Nella società contemporanea, la combinazione tra cibo e social media è molto forte e particolarmente presente: la voglia di condividere e di rendere gli “altri” partecipi della propria quotidianità porta avanti un’estetizzazione del cibo, che rinvia inevitabilmente alla definizione di un “gusto” specifico. Da più di un anno ormai, l’intera popolazione mondiale ha subìto una sorta di “battuta d’arresto” con l’avvento dell’emergenza sanitaria da Covid-19: la maggioranza delle persone si è ritrovata improvvisamente “ferma” e con tanto tempo a disposizione, apportando molti cambiamenti nella quotidianità di ciascuno, anche dal punto di vista culinario e mediatico. I social media rappresentano una costante durante tutto il periodo pandemico-emergenziale e hanno permesso di “farsi compagnia”, condividendo la quotidianità di ognuno con la propria “community”. Il progetto mira a osservare, riflettere e confrontare la modalità di rappresentazione del sé attraverso il cibo sui social media durante due periodi di lockdown in Italia (marzo 2020 e marzo 2021), comparando due categorie di utenti, ossia i “food blogger” e gli “attori sociali comuni” all’interno del social media Instagram. Il lavoro di ricerca è stato effettuato utilizzando la metodologia di netnography (o web-based ethnography), che permette l’osservazione delle dinamiche di costruzione e di rappresentazione del singolo a partire dai contenuti che vengono caricati sulle piattaforme digitali dagli individui stessi. Le tendenze alla pubblicazione di contenuti culinari online da parte delle categorie di utenti selezionati sono cambiate nel periodo compreso fra marzo 2020 e marzo 2021, all’interno dei canali mediatici considerati – Instagram nello specifico? Verso quale direzione?
Tra food porn e pandemia. Un confronto sui social media
SCIULLO, LAURA
2020/2021
Abstract
Nella società contemporanea, la combinazione tra cibo e social media è molto forte e particolarmente presente: la voglia di condividere e di rendere gli “altri” partecipi della propria quotidianità porta avanti un’estetizzazione del cibo, che rinvia inevitabilmente alla definizione di un “gusto” specifico. Da più di un anno ormai, l’intera popolazione mondiale ha subìto una sorta di “battuta d’arresto” con l’avvento dell’emergenza sanitaria da Covid-19: la maggioranza delle persone si è ritrovata improvvisamente “ferma” e con tanto tempo a disposizione, apportando molti cambiamenti nella quotidianità di ciascuno, anche dal punto di vista culinario e mediatico. I social media rappresentano una costante durante tutto il periodo pandemico-emergenziale e hanno permesso di “farsi compagnia”, condividendo la quotidianità di ognuno con la propria “community”. Il progetto mira a osservare, riflettere e confrontare la modalità di rappresentazione del sé attraverso il cibo sui social media durante due periodi di lockdown in Italia (marzo 2020 e marzo 2021), comparando due categorie di utenti, ossia i “food blogger” e gli “attori sociali comuni” all’interno del social media Instagram. Il lavoro di ricerca è stato effettuato utilizzando la metodologia di netnography (o web-based ethnography), che permette l’osservazione delle dinamiche di costruzione e di rappresentazione del singolo a partire dai contenuti che vengono caricati sulle piattaforme digitali dagli individui stessi. Le tendenze alla pubblicazione di contenuti culinari online da parte delle categorie di utenti selezionati sono cambiate nel periodo compreso fra marzo 2020 e marzo 2021, all’interno dei canali mediatici considerati – Instagram nello specifico? Verso quale direzione?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34406