La ripresa in soggettiva, definita anche soggettiva, è una delle figure più ricorrenti e affascinanti del linguaggio cinematografico. Qualsiasi spettatore con una minima esperienza di visione ne riesce a comprendere la natura e il funzionamento, senza tuttavia conoscerne il nome e le modalità d'uso. Al giorno d'oggi appare come una figura del tutto naturale, che non ha bisogno di essere spiegata per essere compresa. Questo perché, già all'inizio del secolo precedente, è stata ampiamente usata per rappresentare sullo schermo ciò che vede un personaggio, depositandosi nella memoria collettiva e diventando una figura riconosciuta dai più. Addentrandosi nelle cinematografie di tutto il mondo, ha saputo assumere forme differenti, adattandosi alle più svariate esigenze dei cineasti che hanno contribuito a mutarne la forma. Se al giorno d'oggi ci appare naturale, è perché questo tipo di ripresa, che ha percorso più di un secolo di cinema, ha subito continue trasformazioni, senza mai uscirne svilita. Lo scopo di questa ricerca è studiare come la ripresa in soggettiva sia stata adoperata nei diversi contesti temporali e culturali della storia del cinema, al fine di comprendere le ragioni che hanno portato al suo uso e alla sua diffusione.
Nello sguardo del personaggio. Usi della ripresa in soggettiva nella storia del cinema
BERTOLOTTO, FABIO
2020/2021
Abstract
La ripresa in soggettiva, definita anche soggettiva, è una delle figure più ricorrenti e affascinanti del linguaggio cinematografico. Qualsiasi spettatore con una minima esperienza di visione ne riesce a comprendere la natura e il funzionamento, senza tuttavia conoscerne il nome e le modalità d'uso. Al giorno d'oggi appare come una figura del tutto naturale, che non ha bisogno di essere spiegata per essere compresa. Questo perché, già all'inizio del secolo precedente, è stata ampiamente usata per rappresentare sullo schermo ciò che vede un personaggio, depositandosi nella memoria collettiva e diventando una figura riconosciuta dai più. Addentrandosi nelle cinematografie di tutto il mondo, ha saputo assumere forme differenti, adattandosi alle più svariate esigenze dei cineasti che hanno contribuito a mutarne la forma. Se al giorno d'oggi ci appare naturale, è perché questo tipo di ripresa, che ha percorso più di un secolo di cinema, ha subito continue trasformazioni, senza mai uscirne svilita. Lo scopo di questa ricerca è studiare come la ripresa in soggettiva sia stata adoperata nei diversi contesti temporali e culturali della storia del cinema, al fine di comprendere le ragioni che hanno portato al suo uso e alla sua diffusione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34775