Marta Palmero PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE NEL CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI: LA SCARSA CHIAREZZA DELLE OFFERTE “FIBRA” Relatore: Alessandro Ciatti Càimi Introduzione: Al giorno d’oggi ci sono cose di cui non si può più fare a meno, una di queste è internet. Soprattutto l’ultimo anno e mezzo ha mostrato a chiunque quanto sia importante avere una connessione il più performante possibile per poter svolgere la maggior parte delle azioni quotidiane: la DAD, lo smart-working o più semplicemente la spesa online. Sul mercato si trovano innumerevoli operatori telefonici con svariate offerte che all’apparenza sono una più conveniente dell’altra. Purtroppo, la scarsa conoscenza della materia da parte dell’utente spesso lo porta a stipulare contratti che poi si rivelano differenti sia nel prezzo, sia nel servizio offerto da quello che era stato pubblicizzato. Questo lavoro si pone come obiettivo quello di definire meglio le differenze esistenti tra una connessione e l’altra, e di dare al consumatore gli strumenti con cui difendersi da eventuali pratiche scorrette. La Direttiva 2005/29/CE: è uno dei testi legislativi più importanti della politica europea di protezione dei consumatori, in quanto ha per la prima volta riconosciuto l’estrema importanza del settore delle pratiche commerciali nello sviluppo del mercato comune, e la necessità di fornirne un quadro normativo generale e completo. Pratiche commerciali scorrette: Il secondo capitolo si occupa di fornire la definizione di pratiche commerciali scorrette dove la nozione di pratica commerciale scorretta ricomprende tutte le attività in cui si articolano le varie fasi del rapporto con il consumatore: dalla promozione e commercializzazione del prodotto sino all’esecuzione del contratto; ingannevoli di cui agli artt. 21-22-23 del codice del consumo, idonee ad indurre in inganno il consumatore, possono consistere in azioni od omissioni ingannevoli; e le pratiche commerciali aggressive che possono invece limitare la libertà di scelta del consumatore con molestie o comportamenti coercitivi. Tutela dei consumatori e della microimprese: L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è un'Autorità amministrativa indipendente, istituita con la legge n. 287 del 10 ottobre 1990, che svolge la sua attività e prende decisioni in piena autonomia rispetto al potere esecutivo. L'AGCM è un organismo, conosciuto anche con il nome di Antitrust, nato per reprimere la pubblicità ingannevole diffusa con qualsiasi mezzo ed è quindi chiamata a garantire un interesse primario costituzionalmente protetto, quale la libera concorrenza. In questo capitolo vengono presi in esame l’azione collettiva meglio nota come class-action e la tutela individuale e le relative azioni esperibili. Il caso Vodafone: a conclusione del lavoro viene fornito un esempio pratico di pratica commerciale scorretta. Viene affrontato il caso della Vodafone, sanzionata dall’ AGCM per pratiche scorrette relative alle offerte fibra pubblicizzate volte ad enfatizzare il raggiungimento delle massime prestazioni in termini di velocità e affidabilità della connessione omettendo di informare immediatamente e adeguatamente i consumatori circa le caratteristiche della tecnologia di trasmissione utilizzata e le connesse limitazioni nonché le reali potenzialità del servizio in fibra offerto (inclusi l’effe
PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE NEL CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI:LA SCARSA CHIAREZZA DELLE OFFERTE "FIBRA"
PALMERO, MARTA
2020/2021
Abstract
Marta Palmero PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE NEL CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI: LA SCARSA CHIAREZZA DELLE OFFERTE “FIBRA” Relatore: Alessandro Ciatti Càimi Introduzione: Al giorno d’oggi ci sono cose di cui non si può più fare a meno, una di queste è internet. Soprattutto l’ultimo anno e mezzo ha mostrato a chiunque quanto sia importante avere una connessione il più performante possibile per poter svolgere la maggior parte delle azioni quotidiane: la DAD, lo smart-working o più semplicemente la spesa online. Sul mercato si trovano innumerevoli operatori telefonici con svariate offerte che all’apparenza sono una più conveniente dell’altra. Purtroppo, la scarsa conoscenza della materia da parte dell’utente spesso lo porta a stipulare contratti che poi si rivelano differenti sia nel prezzo, sia nel servizio offerto da quello che era stato pubblicizzato. Questo lavoro si pone come obiettivo quello di definire meglio le differenze esistenti tra una connessione e l’altra, e di dare al consumatore gli strumenti con cui difendersi da eventuali pratiche scorrette. La Direttiva 2005/29/CE: è uno dei testi legislativi più importanti della politica europea di protezione dei consumatori, in quanto ha per la prima volta riconosciuto l’estrema importanza del settore delle pratiche commerciali nello sviluppo del mercato comune, e la necessità di fornirne un quadro normativo generale e completo. Pratiche commerciali scorrette: Il secondo capitolo si occupa di fornire la definizione di pratiche commerciali scorrette dove la nozione di pratica commerciale scorretta ricomprende tutte le attività in cui si articolano le varie fasi del rapporto con il consumatore: dalla promozione e commercializzazione del prodotto sino all’esecuzione del contratto; ingannevoli di cui agli artt. 21-22-23 del codice del consumo, idonee ad indurre in inganno il consumatore, possono consistere in azioni od omissioni ingannevoli; e le pratiche commerciali aggressive che possono invece limitare la libertà di scelta del consumatore con molestie o comportamenti coercitivi. Tutela dei consumatori e della microimprese: L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è un'Autorità amministrativa indipendente, istituita con la legge n. 287 del 10 ottobre 1990, che svolge la sua attività e prende decisioni in piena autonomia rispetto al potere esecutivo. L'AGCM è un organismo, conosciuto anche con il nome di Antitrust, nato per reprimere la pubblicità ingannevole diffusa con qualsiasi mezzo ed è quindi chiamata a garantire un interesse primario costituzionalmente protetto, quale la libera concorrenza. In questo capitolo vengono presi in esame l’azione collettiva meglio nota come class-action e la tutela individuale e le relative azioni esperibili. Il caso Vodafone: a conclusione del lavoro viene fornito un esempio pratico di pratica commerciale scorretta. Viene affrontato il caso della Vodafone, sanzionata dall’ AGCM per pratiche scorrette relative alle offerte fibra pubblicizzate volte ad enfatizzare il raggiungimento delle massime prestazioni in termini di velocità e affidabilità della connessione omettendo di informare immediatamente e adeguatamente i consumatori circa le caratteristiche della tecnologia di trasmissione utilizzata e le connesse limitazioni nonché le reali potenzialità del servizio in fibra offerto (inclusi l’effeFile | Dimensione | Formato | |
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