Le piattaforme digitali e il caso Instagram

Ho deciso allora di scandagliare più a fondo il sistema del social media. Sono partita dal primo capitolo con una ricostruzione, per momenti, dei fatti più importanti del ventesimo secolo. Dalla nascita di ARPANET che aveva come unico scopo la suddivisione della potenza di calcolo tra più macchine, all’ascesa delle dot.com periodo di grandi investimenti nel settore tech che però a lungo andare, anche a causa di una politica monetaria ultra accomodante ha gettato le basi per la crisi immobiliare del 2008, detta anche Grande Recessione. Passata la crisi, si apre un nuovo scenario. Le persone, soprattutto in America, iniziano a guardarsi intorno e a vedere una grande mole di oggetti, magari ancora da finire da pagare, che non li rendono più felici. Complice questo fatto e la diffusione del World Wide Web si sviluppa la sharing economy un modello che dipende di più dal capitale sociale che da quello economico. Un sistema che permette la condivisione di risorse, soprattutto attraverso la rete che oggi sta prendendo sempre più piede, basti pensare al car sharing. Per concludere il capitolo ho deciso di affrontare la quarta rivoluzione industriale che rappresenta la grande trasformazione in corso oggi, i cui effetti non sono ancora del tutto tangibili. Nel secondo capitolo ho affrontato il grande mondo delle piattaforme, di cui non esiste una definizione univoca. Ho analizzato quali sono stati i cambiamenti che hanno portato, dalla modifica di tutta la catena del valore all’interno delle aziende, al nuovo ruolo del consumatore detto prosumer. Ho poi ripreso le parole di Srnicek per tentare di classificare le piattaforme. Il terzo capitolo si concentra invece, sui social network e in particolare Instagram. Ho cercato di focalizzarmi su come questi abbiamo completamente cambiato il nostro modo di relazionarci, di comunicare per poi passare alla narrazione di Instagram il social network dedicato alle immagini, con un piccolo focus sul ruolo degli Instagramers.