Background: Head and neck cancers (HNCs) account for 3% of all malignancies in Italy, with a 5-year survival rate of 60% and a significant clinical impact. Their presence causes mechanical obstruction and symptoms, such as dysphagia and local pain, which compromise the functions of this delicate anatomical region, including chewing and swallowing. As a result, 50% of patients suffer from malnutrition, which negatively impacts on surgical outcomes, favoring the onset of postoperative complications. Objectives: this study evaluates the weight of patients' nutritional status, defined via biochemical tests, questionnaires and prognostic scores, on the development of post-surgical complications. The aim is to use these tools to early diagnose overt or at-risk malnutrition, in order to identify and correcting nutritional alterations and improving post-operative course and outcomes. Materials and methods: sixty patients, undergoing surgery for HNCs, were voluntarily enrolled. In the pre-admission setting, a specific nutritional history was collected for each patient; nutritional questionnaires (MUST, PG-SGA, S-FFQ, and MediLite) were administered, and a blood sample was taken to measure the concentrations of various biochemical-nutritional parameters (including albumin, ferritin, transferrin, vitamins, and thyroid hormones). In the post-operative setting, during the ordinary hospitalization, the occurrence of surgical complications, such as surgical wound dehiscence, fistulas, bleeding, and infections was evaluated. Finally, a statistical evaluation of the collected data was performed to identify relevant correlations. Results: the questionnaires and nutritional scores proved to be excellent risk predictors of post-operative complications: for example, 56% of patients who developed an infection were malnourished according to the PG-SGA criteria. Statistically significant correlations also emerged between various surgical complications and biochemical alterations: some already well-known in the literature (e.g., high ferritin levels increase the risk of surgical wound dehiscence), others unexpected (e.g., high vitamin E levels correlate with increased hemorrhagic manifestations). Discussion: nutritional status, which is often compromised in patients with HNCs, is a determining factor in ensuring optimal post-operative outcomes. It is crucial to early diagnose and treat nutritional imbalances, using questionnaires, scores, and biochemical laboratory analyses as screening tools to be applied consistently, making them an integral part of routine clinical practice.
Premessa: i tumori maligni cervico-cefalici rappresentano il 3% delle neoplasie maligne in Italia, con sopravvivenza media a 5 anni del 60% e considerevole impatto clinico. La loro presenza determina infatti ingombro meccanico e sintomi, come disfagia e dolore locale, che compromettono le funzionalità che normalmente competono a questa delicata regione anatomica, fra cui masticazione e deglutizione. Di conseguenza, il 50% dei pazienti affetti presenta uno stato di malnutrizione, il quale incide negativamente sugli esiti del trattamento chirurgico, favorendo l’insorgenza di complicanze post-operatorie. Obiettivi: questo lavoro valuta l’impatto che lo stato nutrizionale dei pazienti, definito secondo strumenti quali esami bioumorali, questionari e score prognostici, esercita nel condizionare lo sviluppo di complicanze post-chirurgiche. Lo scopo è utilizzare tali strumenti per diagnosticare precocemente stati di malnutrizione conclamata o a rischio, così da individuare e correggere le alterazioni nutrizionali e migliorare il decorso post-operatorio dei pazienti. Materiali e metodi: 60 pazienti operati per tumori cervico-cefalici sono stati arruolati su base volontaria. In regime di prericovero, per ognuno di essi, è stata raccolta un’anamnesi nutrizionale specifica, sono stati somministrati dei questionari nutrizionali (MUST, PG-SGA, S-FFQ e MediLite) ed è stato prelevato un campione ematico per misurare le concentrazioni di diversi parametri biochimico-nutrizionali (fra i quali albumina, ferritina, transferrina, vitamine, ormoni tiroidei). Nel post-operatorio, in regime di ricovero ordinario, è stata poi valutata l’insorgenza di complicanze chirurgiche quali deiscenze di ferita chirurgica, fistole, sanguinamenti e infezioni. Si è infine proceduto all’analisi statistica dei dati raccolti per individuare correlazioni statisticamente significative. Risultati: i questionari e gli score nutrizionali si sono rivelati ottimi predittori del rischio di complicanze post-operatorie: ad esempio, il 56% dei pazienti andati incontro ad infezione erano classificati come malnutriti secondo il PG-SGA. Sono emerse anche correlazioni statisticamente significative fra diverse complicanze chirurgiche e alterazioni biochimiche: alcune già consolidate in letteratura (ad esempio, alti valori di ferritina aumentano il rischio di deiscenza della ferita chirurgica), altre inattese (ad esempio, alti valori di vitamina E correlano con maggiori manifestazioni emorragiche). Discussione: lo stato nutrizionale, frequentemente compromesso nei pazienti affetti da tumori maligni cervico-cefalici, è un fattore determinante nel garantire un ottimale decorso post-operatorio. È importante identificare e trattare precocemente situazioni di criticità nutrizionale, avvalendosi di questionari, score e analisi laboratoristiche bioumorali come strumenti di screening da applicare con costanza, rendendoli parte integrante della pratica clinica usuale.
Valutazione nutrizionale nei pazienti affetti da tumori maligni cervico-cefalici: impatto sugli esiti chirurgici
DI FALCO, WALTER PIO
2023/2024
Abstract
Premessa: i tumori maligni cervico-cefalici rappresentano il 3% delle neoplasie maligne in Italia, con sopravvivenza media a 5 anni del 60% e considerevole impatto clinico. La loro presenza determina infatti ingombro meccanico e sintomi, come disfagia e dolore locale, che compromettono le funzionalità che normalmente competono a questa delicata regione anatomica, fra cui masticazione e deglutizione. Di conseguenza, il 50% dei pazienti affetti presenta uno stato di malnutrizione, il quale incide negativamente sugli esiti del trattamento chirurgico, favorendo l’insorgenza di complicanze post-operatorie. Obiettivi: questo lavoro valuta l’impatto che lo stato nutrizionale dei pazienti, definito secondo strumenti quali esami bioumorali, questionari e score prognostici, esercita nel condizionare lo sviluppo di complicanze post-chirurgiche. Lo scopo è utilizzare tali strumenti per diagnosticare precocemente stati di malnutrizione conclamata o a rischio, così da individuare e correggere le alterazioni nutrizionali e migliorare il decorso post-operatorio dei pazienti. Materiali e metodi: 60 pazienti operati per tumori cervico-cefalici sono stati arruolati su base volontaria. In regime di prericovero, per ognuno di essi, è stata raccolta un’anamnesi nutrizionale specifica, sono stati somministrati dei questionari nutrizionali (MUST, PG-SGA, S-FFQ e MediLite) ed è stato prelevato un campione ematico per misurare le concentrazioni di diversi parametri biochimico-nutrizionali (fra i quali albumina, ferritina, transferrina, vitamine, ormoni tiroidei). Nel post-operatorio, in regime di ricovero ordinario, è stata poi valutata l’insorgenza di complicanze chirurgiche quali deiscenze di ferita chirurgica, fistole, sanguinamenti e infezioni. Si è infine proceduto all’analisi statistica dei dati raccolti per individuare correlazioni statisticamente significative. Risultati: i questionari e gli score nutrizionali si sono rivelati ottimi predittori del rischio di complicanze post-operatorie: ad esempio, il 56% dei pazienti andati incontro ad infezione erano classificati come malnutriti secondo il PG-SGA. Sono emerse anche correlazioni statisticamente significative fra diverse complicanze chirurgiche e alterazioni biochimiche: alcune già consolidate in letteratura (ad esempio, alti valori di ferritina aumentano il rischio di deiscenza della ferita chirurgica), altre inattese (ad esempio, alti valori di vitamina E correlano con maggiori manifestazioni emorragiche). Discussione: lo stato nutrizionale, frequentemente compromesso nei pazienti affetti da tumori maligni cervico-cefalici, è un fattore determinante nel garantire un ottimale decorso post-operatorio. È importante identificare e trattare precocemente situazioni di criticità nutrizionale, avvalendosi di questionari, score e analisi laboratoristiche bioumorali come strumenti di screening da applicare con costanza, rendendoli parte integrante della pratica clinica usuale.File | Dimensione | Formato | |
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