La presente ricerca sperimentale si è proposta di indagare le ripercussioni che la pandemia di CoVid-19 ancora in corso ha generato su un campione di lavoratori indipendenti, costituito da nativi e da lavoratori stranieri, dal punto di vista psicologico, sociale ed economico, modificando il preesistente livello di benessere lavorativo. In particolare, si è voluto verificare se la situazione di emergenza da CoVid-19 abbia aggravato il presunto svantaggio dei lavoratori immigrati. Per fare ciò si è partiti da uno studio preliminare del concetto di benessere lavorativo, esaminando i contributi che ne hanno permesso la creazione e l’evoluzione. Viene inoltre effettuata una panoramica delle ripercussioni che la pandemia ha avuto sulla popolazione in generale e sul mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo, con particolare riguardo alle motivazioni che hanno portato a scegliere quest’ultimo come tipologia di lavoro esaminata nell’indagine. Nella parte sperimentale della presente tesi, vengono indagati gli effetti psicologici che la pandemia ha generato su un campione di lavoratori indipendenti, sia italiani che stranieri, al fine di valutare l’eventuale conformità o difformità dei vari vissuti. Inoltre, viene posta particolare attenzione ai fattori generatori di malessere, e, viceversa, ai fattori che hanno permesso il mantenimento di una parvenza di normalità, da un punto di vista personale e professionale, che in alcuni casi hanno stimolato l’attuazione di strategie innovative, mostrando la resilienza dei lavoratori.

Il Benessere Lavorativo In Tempo di CoVid-19 Indagine Qualitativa su un Campione Di Lavoratori Autonomi Stranieri e Autoctoni Della Citta’ di Sassari

PUTZU, GIULIA
2020/2021

Abstract

La presente ricerca sperimentale si è proposta di indagare le ripercussioni che la pandemia di CoVid-19 ancora in corso ha generato su un campione di lavoratori indipendenti, costituito da nativi e da lavoratori stranieri, dal punto di vista psicologico, sociale ed economico, modificando il preesistente livello di benessere lavorativo. In particolare, si è voluto verificare se la situazione di emergenza da CoVid-19 abbia aggravato il presunto svantaggio dei lavoratori immigrati. Per fare ciò si è partiti da uno studio preliminare del concetto di benessere lavorativo, esaminando i contributi che ne hanno permesso la creazione e l’evoluzione. Viene inoltre effettuata una panoramica delle ripercussioni che la pandemia ha avuto sulla popolazione in generale e sul mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo, con particolare riguardo alle motivazioni che hanno portato a scegliere quest’ultimo come tipologia di lavoro esaminata nell’indagine. Nella parte sperimentale della presente tesi, vengono indagati gli effetti psicologici che la pandemia ha generato su un campione di lavoratori indipendenti, sia italiani che stranieri, al fine di valutare l’eventuale conformità o difformità dei vari vissuti. Inoltre, viene posta particolare attenzione ai fattori generatori di malessere, e, viceversa, ai fattori che hanno permesso il mantenimento di una parvenza di normalità, da un punto di vista personale e professionale, che in alcuni casi hanno stimolato l’attuazione di strategie innovative, mostrando la resilienza dei lavoratori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/34542