Il Processo è un film del 1962, diretto da Orson Welles. Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Franz Kafka, ma può e deve essere considerato come un’opera autonoma. Orson Welles, partendo dal romanzo, utilizza le potenzialità del mezzo e del linguaggio cinematografico per creare un’opera d’arte personale, e non si limita a illustrare sul grande schermo il romanzo di Kafka. Questo lavoro non si occuperà perciò di confrontare e comparare romanzo e film; gli aspetti più strettamente contenutistici non saranno presi in considerazione. L’obbiettivo di questa tesi è analizzare le soluzioni formali trovate dal regista e le modalità della messa in scena del film, concentrandosi sul linguaggio cinematografico e sulle sue peculiari caratteristiche e potenzialità. L’analisi del film è strutturata in tre capitoli: il primo riguarda la logica del sogno, il secondo il montaggio e il terzo i personaggi femminili. La logica del sogno caratterizza e struttura l’intero film. Tralasciando gli aspetti onirici della trama, generalmente ereditati da Kafka, il capitolo si concentra sulle soluzioni cinematografiche messe in atto da Orson Welles per rendere Il Processo un’esperienza onirica. Nel capitolo si discute anche il rapporto e la parentela tra cinema e sogno in generale, anche in questo caso non da un punto di vista contenutistico ma da un punto di vista formale. Il secondo capitolo si occupa di analizzare il montaggio del film. Cercando di evitare semplificazioni e banalizzazioni a riguardo di questo strumento cinematografico, nel capitolo si discute la struttura più ampia e generale del film, mettendo in evidenza alcune tendenze e opposizioni nel montaggio tra le scene e tra le sequenze. Vengono poi analizzate alcune sequenze significative più nel dettaglio e con una prospettiva più interna, cercando di descrivere le molte funzioni e gli usi espressivi del montaggio nel film. Il capitolo sui personaggi femminili analizza i metodi e le soluzioni che caratterizzano la messa in scena di questi personaggi. Nel Processo sono presenti molte donne: l’obbiettivo del capitolo è di ragionare sul modo in cui vengono presentate nel film, da un punto di vista cinematografico. Si analizzano quindi le scelte registiche che caratterizzano e differenziano i vari personaggi femminili, cercando di interpretare in modo significativo le modalità della messa in scena che li riguardano.

"Il Processo" di Orson Welles - il sogno, il montaggio, i personaggi femminili

PELLEGRINO, FRANCESCO
2020/2021

Abstract

Il Processo è un film del 1962, diretto da Orson Welles. Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Franz Kafka, ma può e deve essere considerato come un’opera autonoma. Orson Welles, partendo dal romanzo, utilizza le potenzialità del mezzo e del linguaggio cinematografico per creare un’opera d’arte personale, e non si limita a illustrare sul grande schermo il romanzo di Kafka. Questo lavoro non si occuperà perciò di confrontare e comparare romanzo e film; gli aspetti più strettamente contenutistici non saranno presi in considerazione. L’obbiettivo di questa tesi è analizzare le soluzioni formali trovate dal regista e le modalità della messa in scena del film, concentrandosi sul linguaggio cinematografico e sulle sue peculiari caratteristiche e potenzialità. L’analisi del film è strutturata in tre capitoli: il primo riguarda la logica del sogno, il secondo il montaggio e il terzo i personaggi femminili. La logica del sogno caratterizza e struttura l’intero film. Tralasciando gli aspetti onirici della trama, generalmente ereditati da Kafka, il capitolo si concentra sulle soluzioni cinematografiche messe in atto da Orson Welles per rendere Il Processo un’esperienza onirica. Nel capitolo si discute anche il rapporto e la parentela tra cinema e sogno in generale, anche in questo caso non da un punto di vista contenutistico ma da un punto di vista formale. Il secondo capitolo si occupa di analizzare il montaggio del film. Cercando di evitare semplificazioni e banalizzazioni a riguardo di questo strumento cinematografico, nel capitolo si discute la struttura più ampia e generale del film, mettendo in evidenza alcune tendenze e opposizioni nel montaggio tra le scene e tra le sequenze. Vengono poi analizzate alcune sequenze significative più nel dettaglio e con una prospettiva più interna, cercando di descrivere le molte funzioni e gli usi espressivi del montaggio nel film. Il capitolo sui personaggi femminili analizza i metodi e le soluzioni che caratterizzano la messa in scena di questi personaggi. Nel Processo sono presenti molte donne: l’obbiettivo del capitolo è di ragionare sul modo in cui vengono presentate nel film, da un punto di vista cinematografico. Si analizzano quindi le scelte registiche che caratterizzano e differenziano i vari personaggi femminili, cercando di interpretare in modo significativo le modalità della messa in scena che li riguardano.
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