Introduzione: In Italia l’allevamento degli equidi da carne è poco sviluppato ed interessa principalmente puledroni di razza da tiro pesante allevati in sistemi semibradi ed intensivi. Quest'ultimi presentano una serie di problematiche legate al benessere degli animali, correlate sia al sovraffollamento che ai regimi di alimentazione intensiva, volti a ottimizzare le produzioni. Per ridurre la durata del periodo di ingrasso ed ottenere rapidi aumenti di peso corporeo, infatti, gli animali sono alimentati con una dieta molto ricca di amido e povera di fibra che può influire negativamente sulla loro salute, aumentando il rischio di patologie gastrointestinali, laminiti e stereotipie. Obiettivi: L’obiettivo di questa tesi è stato quello di valutare l’effetto di due diete, una ricca di amido e l’altra ricca di fibre, sulla salute intestinale di cavalli da carne. In particolare, ci si è focalizzati sulla valutazione macroscopica dello stomaco, sull'analisi morfometrica dell’intestino tenue e sulla valutazione istopatologica del piccolo e grande intestino, del fegato e del rene. Materiali e metodi: Diciannove cavalli di razza Bardigiana sono stati suddivisi in due gruppi sperimentali e stabulati in box multipli per 129 giorni: 9 capi (4 maschi e 5 femmine) hanno ricevuto la DIETA 1, ricca di amido (8 Kg di pellettato e 6 Kg di fieno a capo) mentre i restanti 10 (3 maschi e 7 femmine) sono stati alimentati con la DIETA 2, ricca di fibra (3.5 Kg di pellettato e 6 Kg di fieno a capo). Alla macellazione, gli stomaci sono stati aperti a libro, lavati e valutati macroscopicamente per mezzo di due score quantitativi (0-4) per identificare la presenza di gastrite/ulcera gastrica nella regione squamosa e ghiandolare. Inoltre, campioni di duodeno, digiuno, ileo, cieco, colon dorsale destro, flessura pelvica, colon ventrale destro, retto, rene e fegato sono stati prelevati e processati routinariamente per le indagini istopatologiche (fissazione in formalina, inclusione in paraffina, taglio al microtomo, montaggio su vetrino e colorazione Ematossilina-Eosina). Indagini morfometriche sono state effettuate su sezioni di duodeno, digiuno ed ileo. L’analisi statistica è stata effettuata con test ANOVA robusto e valori di P-value superiori a 0.05 sono stati considerati statisticamente significativi. Risultati e Considerazioni: La dieta non ha influenzato gli indici morfometrici del piccolo intestino. Al contrario, è stata riscontrata una minore gravità delle ulcere gastriche e dell’infiammazione a carico di digiuno e flessura pelvica nei soggetti alimentati con la dieta ricca di fibre. L’impiego di una dieta ricca di amidi nella dieta equina è sicuramente un fattore predisponente all’insorgenza di diverse patologie gastrointestinali e tali dati supportano l’importanza di includere una dose adeguata di fibra nella dieta dei cavalli da carne. Inoltre, i maschi mostravano un rapporto altezza villo/profondità della cripta digiunale maggiore e una minore infiammazione duodenale rispetto alle femmine. Si è ipotizzato che il sesso possa avere un ruolo nel determinare la salute intestinale dei cavalli dato che gli ormoni sessuali influiscono sulla composizione del microbiota, che svolge un ruolo centrale nell’omeostasi digestiva. Ulteriori studi sono necessari per identificare un piano dietetico equilibrato per il cavallo da carne nonché per indagare l’influenza del sesso e di altri fattori gestionali sulla salute e sulla funzionalità intestinale di questi animali.
Importanza del rapporto fibra-concentrati nell’alimentazione del cavallo da carne: analisi anatomo-istomorfometriche.
PEROTTI, MARIA
2020/2021
Abstract
Introduzione: In Italia l’allevamento degli equidi da carne è poco sviluppato ed interessa principalmente puledroni di razza da tiro pesante allevati in sistemi semibradi ed intensivi. Quest'ultimi presentano una serie di problematiche legate al benessere degli animali, correlate sia al sovraffollamento che ai regimi di alimentazione intensiva, volti a ottimizzare le produzioni. Per ridurre la durata del periodo di ingrasso ed ottenere rapidi aumenti di peso corporeo, infatti, gli animali sono alimentati con una dieta molto ricca di amido e povera di fibra che può influire negativamente sulla loro salute, aumentando il rischio di patologie gastrointestinali, laminiti e stereotipie. Obiettivi: L’obiettivo di questa tesi è stato quello di valutare l’effetto di due diete, una ricca di amido e l’altra ricca di fibre, sulla salute intestinale di cavalli da carne. In particolare, ci si è focalizzati sulla valutazione macroscopica dello stomaco, sull'analisi morfometrica dell’intestino tenue e sulla valutazione istopatologica del piccolo e grande intestino, del fegato e del rene. Materiali e metodi: Diciannove cavalli di razza Bardigiana sono stati suddivisi in due gruppi sperimentali e stabulati in box multipli per 129 giorni: 9 capi (4 maschi e 5 femmine) hanno ricevuto la DIETA 1, ricca di amido (8 Kg di pellettato e 6 Kg di fieno a capo) mentre i restanti 10 (3 maschi e 7 femmine) sono stati alimentati con la DIETA 2, ricca di fibra (3.5 Kg di pellettato e 6 Kg di fieno a capo). Alla macellazione, gli stomaci sono stati aperti a libro, lavati e valutati macroscopicamente per mezzo di due score quantitativi (0-4) per identificare la presenza di gastrite/ulcera gastrica nella regione squamosa e ghiandolare. Inoltre, campioni di duodeno, digiuno, ileo, cieco, colon dorsale destro, flessura pelvica, colon ventrale destro, retto, rene e fegato sono stati prelevati e processati routinariamente per le indagini istopatologiche (fissazione in formalina, inclusione in paraffina, taglio al microtomo, montaggio su vetrino e colorazione Ematossilina-Eosina). Indagini morfometriche sono state effettuate su sezioni di duodeno, digiuno ed ileo. L’analisi statistica è stata effettuata con test ANOVA robusto e valori di P-value superiori a 0.05 sono stati considerati statisticamente significativi. Risultati e Considerazioni: La dieta non ha influenzato gli indici morfometrici del piccolo intestino. Al contrario, è stata riscontrata una minore gravità delle ulcere gastriche e dell’infiammazione a carico di digiuno e flessura pelvica nei soggetti alimentati con la dieta ricca di fibre. L’impiego di una dieta ricca di amidi nella dieta equina è sicuramente un fattore predisponente all’insorgenza di diverse patologie gastrointestinali e tali dati supportano l’importanza di includere una dose adeguata di fibra nella dieta dei cavalli da carne. Inoltre, i maschi mostravano un rapporto altezza villo/profondità della cripta digiunale maggiore e una minore infiammazione duodenale rispetto alle femmine. Si è ipotizzato che il sesso possa avere un ruolo nel determinare la salute intestinale dei cavalli dato che gli ormoni sessuali influiscono sulla composizione del microbiota, che svolge un ruolo centrale nell’omeostasi digestiva. Ulteriori studi sono necessari per identificare un piano dietetico equilibrato per il cavallo da carne nonché per indagare l’influenza del sesso e di altri fattori gestionali sulla salute e sulla funzionalità intestinale di questi animali.File | Dimensione | Formato | |
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