L’allevamento del "suino Nero Piemontese": dal parto allo svezzamento Il progetto nasce dalla richiesta di un gruppo di agricoltori e imprenditori piemontesi di creare e allevare una razza suina con caratteristiche simili alla Cavour, ormai estinta da oltre 50 anni, per realizzare una filiera di prodotti tradizionali della salumeria piemontese distinguibili da quelli attualmente ottenuti da ibridi commerciali. Lo standard di razza del Nero Piemontese, predisposto dall’ANA, prevede che gli animali siano robusti, di taglia medio-grande, scheletro forte, con mantello nero, ad esclusione di muso, orecchie e parti distali degli arti. Lo svezzamento avviene ad un peso e ad una distanza dal part maggiore rispetto a quella degli ibridi commerciali; questo permette ai suinetti, allevati allo stato brado, semi-brado o in “plain air”, di essere più robusti e resistenti a numerose patologie. L’alimentazione parzialmente naturale, insieme ad un allevamento di tipo estensivo, permette di ottenere carni di alta qualità, attualmente trasformate in prodotti di salumeria tradizionale piemontese. Lo scopo del programma realizzato preso SDSV è la conservazione della razza Nero Piemontese o Nero di Lomellina attraverso la riproduzione in purezza e fissazione delle caratteristiche distintive della razza (standard di razza); verri e scrofe sono gestiti secondo piani di accoppiamento, che assicurano il mantenimento della necessaria variabilità genetica (contenimento consaguineità).
L'allevamento del suino "Nero Piemontese": dal parto allo svezzamento
AIMONINO, EVA
2020/2021
Abstract
L’allevamento del "suino Nero Piemontese": dal parto allo svezzamento Il progetto nasce dalla richiesta di un gruppo di agricoltori e imprenditori piemontesi di creare e allevare una razza suina con caratteristiche simili alla Cavour, ormai estinta da oltre 50 anni, per realizzare una filiera di prodotti tradizionali della salumeria piemontese distinguibili da quelli attualmente ottenuti da ibridi commerciali. Lo standard di razza del Nero Piemontese, predisposto dall’ANA, prevede che gli animali siano robusti, di taglia medio-grande, scheletro forte, con mantello nero, ad esclusione di muso, orecchie e parti distali degli arti. Lo svezzamento avviene ad un peso e ad una distanza dal part maggiore rispetto a quella degli ibridi commerciali; questo permette ai suinetti, allevati allo stato brado, semi-brado o in “plain air”, di essere più robusti e resistenti a numerose patologie. L’alimentazione parzialmente naturale, insieme ad un allevamento di tipo estensivo, permette di ottenere carni di alta qualità, attualmente trasformate in prodotti di salumeria tradizionale piemontese. Lo scopo del programma realizzato preso SDSV è la conservazione della razza Nero Piemontese o Nero di Lomellina attraverso la riproduzione in purezza e fissazione delle caratteristiche distintive della razza (standard di razza); verri e scrofe sono gestiti secondo piani di accoppiamento, che assicurano il mantenimento della necessaria variabilità genetica (contenimento consaguineità).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34871