretta idratazione nell’anziano, che oltre ad essere efficaci possano essere messi in atto da tutta l’équipe sanitaria, compreso anche il caregiver, se presente. Materiali e metodi: la ricerca è stata effettuata su diverse banche dati quali Pubmed, Scopus e The Cochraine Library durante il mese di luglio 2021, tramite l’utilizzo delle parole chiave “hydration”, “older”, “dehydration”, “interventions”, “geriatric”; gli operatori booleani utilizzati sono stati “AND”. Vengono analizzati quali strategie presenti in letteratura possono essere messi in atto allo scopo di prevenire la disidratazione nel paziente geriatrico in casa di riposo. Risultati: dalla ricerca bibliografica sono emersi due tipi di interventi volti a contrastare la disidratazione, che si differenziano a seconda della loro invasività. Quelli invasivi sono meno utilizzati in quanto comportano maggiori effetti collaterali, quelli non invasivi invece, sono rappresentati da una gamma di strategie di facile applicabilità nella quotidianità assistenziale e, consistono nell’aumentare l’introito di liquidi giornaliero. Entrambi i metodi hanno mostrato diverse limitazioni, soprattutto se applicati singolarmente, per cui si raccomanda l’adozione di un approccio che preveda l’applicazione delle strategie individuate nel loro complesso in modo da supportare l’idratazione nella persona di età avanzata. Conclusioni: è necessario che vengano elaborati più studi, in quanto non vi sono prove sufficienti che supportino i risultati emersi dalla revisione della letteratura. Tuttavia, le strategie fornite e l’approccio multidisciplinare devono essere messi in atto poiché è stato dimostrato comportino dei miglioramenti dello stato d’idratazione della persona assistita. Parole chiave: “geriatric”, “dehydration”, “older”, “nursing”, “interventions”.
Disidratazione nel paziente geriatrico in casa di riposo, strategie infermieristiche di prevenzione.
GARGATE HUAMAN, MAYRA CRISTINA
2020/2021
Abstract
Introduzione: la disidratazione nel paziente geriatrico in casa di riposo rappresenta una problematica molto presente e sottovalutata non solo da parte degli operatori sanitari, ma anche da parte della persona assistita, della sua famiglia e dei caregiver. Nasce quindi la necessità di elaborare raccomandazioni relative ad interventi volti al mantenimento di un’idratazione adeguata che, oltre alla prevenzione della disidratazione, comportino un mantenimento della qualità della vita della persona, stimolando la propria autonomia. Obiettivo: fornire agli operatori sanitari interventi che aiutino a mantenere una corretta idratazione nell’anziano, che oltre ad essere efficaci possano essere messi in atto da tutta l’équipe sanitaria, compreso anche il caregiver, se presente. Materiali e metodi: la ricerca è stata effettuata su diverse banche dati quali Pubmed, Scopus e The Cochraine Library durante il mese di luglio 2021, tramite l’utilizzo delle parole chiave “hydration”, “older”, “dehydration”, “interventions”, “geriatric”; gli operatori booleani utilizzati sono stati “AND”. Vengono analizzati quali strategie presenti in letteratura possono essere messi in atto allo scopo di prevenire la disidratazione nel paziente geriatrico in casa di riposo. Risultati: dalla ricerca bibliografica sono emersi due tipi di interventi volti a contrastare la disidratazione, che si differenziano a seconda della loro invasività. Quelli invasivi sono meno utilizzati in quanto comportano maggiori effetti collaterali, quelli non invasivi invece, sono rappresentati da una gamma di strategie di facile applicabilità nella quotidianità assistenziale e, consistono nell’aumentare l’introito di liquidi giornaliero. Entrambi i metodi hanno mostrato diverse limitazioni, soprattutto se applicati singolarmente, per cui si raccomanda l’adozione di un approccio che preveda l’applicazione delle strategie individuate nel loro complesso in modo da supportare l’idratazione nella persona di età avanzata. Conclusioni: è necessario che vengano elaborati più studi, in quanto non vi sono prove sufficienti che supportino i risultati emersi dalla revisione della letteratura. Tuttavia, le strategie fornite e l’approccio multidisciplinare devono essere messi in atto poiché è stato dimostrato comportino dei miglioramenti dello stato d’idratazione della persona assistita. Parole chiave: “geriatric”, “dehydration”, “older”, “nursing”, “interventions”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34957