The severity of traumatic brain injury (TBI) depends on a large number of factors, including the type of injury, the extension (diffuse or focal) and the location, resulting in different patterns of damage (mild, moderate, severe). Amongst main neuropsychological consequences caused by this syndrome, reduction of information processing speed is frequently reported in literature and it may contribute to highlight deficits in attention, orientation and executive functioning which are typical of these patients. Indeed, there are many components of attention that can be affected by TBI, in particular selective attention, sustained attention, divided attention and alternating attention. Due to his recognition as core-function, which is a central ability of the subject that ensure the correct functioning of all the higher cognitive functions, it’s very important to do a proper assessment of the severity of the attention deficit and to perform a functional intervention. Up to now, there were two major techniques used in the neurehabilitative treatment of patient with head injury, the traditional techniques and the computerized ones. First ones are characterized by the use of cognitive strategies that rehabilitates the deficits of subjects (restorative approach) or that relieves them by using compensatory methods (compensative approach). Instead, second ones promotes the rehabilitation process by taking digital devices (computer and tablet) that subjects can use in sostitution of traditional tests. The aim of the present study is to give a current view of clinical field by presenting the most recent and innovative techniques used in the assessment and in the rehabilitation of patients with traumatic brain injury. In particular, virtual rehability tool will be shown, which is able to project the subject in a virtual environment by using head-mounted displays. Thanks to these properties, jointly with the limitated collateral effects and with the low cost of these devices, virtual technology become an interesting opportunity to use in the therapy of the patient with traumatic brain injury.

La gravità del trauma cranio encefalico (TCE) dipende da un largo numero di fattori, quali il tipo di danno, l’estensione (diffusa o focale) e la sede, configurando così diversi modelli di lesione (lieve, moderata, severa). Tra le principali conseguenze neuropsicologiche osservabili in questa sindrome, la riduzione della velocità di processamento delle informazioni è frequentemente riportata in letteratura e questa potrebbe contribuire ad enfatizzare gli importanti deficit attentivi, di orientamento e di funzionamento esecutivo che sono riscontrabili in questi pazienti. Diverse componenti dell’attenzione vengono infatti invalidate nel TCE, tra cui l’attenzione selettiva, l’attenzione sostenuta, l’attenzione divisa e quella alternata. Dato il suo riconoscimento come core-function, ovvero come abilità cardine dell’individuo che garantisce il corretto funzionamento di tutte le funzioni cognitive superiori, un’appropriata valutazione dell’entità del deficit attentivo ed un funzionale intervento riabilitativo sono fondamentali al fine di perseguire il miglior recupero possibile. Fino ad oggi, sono principalmente due le tecniche che sono state utilizzate nel trattamento neuroriabilitativo dei pazienti con trauma cranico, ovvero le tecniche tradizionali e quelle computerizzate. Le prime si contraddistinguono per l’impiego di strategie cognitive che hanno lo scopo di rieducare i deficit cognitivi del paziente (approccio riparativo), o di alleviarli sfruttando le abilità risparmiate per compensare quelle compromesse (approccio compensativo). Le seconde, invece, favoriscono il processo riabilitativo adottando dispositivi informatici (computer e tablet) che il soggetto può utilizzare in sostituzione dei tradizionali test carta e matita. Il presente studio ha l’obiettivo di offrire una visione attuale del settore clinico, illustrando quelle che sono le più recenti ed innovative tecnologie applicate nella diagnosi e nella riabilitazione del paziente con lesione traumatica. In particolare, si vedrà presentata la moderna strumentazione in realtà virtuale la quale, utilizzando dei visori montati in testa come un caschetto, è in grado di proiettare il soggetto all’interno di ambientazioni virtuali tridimensionali create specificamente per le caratteristiche dell’intervento. Proprio queste proprietà, insieme ai limitati effetti collaterali ed ai sempre più accessibili costi richiesti per questi dispositivi, rendono la tecnologia virtuale un’interessante opportunità da sfruttare nel trattamento del paziente con lesione cerebrale traumatica.

La riabilitazione con tecniche di realtà virtuale nel paziente con trauma cranico

ROSSI, FEDERICO
2020/2021

Abstract

La gravità del trauma cranio encefalico (TCE) dipende da un largo numero di fattori, quali il tipo di danno, l’estensione (diffusa o focale) e la sede, configurando così diversi modelli di lesione (lieve, moderata, severa). Tra le principali conseguenze neuropsicologiche osservabili in questa sindrome, la riduzione della velocità di processamento delle informazioni è frequentemente riportata in letteratura e questa potrebbe contribuire ad enfatizzare gli importanti deficit attentivi, di orientamento e di funzionamento esecutivo che sono riscontrabili in questi pazienti. Diverse componenti dell’attenzione vengono infatti invalidate nel TCE, tra cui l’attenzione selettiva, l’attenzione sostenuta, l’attenzione divisa e quella alternata. Dato il suo riconoscimento come core-function, ovvero come abilità cardine dell’individuo che garantisce il corretto funzionamento di tutte le funzioni cognitive superiori, un’appropriata valutazione dell’entità del deficit attentivo ed un funzionale intervento riabilitativo sono fondamentali al fine di perseguire il miglior recupero possibile. Fino ad oggi, sono principalmente due le tecniche che sono state utilizzate nel trattamento neuroriabilitativo dei pazienti con trauma cranico, ovvero le tecniche tradizionali e quelle computerizzate. Le prime si contraddistinguono per l’impiego di strategie cognitive che hanno lo scopo di rieducare i deficit cognitivi del paziente (approccio riparativo), o di alleviarli sfruttando le abilità risparmiate per compensare quelle compromesse (approccio compensativo). Le seconde, invece, favoriscono il processo riabilitativo adottando dispositivi informatici (computer e tablet) che il soggetto può utilizzare in sostituzione dei tradizionali test carta e matita. Il presente studio ha l’obiettivo di offrire una visione attuale del settore clinico, illustrando quelle che sono le più recenti ed innovative tecnologie applicate nella diagnosi e nella riabilitazione del paziente con lesione traumatica. In particolare, si vedrà presentata la moderna strumentazione in realtà virtuale la quale, utilizzando dei visori montati in testa come un caschetto, è in grado di proiettare il soggetto all’interno di ambientazioni virtuali tridimensionali create specificamente per le caratteristiche dell’intervento. Proprio queste proprietà, insieme ai limitati effetti collaterali ed ai sempre più accessibili costi richiesti per questi dispositivi, rendono la tecnologia virtuale un’interessante opportunità da sfruttare nel trattamento del paziente con lesione cerebrale traumatica.
ITA
The severity of traumatic brain injury (TBI) depends on a large number of factors, including the type of injury, the extension (diffuse or focal) and the location, resulting in different patterns of damage (mild, moderate, severe). Amongst main neuropsychological consequences caused by this syndrome, reduction of information processing speed is frequently reported in literature and it may contribute to highlight deficits in attention, orientation and executive functioning which are typical of these patients. Indeed, there are many components of attention that can be affected by TBI, in particular selective attention, sustained attention, divided attention and alternating attention. Due to his recognition as core-function, which is a central ability of the subject that ensure the correct functioning of all the higher cognitive functions, it’s very important to do a proper assessment of the severity of the attention deficit and to perform a functional intervention. Up to now, there were two major techniques used in the neurehabilitative treatment of patient with head injury, the traditional techniques and the computerized ones. First ones are characterized by the use of cognitive strategies that rehabilitates the deficits of subjects (restorative approach) or that relieves them by using compensatory methods (compensative approach). Instead, second ones promotes the rehabilitation process by taking digital devices (computer and tablet) that subjects can use in sostitution of traditional tests. The aim of the present study is to give a current view of clinical field by presenting the most recent and innovative techniques used in the assessment and in the rehabilitation of patients with traumatic brain injury. In particular, virtual rehability tool will be shown, which is able to project the subject in a virtual environment by using head-mounted displays. Thanks to these properties, jointly with the limitated collateral effects and with the low cost of these devices, virtual technology become an interesting opportunity to use in the therapy of the patient with traumatic brain injury.
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