Background and objective: Duchenne muscular dystrophy is a lethal, X-linked recessive neuromuscular disorder whose prevalence in the general population is estimated to be 2.8/100,000. The history of the disease has changed over time due to both the introduction of innovative therapies and increasingly multidisciplinary patient management. The aim of our study is to evaluate the main clinical-auxological and endocrine-metabolic parameters of a cohort of children and adolescents with DMD and to correlate them with the corticosteroid (CS) and possibly gene therapy in place. Patients and methods: the present study evaluated 22 children with DMD followed at the Paediatric Endocrinology SSD of the Regina Margherita Children's Hospital in Turin; demographic, auxological, haematochemical, radiological and therapeutic information was collected for each of them at the first visit, at the short- and long-term follow-up. Results: Although the diagnosis and subsequent initiation of CS therapy are early, the time to endocrinological follow-up is currently about 7 years. Regarding auxological data, there is a prevalence of 59.1% of patients with short stature (<-2SDS) at the first check-up, which is maintained during follow-up and without statistically significant differences between patients on CS monotherapy and patients on dual therapy (CS + gene therapy). Within the study cohort, following the finding of short stature, reduced growth velocity and pathological results on the GH secretion stimulus test, 2 patients started rhGH replacement therapy, with monitoring of the efficacy on growth and metabolic effects. The prevalence of weight excess increased from 50% to 66.7% during the follow-up, in the absence of significant differences in weight and BMI between patients on monotherapy and those on dual therapy, and in association with a finding of hypercholesterolaemia and hypertriglyceridaemia in about 80% of the children. There was also a high prevalence of pubertal delay (81.8% at the first check-up vs. 66.7% at the last check-up), a side effect of CS therapy inducing hypogonadotropic hypogonadism. Among these, 2 patients started testosterone replacement therapy after pathological LHRH testing at the age of more than 14 years. In relation to the topic of bone health, the calcium-phosphorus metabolism and vitamin status were assessed, most of which were in range, as well as the results of instrumental investigations such as densitometry and spinal X-ray. It was found that 95.5% of the patients had a femoral z-score <-2 SD and 59.1% a lumbar z-score <-2SD, confirming the high prevalence of early osteoporosis in these patients. Vertebral fragility failure occurred in 13.6% of the patients, leading to the initiation of bisphosphonate therapy. Conclusions: The data collected in this study underline the importance of starting endocrinological monitoring at an early stage, also in view of the new therapeutic possibilities that will alter the disease progression and life expectancy of patients with DMD, to check the prevalence of any endocrinological disorders and their progress over time, and to start an earlier and more personalised treatment. Attention to these issues also becomes mandatory in a multidisciplinary approach, in shared diagnostic and therapeutic pathways, in order to better manage the complexity of the disease and improve the quality of life of these patients.

Background e obiettivi: La distrofia muscolare di Duchenne è una patologia neuromuscolare letale, X-linked recessiva, la cui prevalenza nella popolazione generale si stima essere 2.8/100.000. La storia della patologia è cambiata nel tempo sia grazie all’introduzione di terapie innovative, sia grazie ad una gestione sempre più multidisciplinare del paziente. Il nostro studio si pone l’obiettivo di valutare i principali parametri clinico-auxologici ed endocrino-metabolici di una coorte di bambini e adolescenti affetti da DMD e di correlarli alla terapia corticosteroidea (CS) ed eventualmente genica in atto. Pazienti e metodi: Il presente studio ha valutato 22 bambini affetti da DMD seguiti presso la SSD Endocrinologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino; per ciascuno di essi sono state raccolte informazioni demografiche, auxologiche, ematochimiche, radiologiche e terapeutiche alla prima visita, al follow up a breve e a lungo termine. Risultati: Sebbene la diagnosi e il conseguente avvio di terapia CS siano precoci, attualmente il tempo che intercorre per la presa in carico endocrinologica risulta di circa 7 anni. Per quanto concerne i dati auxologici, si evidenzia una prevalenza del 59.1% di pazienti con bassa statura (<-2SDS) al primo controllo, che si va a mantenere nel corso del follow up e senza differenze statisticamente significative tra i pazienti in monoterapia CS e i pazienti in doppia terapia (CS + genica). All’interno della coorte in studio, in seguito al riscontro di bassa statura, ridotta velocità di crescita e risultati patologici al test da stimolo per la secrezione di GH, 2 pazienti hanno avviato la terapia sostitutiva con rhGH, con monitoraggio dell’efficacia sulla crescita ed effetti metabolici. La prevalenza di eccesso ponderale è aumentata da 50% a 66.7% nel corso del follow up, in assenza di differenze significative di peso e BMI tra i pazienti in CS monoterapia e quelli in doppia terapia e in associazione a un riscontro di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia in circa l’80% dei bambini. Si è evidenziata anche un’elevata prevalenza di ritardo puberale (81.8% al primo controllo vs 66.7% all’ultimo), effetto collaterale della terapia CS che induce ipogonadismo ipogonadotropo. Tra questi, 2 pazienti hanno avviato la terapia sostitutiva con testosterone dopo LHRH test patologico in età superiore ai 14 anni. Relativamente al tema della salute dell’osso, si sono valutati il metabolismo calcio-fosforico e lo stato vitaminico, risultati per la maggior parte in range, e i risultati delle indagini strumentali, quali la densitometria e la Rx della colonna. È emerso che il 95.5% dei pazienti presenta un valore di z-score femorale <-2 SD e il 59.1% uno z-score lombare <-2SD, confermando l’elevata prevalenza di osteoporosi precoce in questi pazienti. Il 13.6% dei pazienti è andato incontro a cedimenti vertebrali da fragilità portando così all’avvio della terapia con bifosfonati. Conclusioni: I dati raccolti nel presente studio sottolineano l’importanza di avviare precocemente un monitoraggio endocrinologico, anche in virtù delle nuove possibilità terapeutiche che andranno a modificare la progressione di malattia e la spettanza di vita dei pazienti con DMD, per verificare la prevalenza di eventuali disordini endocrinologici e il loro andamento nel tempo, ed avviare una presa in carico più precoce e personalizzata. L’attenzione anche su tali problematiche diventa pertanto mandatoria in una presa in carico multidisciplinare, in percorsi diagnostici e terapeutici condivisi, con il fine di gestire al meglio la complessità della patologia e di migliorare la qualità di vita di questi pazienti.

Distrofia muscolare di Duchenne: aspetti auxologici ed endocrino-metabolici in una coorte di pazienti in età evolutiva

AIMONE PRINA, VALERIA
2023/2024

Abstract

Background e obiettivi: La distrofia muscolare di Duchenne è una patologia neuromuscolare letale, X-linked recessiva, la cui prevalenza nella popolazione generale si stima essere 2.8/100.000. La storia della patologia è cambiata nel tempo sia grazie all’introduzione di terapie innovative, sia grazie ad una gestione sempre più multidisciplinare del paziente. Il nostro studio si pone l’obiettivo di valutare i principali parametri clinico-auxologici ed endocrino-metabolici di una coorte di bambini e adolescenti affetti da DMD e di correlarli alla terapia corticosteroidea (CS) ed eventualmente genica in atto. Pazienti e metodi: Il presente studio ha valutato 22 bambini affetti da DMD seguiti presso la SSD Endocrinologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino; per ciascuno di essi sono state raccolte informazioni demografiche, auxologiche, ematochimiche, radiologiche e terapeutiche alla prima visita, al follow up a breve e a lungo termine. Risultati: Sebbene la diagnosi e il conseguente avvio di terapia CS siano precoci, attualmente il tempo che intercorre per la presa in carico endocrinologica risulta di circa 7 anni. Per quanto concerne i dati auxologici, si evidenzia una prevalenza del 59.1% di pazienti con bassa statura (<-2SDS) al primo controllo, che si va a mantenere nel corso del follow up e senza differenze statisticamente significative tra i pazienti in monoterapia CS e i pazienti in doppia terapia (CS + genica). All’interno della coorte in studio, in seguito al riscontro di bassa statura, ridotta velocità di crescita e risultati patologici al test da stimolo per la secrezione di GH, 2 pazienti hanno avviato la terapia sostitutiva con rhGH, con monitoraggio dell’efficacia sulla crescita ed effetti metabolici. La prevalenza di eccesso ponderale è aumentata da 50% a 66.7% nel corso del follow up, in assenza di differenze significative di peso e BMI tra i pazienti in CS monoterapia e quelli in doppia terapia e in associazione a un riscontro di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia in circa l’80% dei bambini. Si è evidenziata anche un’elevata prevalenza di ritardo puberale (81.8% al primo controllo vs 66.7% all’ultimo), effetto collaterale della terapia CS che induce ipogonadismo ipogonadotropo. Tra questi, 2 pazienti hanno avviato la terapia sostitutiva con testosterone dopo LHRH test patologico in età superiore ai 14 anni. Relativamente al tema della salute dell’osso, si sono valutati il metabolismo calcio-fosforico e lo stato vitaminico, risultati per la maggior parte in range, e i risultati delle indagini strumentali, quali la densitometria e la Rx della colonna. È emerso che il 95.5% dei pazienti presenta un valore di z-score femorale <-2 SD e il 59.1% uno z-score lombare <-2SD, confermando l’elevata prevalenza di osteoporosi precoce in questi pazienti. Il 13.6% dei pazienti è andato incontro a cedimenti vertebrali da fragilità portando così all’avvio della terapia con bifosfonati. Conclusioni: I dati raccolti nel presente studio sottolineano l’importanza di avviare precocemente un monitoraggio endocrinologico, anche in virtù delle nuove possibilità terapeutiche che andranno a modificare la progressione di malattia e la spettanza di vita dei pazienti con DMD, per verificare la prevalenza di eventuali disordini endocrinologici e il loro andamento nel tempo, ed avviare una presa in carico più precoce e personalizzata. L’attenzione anche su tali problematiche diventa pertanto mandatoria in una presa in carico multidisciplinare, in percorsi diagnostici e terapeutici condivisi, con il fine di gestire al meglio la complessità della patologia e di migliorare la qualità di vita di questi pazienti.
Duchenne muscular dystrophy: auxological and endocrine-metabolic aspects in a cohort of patients in developmental age
Background and objective: Duchenne muscular dystrophy is a lethal, X-linked recessive neuromuscular disorder whose prevalence in the general population is estimated to be 2.8/100,000. The history of the disease has changed over time due to both the introduction of innovative therapies and increasingly multidisciplinary patient management. The aim of our study is to evaluate the main clinical-auxological and endocrine-metabolic parameters of a cohort of children and adolescents with DMD and to correlate them with the corticosteroid (CS) and possibly gene therapy in place. Patients and methods: the present study evaluated 22 children with DMD followed at the Paediatric Endocrinology SSD of the Regina Margherita Children's Hospital in Turin; demographic, auxological, haematochemical, radiological and therapeutic information was collected for each of them at the first visit, at the short- and long-term follow-up. Results: Although the diagnosis and subsequent initiation of CS therapy are early, the time to endocrinological follow-up is currently about 7 years. Regarding auxological data, there is a prevalence of 59.1% of patients with short stature (<-2SDS) at the first check-up, which is maintained during follow-up and without statistically significant differences between patients on CS monotherapy and patients on dual therapy (CS + gene therapy). Within the study cohort, following the finding of short stature, reduced growth velocity and pathological results on the GH secretion stimulus test, 2 patients started rhGH replacement therapy, with monitoring of the efficacy on growth and metabolic effects. The prevalence of weight excess increased from 50% to 66.7% during the follow-up, in the absence of significant differences in weight and BMI between patients on monotherapy and those on dual therapy, and in association with a finding of hypercholesterolaemia and hypertriglyceridaemia in about 80% of the children. There was also a high prevalence of pubertal delay (81.8% at the first check-up vs. 66.7% at the last check-up), a side effect of CS therapy inducing hypogonadotropic hypogonadism. Among these, 2 patients started testosterone replacement therapy after pathological LHRH testing at the age of more than 14 years. In relation to the topic of bone health, the calcium-phosphorus metabolism and vitamin status were assessed, most of which were in range, as well as the results of instrumental investigations such as densitometry and spinal X-ray. It was found that 95.5% of the patients had a femoral z-score <-2 SD and 59.1% a lumbar z-score <-2SD, confirming the high prevalence of early osteoporosis in these patients. Vertebral fragility failure occurred in 13.6% of the patients, leading to the initiation of bisphosphonate therapy. Conclusions: The data collected in this study underline the importance of starting endocrinological monitoring at an early stage, also in view of the new therapeutic possibilities that will alter the disease progression and life expectancy of patients with DMD, to check the prevalence of any endocrinological disorders and their progress over time, and to start an earlier and more personalised treatment. Attention to these issues also becomes mandatory in a multidisciplinary approach, in shared diagnostic and therapeutic pathways, in order to better manage the complexity of the disease and improve the quality of life of these patients.
RAMENGHI, UGO
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