OBJECTIVE: Comparison of the efficacy and adverse effects of oxibuprocaine hydrochloride and dexmedetomidine in the prevention of pain during eye examination for ROP screening in premature infants. METHODS AND PATIENTS: observational, prospective, single-center cohort study from January 2023 to March 2024 in a population of premature infants in two Neonatal Intensive Care departments of the Sant'Anna Hospital in Turin; patients were divided in two group based on department TINO (Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera) and TINC (Terapia Intensiva Neonatale Clinica).Patients were selected based on ROP screening indications: birth weight ≤ 1500 g and/or gestational age <31 weeks or gestational age at birth greater than 31 weeks, if at risk of ROP. Patients with oxygen support by HFNC, CPAP, or endotracheal intubation were included. Premature infants with a gestational age greater than 37 weeks were excluded. Each eye examination was preceded by administration of a mydriatic drug (phenylephrine 1 drop/eye), 40 and 20 minutes before the visit and then administration of the analgesic drug: TINO department patients were treated with dexmedetomidine, at a dosage of 2 µg/kg in two intranasal administrations, 15 minutes apart and eye examination carried out 30 minutes after the first administration; TINC department patients were treated with topical oxybuprocaine hydrochloride 0.4%, one drop/eye 30 seconds before the examination. PIPP-R score was calculated by two operators who observed 3 behavioral indicators (squinting, forehead and nasolabial fold frowning) and monitored the variation of 2 physiological parameters (heart rate and oxygen saturation) at baseline before the visit and 30 seconds from the start of the visit. RESULTS: Analysing 101 findings, 46 in the treatment group with oxibuprocaine and 55 with dexmedetomidine, a significant difference in the total PIPP-R score was observed, resulting in 15 [14-17,3] in the group treated with oxibuprocaine (severe pain) and 12 [11-14] with dexmedetomidine (moderate pain). They were detectable: bradycardia pre-existing at the visit of 4% and 2% respectively in the treatment group with oxibuprocaine and dexmedetomidine; episodes of temporary bradycardia (<5 seconds) during the visit, of about 27% in both groups; one patient treated with dexmedetomidine has developed prolonged bradycardia (2 minutes) since the end of the visit. Desaturation events were 7.2% of patients treated with dexmedetomidine and 8.6% with oxibuprocaine; 50% of desaturations of patients treated with dexmedetomidine required oxygen support, 25% for desaturations with oxibuprocaine. The duration of visits was longer with the use of oxibuprocaine (150 seconds [121-156,7]) than with dexmedetomidine (124 seconds [105-146]). CONCLUSIONS: The study found a better analgesic effect with the use of intra-nasal dexmedetomidine compared to topical oxibuprocaine during the ROP screening examination in premature infants. In addition, the rates of bradycardia and desaturation are similar between the two groups and are not attributable to the effect of the drug on breathing or cardiac chronotropism, but to a possible response to the procedure itself, especially in patients with pre-existing fragility. Therefore, dexmedetomidine is safe for ROP screening, ensuring a shorter visit time and less exposure to pain.

OBIETTIVO: Comparazione dell’efficacia e degli aventi avversi di oxibuprocaina cloridrato e dexmedetomidina nella prevenzione del dolore durante la visita oculistica per lo screening ROP in neonati gravemente prematuri. METODI E PAZIENTI: Studio di coorte, osservazionale, prospettico, monocentrico, eseguito da gennaio 2023 a marzo 2024 in una popolazione di pazienti prematuri nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera (TINO) e Clinica (TINC) dell’ospedale Sant’Anna di Torino. I pazienti erano inclusi secondo le indicazioni di screening ROP: peso alla nascita ≤1500 g e/o età gestazionale ≤31 settimane o età gestazionale alla nascita >31 settimane, se a rischio di ROP. Sono stati valutati pazienti supportati da HFNC, CPAP o intubazione endotracheale. Sono stati esclusi neonati di età gestazionale >37 settimane. Ogni visita è stata preceduta dalla somministrazione di un collirio midriatico (fenilefrina 1 goccia per occhio), 40 e 20 minuti prima della visita e somministrazione del farmaco analgesico: in TINO dexmedetomidina 2 µg/kg in due somministrazioni intra-nasali, a distanza di 15 minuti e visita oculistica effettuata dopo 30 minuti dalla prima somministrazione; in TINC oxibuprocaina cloridrato 0,4% per via topica, una goccia per occhio 30 secondi prima della visita. Per la valutazione del dolore è stata utilizzata la scala PIPP-R, calcolata da due operatori per i 3 indicatori comportamentali (strizzamento occhi, corrugamento fronte e del solco naso-labiale) e i 2 parametri strumentali (frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno) prima della visita e a partire da 30 secondi dall’inizio della visita. RISULTATI: Analizzando 101 rilevazioni, 46 nel gruppo di trattamento con oxibuprocaina e 55 con dexmedetomidina è stata osservata una differenza significativa nel punteggio totale PIPP-R, risultando di 15 [14-17,3] nel gruppo trattato con oxibuprocaina (dolore severo) e 12 [11-14] con dexmedetomidina (dolore moderato). Erano rilevabili: bradicardia preesistente alla visita del 4% e del 2% rispettivamente nel gruppo di trattamento con oxibuprocaina e dexmedetomidina; episodi di bradicardia temporanea (<5 secondi) durante la visita, di circa il 27% in entrambi i gruppi; un paziente trattato con dexmedetomidina ha sviluppato bradicardia prolungata (2 minuti) dalla conclusione della visita. Gli eventi di desaturazione sono stati 7,2% dei pazienti trattati con dexmedetomidina e l’8,6% con oxibuprocaina; il 50% delle desaturazioni dei pazienti trattati con dexmedetomidina ha necessitato di un supporto di ossigeno, il 25% per le desaturazioni con oxibuprocaina. La durata delle visite è stata maggiore con l’uso dell’oxibuprocaina (150 secondi [121-156,7]) rispetto all’uso della dexmedetomidina (124 secondi [105-146]). CONCLUSIONI: Lo studio ha riscontrato un miglior effetto analgesico con l’uso della dexmedetomidina intra-nasale rispetto all’oxibuprocaina topica durante l’esame di screening ROP nei prematuri. Inoltre, le percentuali di casi di bradicardia e desaturazione sono simili tra i due gruppi e da considerarsi non attribuibili all’effetto del farmaco sulla respirazione o sul cronotropismo cardiaco, bensì ad una possibile risposta alla procedura stessa, soprattutto in pazienti con fragilità preesistenti. Pertanto, la dexmedetomidina risulta sicura nello screening della ROP, garantendo un tempo di visita inferiore e una minor esposizione al dolore.

Efficacia e sicurezza dell'uso della dexmedetomidina negli esami di screening per la retinopatia del prematuro

RIDOLFI, SOFIA
2023/2024

Abstract

OBIETTIVO: Comparazione dell’efficacia e degli aventi avversi di oxibuprocaina cloridrato e dexmedetomidina nella prevenzione del dolore durante la visita oculistica per lo screening ROP in neonati gravemente prematuri. METODI E PAZIENTI: Studio di coorte, osservazionale, prospettico, monocentrico, eseguito da gennaio 2023 a marzo 2024 in una popolazione di pazienti prematuri nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera (TINO) e Clinica (TINC) dell’ospedale Sant’Anna di Torino. I pazienti erano inclusi secondo le indicazioni di screening ROP: peso alla nascita ≤1500 g e/o età gestazionale ≤31 settimane o età gestazionale alla nascita >31 settimane, se a rischio di ROP. Sono stati valutati pazienti supportati da HFNC, CPAP o intubazione endotracheale. Sono stati esclusi neonati di età gestazionale >37 settimane. Ogni visita è stata preceduta dalla somministrazione di un collirio midriatico (fenilefrina 1 goccia per occhio), 40 e 20 minuti prima della visita e somministrazione del farmaco analgesico: in TINO dexmedetomidina 2 µg/kg in due somministrazioni intra-nasali, a distanza di 15 minuti e visita oculistica effettuata dopo 30 minuti dalla prima somministrazione; in TINC oxibuprocaina cloridrato 0,4% per via topica, una goccia per occhio 30 secondi prima della visita. Per la valutazione del dolore è stata utilizzata la scala PIPP-R, calcolata da due operatori per i 3 indicatori comportamentali (strizzamento occhi, corrugamento fronte e del solco naso-labiale) e i 2 parametri strumentali (frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno) prima della visita e a partire da 30 secondi dall’inizio della visita. RISULTATI: Analizzando 101 rilevazioni, 46 nel gruppo di trattamento con oxibuprocaina e 55 con dexmedetomidina è stata osservata una differenza significativa nel punteggio totale PIPP-R, risultando di 15 [14-17,3] nel gruppo trattato con oxibuprocaina (dolore severo) e 12 [11-14] con dexmedetomidina (dolore moderato). Erano rilevabili: bradicardia preesistente alla visita del 4% e del 2% rispettivamente nel gruppo di trattamento con oxibuprocaina e dexmedetomidina; episodi di bradicardia temporanea (<5 secondi) durante la visita, di circa il 27% in entrambi i gruppi; un paziente trattato con dexmedetomidina ha sviluppato bradicardia prolungata (2 minuti) dalla conclusione della visita. Gli eventi di desaturazione sono stati 7,2% dei pazienti trattati con dexmedetomidina e l’8,6% con oxibuprocaina; il 50% delle desaturazioni dei pazienti trattati con dexmedetomidina ha necessitato di un supporto di ossigeno, il 25% per le desaturazioni con oxibuprocaina. La durata delle visite è stata maggiore con l’uso dell’oxibuprocaina (150 secondi [121-156,7]) rispetto all’uso della dexmedetomidina (124 secondi [105-146]). CONCLUSIONI: Lo studio ha riscontrato un miglior effetto analgesico con l’uso della dexmedetomidina intra-nasale rispetto all’oxibuprocaina topica durante l’esame di screening ROP nei prematuri. Inoltre, le percentuali di casi di bradicardia e desaturazione sono simili tra i due gruppi e da considerarsi non attribuibili all’effetto del farmaco sulla respirazione o sul cronotropismo cardiaco, bensì ad una possibile risposta alla procedura stessa, soprattutto in pazienti con fragilità preesistenti. Pertanto, la dexmedetomidina risulta sicura nello screening della ROP, garantendo un tempo di visita inferiore e una minor esposizione al dolore.
Efficacy and safety of dexmedetomidine in screening examination of premature infants for retinopathy of prematurity
OBJECTIVE: Comparison of the efficacy and adverse effects of oxibuprocaine hydrochloride and dexmedetomidine in the prevention of pain during eye examination for ROP screening in premature infants. METHODS AND PATIENTS: observational, prospective, single-center cohort study from January 2023 to March 2024 in a population of premature infants in two Neonatal Intensive Care departments of the Sant'Anna Hospital in Turin; patients were divided in two group based on department TINO (Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera) and TINC (Terapia Intensiva Neonatale Clinica).Patients were selected based on ROP screening indications: birth weight ≤ 1500 g and/or gestational age <31 weeks or gestational age at birth greater than 31 weeks, if at risk of ROP. Patients with oxygen support by HFNC, CPAP, or endotracheal intubation were included. Premature infants with a gestational age greater than 37 weeks were excluded. Each eye examination was preceded by administration of a mydriatic drug (phenylephrine 1 drop/eye), 40 and 20 minutes before the visit and then administration of the analgesic drug: TINO department patients were treated with dexmedetomidine, at a dosage of 2 µg/kg in two intranasal administrations, 15 minutes apart and eye examination carried out 30 minutes after the first administration; TINC department patients were treated with topical oxybuprocaine hydrochloride 0.4%, one drop/eye 30 seconds before the examination. PIPP-R score was calculated by two operators who observed 3 behavioral indicators (squinting, forehead and nasolabial fold frowning) and monitored the variation of 2 physiological parameters (heart rate and oxygen saturation) at baseline before the visit and 30 seconds from the start of the visit. RESULTS: Analysing 101 findings, 46 in the treatment group with oxibuprocaine and 55 with dexmedetomidine, a significant difference in the total PIPP-R score was observed, resulting in 15 [14-17,3] in the group treated with oxibuprocaine (severe pain) and 12 [11-14] with dexmedetomidine (moderate pain). They were detectable: bradycardia pre-existing at the visit of 4% and 2% respectively in the treatment group with oxibuprocaine and dexmedetomidine; episodes of temporary bradycardia (<5 seconds) during the visit, of about 27% in both groups; one patient treated with dexmedetomidine has developed prolonged bradycardia (2 minutes) since the end of the visit. Desaturation events were 7.2% of patients treated with dexmedetomidine and 8.6% with oxibuprocaine; 50% of desaturations of patients treated with dexmedetomidine required oxygen support, 25% for desaturations with oxibuprocaine. The duration of visits was longer with the use of oxibuprocaine (150 seconds [121-156,7]) than with dexmedetomidine (124 seconds [105-146]). CONCLUSIONS: The study found a better analgesic effect with the use of intra-nasal dexmedetomidine compared to topical oxibuprocaine during the ROP screening examination in premature infants. In addition, the rates of bradycardia and desaturation are similar between the two groups and are not attributable to the effect of the drug on breathing or cardiac chronotropism, but to a possible response to the procedure itself, especially in patients with pre-existing fragility. Therefore, dexmedetomidine is safe for ROP screening, ensuring a shorter visit time and less exposure to pain.
RAINERO, INNOCENZO
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
tesi - Sofia Ridolfi 902121.pdf

non disponibili

Dimensione 2.18 MB
Formato Adobe PDF
2.18 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/3451